Mi è già capitato, non mi stupisco. E' una dinamica che conosco bene. Tanti sono quelli che usano i social come io guiderei un elicottero.
Tu intervieni e commenti un post. Ti risponde l'autore del post, e magari altri. La discussione prosegue per un po: toni magari forti, ma civili. Poi, il giorno dopo, sparisce tutto. Il post e i commenti: stante la politica di Facebook, che tiene traccia se tu in un post correggi un refuso ma con grande sfoggio di coerenza ti permette di eliminare senza tracce interi post e relativi scritti altrui a corredo.
Dico quello che ho sempre detto: chi fa questo dimostra di essere non sicuro delle proprie idee e oltremodo scorretto: cancelli testi scritti da altri. Un misto di fifa, cialtronaggine e cafoneria, insomma.
Per la precisione mi è successo tre o quattro volte in due anni (non conto quelli che cancellano un mio singolo commento di poco conto, i rimasugli li lascio perdere, in questo mia contabilità del webetismo). Il primo in ordine cronologico fu il fratello di un'amica, dopo offese di varia natura (la più innocua e anche la più divertente fu: si vede che allora tu non sei tipo da facebook) sradicò ogni cosa con la stessa delicatezza di un elefante che fa manovra in un vicolo. Poi ne seguirono altri. L'ultimo oggi: una discussione di due o tre giorni fa, proseguita ieri, è improvvisamente sparita. Lo capisco, non l'autore di questa cretinata, ma il motivo per cui, caro webete, combini paciughi simili; ti penti di una cosa che hai scritto o che altri hanno scritto a tua difesa, il tuo cervello è per un nanosecondo illuminato da un soffio di ragione e comprendi il carattere fascista o inaccettabile di uno scritto che ti pareva doveroso. Il primo, di cui ho detto, si era sbilanciato un po', diciamo, a favore di quel maiale che guidò il nostro paese per vent'anni nella prima metà del secolo scorso. Col secondo si era variamente discusso di G8 del 2001, macelleria messicana e Giuliani.
Uno magari elogia il dittatore bastardo, o si augura la morte di un innocente, o si felicita per il fatto che sia morto, e fa la voce grossa; passate due ore si rilegge e gli viene un po' di fifa, tutto qua.
Spesso faccio screenshot, perché intuisco quel che poi puntualmente finisce per accadere.
A volte si tratta di utenti come me, privati cittadini senza cariche e senza fama, che usano blog, facebook,twitter e quant'altro per dire la loro, poco importa se il 90% di quel che postano sono aforismi, battute razziste o triti luoghi comuni. A volte si tratta di persone dello stesso tipo ma che si danno un tono, esibendo nick seducenti e professioni altisonanti. Varia umanità. Il finale ha sempre lo stesso colore, però: squallido.
autore: mauroarcobaleno (blog.mauroarcobaleno.it) Per tornare alla home page clicca qui. Se questo blog ti interessa e vuoi essere aggiornato sui suoi contenuti iscriviti al mio feed oppure seguimi via mail. Se vuoi segnalare questo articolo clicca sul titolo del post e vai a fondo post.
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