Se ti arriva un suo messaggio è un colpo al cuore: anche perché sono rarissimi (se non in risposta, e anche le risposte son sempre centellinate). Poi magari ti chiede cose normali, ma non importa: è sempre allarme rosso. Anche se ti chiede di portarle un po’ di zucchero ché lo ha finito, tu dopo otto secondi sei alla sua porta con in mano il contratto di acquisto del 15% di azioni Eridania. E se ti chiede di passare a prendere il pane ché non può uscire, tu, che nel frattempo sei a 200 km di distanza e stai operando una comitiva a cuore aperto, molli tutto e nel giro di un quarto d’ora sei da lei col pane, che le passi in ginocchio e faccia a terra (hai panificato durante la volata per tornare e lo hai cotto con le fiamme che faceva il tuo mezzo sull’autostrada).
E’ questione di chimica. Di timbro della voce. Di occhi. Di avambracci e di mani, di capelli e di pelle chiara, di modo di fare e di curve sotto i jeans. Non puoi però spiegarlo razionalmente: falliresti subito. Magari non è la più bella, né la più dolce. Non è un angelo caduto dal cielo (pensavo più a un diavolo asceso alla Terra), né ti ha mai usato affettuosità particolari, anzi: del resto le convenzioni la limitano.
Ma è quella che se ti scrive o ti parla le tue facoltà cognitive e percettive si riducono del 90%.
Per lei faresti di tutto, lei forse lo intuisce, ma non usa questo potere, e non per magnanimità: solo perché le gabbie sociali in cui ci infiliamo lo proibiscono e per giocare, anche solo per giocare, ci vuole non poco coraggio e fiducia nell’altro.
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(Img: dilei it) autore: mauroarcobaleno (blog.mauroarcobaleno.it)
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