Questa città non ha capito i meriti di chi eredita un vero e proprio macello e, senza esperienza, se la fa in fretta e lavora in silenzio a testa bassa e senza squilli o paillettes mediatiche, senza favorire i soliti e, soprattutto, in piena trasparenza e per il bene comune; oppure l’ha capito e non le sta bene: ipotesi ahimè più probabile...
Devo indignarmi? No, so bene come ragiona l’Italiano medio: non avremmo fra le palle Papi, Ganassa e altri arnesi del genere da decenni, altrimenti. E non avremmo i fascisti ringalluzziti e i microbi voltagabbana e opportunisti da zerovirgola a pontificare ogni giorno su giornali e tv.
Per fortuna anche in questa terra un po’ insipida, un po’ di mezzo, tra Liguria e Toscana, né Toscana né Liguria (anche se molto più Liguria che Toscana, a differenza di Massa che è già un altro mondo), resiste uno zoccolo che, sia pure poco lucido e alquanto miope, messo di fronte al ballottaggio non ha dimenticato quello che è accaduto 80 anni fa, nel mondo e qui, e quali sono comunque i valori di base irrinunciabili, al di là di una politica fatta in trasparenza per la gente e di una fatta in maniera oscura e per poca gente. E che, sia pure avallando una restaurazione penosa e miope, sa cosa ricacciare indietro con forza, anche se non sa molto che cosa scegliere per andare avanti. Nel mare di astenuti e coglioncini d’ordinanza.
I risultati parziali (55 su 71) dicono questo.
Accontentiamoci... visto l’andazzo (validi e onesti sbertucciati e fascisti e corrotti in auge) è oro che cola anche questo ritorno a un grigio e squallido passato, riverniciato di fretta con una mano di nuovo.
#Carrara autore: mauroarcobaleno (blog.mauroarcobaleno.it)
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