Sì, avete capito bene. Questo è il mio lavoro. Ho un’ape e riempio cantine. Chiamatemi se avete bisogno. Segnalatemi agli amici che potrebbero averne bisogno.
Come, ho sbagliato? Dovevo scrivere “svuoto cantine”? No, io riempio cantine.
E’ un ramo innovativo, ma in grande espansione. Siamo in pochi per ora e ci sono grandi possibilità.
Se avete cantine mezze vuote e non volete far brutte figure con gli amici, se siete così poveri che non avete nemmeno le cianfrusaglie da stipare in cantina, se vi siete stufati di sentirvi dire “chissà quante cose hai in cantina eh! Sarai come me, che tengo tutto perché non si sa mai...” mentre invece voi non avete quasi nulla e siete terrorizzati all’idea che un amico possa chiedervi di dare un’occhiata, chiamatemi.
Io riempio cantine. Di cosa, direte. Ma di vecchie cose, materassi usati, libri polverosi, pentole scrostate, taniche unte e bisunte, gomme per innaffiare mezze marce e arrotolate alla bell’e meglio, bici arrugginite, scatoloni di vestiti diventati corti o stretti, improbabili bottiglie di vino o barattoli di conserve, giochi di bimbi quasi del tutto distrutti. Metto anche le ragnatele e annerisco un po’ i muri. Libero due o tre topi e impuzzolentisco l’ambiente.
Riempo cantine. Telefonate fiduciosi! Sappiamo fare bene il nostro lavoro, rimarrete soddisfatti.
Finalmente anche voi potrete dire: “eh, non ho più spazio, ho la cantina stracolma, non mi dire niente! Vuoi vedere?”
Prezzi modici.
Telefonte anche ore pranzo, tanto qui chi magna???
Chiedere di Gepi. Se risponde mia suocera, buttar giù e riprovare dopo due ore.
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