In Italia gli editori sono generalmente imprenditori che i soldi li fanno con le costruzioni, la sanità, le auto, le tv, etc. E che acquistano un giornale non per far soldi (sono e restano in perdita, senza finanziamenti pubblici chiuderebbero domani) o per dare le notizie, ma per ben altri motivi: perché si possono usare come strumento di influenza e come clava, a difesa e a vantaggio dei loro affari privati.
Una campagna di stampa ben orchestrata può rovinarti (macchina del fango): hai quindi un notevole potere fra le mani. Oggi molti giornali si inventano di sana pianta le notizie, oppure ne enfatizzano alcune e ne nascondono altre.
Ecco perché nove giornali su dieci non sono affidabili: dicono quel che torna comodo al padrone, attaccano i nemici del padrone, etc. Non fanno informazione.
Se li leggi hai un racconto del mondo sbagliato, falso, parziale e quindi quando devi fare delle scelte (es: il voto) fai scelte pessime.
Insomma, non acquisto la carne del macellaio che mi ha appena assicurato sul suo quotidiano che la sua è la più buona della città. autore: mauroarcobaleno (blog.mauroarcobaleno.it)
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