Indossare la mascherina all’aperto (tranne quando sei nel deserto, su un monte, in un bosco, in aperta campagna, in un posto qualsiasi il giorno dopo un’esplosione nucleare mondiale) è segno di intelligenza. Ecco perché molti non lo fanno.
Non respiri bene? Ovvio, hai la mascherina! Preferisci morire?
Chi ciancia di dittatura sanitaria, complotto mondiale, limitazione della libertà ha un problema serio, dal collo in su. E non è la mascherina.
La mascherina chirurgica (non quella artigianale di cotone) protegge chi la indossa solo al 20% circa, e gli altri all’80% circa.
Ma se tutti la indossano, tutti siamo protetti. Vi torna il ragionamento?
Il vostro neurone riesce a comprendere queste ultime tre righe?
Nel weekend ti fai di alcol e droghe sintetiche, fumi come un camino in Val d’Aosta a dicembre, guidi come un pazzo, mangi porcate che ti scassano il fegato e ti mandano il colesterolo sulla luna, e ti preoccupi perché le mascherine ti fanno ingoiare anidride carbonica e venire il tumore, o altre bufalate del genere? Eh?
Prenota un check-up psichiatrico, amore bello: ne hai urgente necessità, fidati.
Nessuno ama girare con un pezzo di tessuto sulla faccia, fare la coda fuori dei negozi, dover prendere un appuntamento 5 giorni prima per andare in un ufficio o in banca, lavarsi le mani col gel 174 volte al giorno, mantenere la distanza dagli estranei, rischiare ogni giorno la quarantena per colpa propria o di altri, etc.
Ma non è questo il punto.
Il punto è che la differenza non è fra chi ama fare queste cose e chi odia farle. La differenza è tra idioti e intelligenti. Come sempre.
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