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domenica 15 marzo 2009

Rino Gaetano ignorante intelligente

Non so se avete presente l'esibizione che Rino Gaetano, mai troppo rimpianto, fece sul palco del Festival di Sanremo nel 1978 con la sua immortale "Gianna": se non ve la ricordate, andate a rivederla (clicca qui). Qui non voglio parlare del personaggio, sicuramente intrigante, né della sua produzione musicale, di qualità assoluta e rivelatrice di un talento così puro da poterlo considerare naturalmente fra i grandi della musica italiana. Voglio porre l'accento sull'esibizione: sul suo modo di vestire, sul suo modo di occupare la scena, sull'interpretazione del pezzo (bello, ma di certo non il più dissacrante fra i suoi), sulla rappresentazione complessiva allestita per "Gianna": un mix di istrioneria e di bonaria irriverenza, di ignorante intelligenza e di scanzonata consapevolezza che oggi sembrerebbe appena estroso ma che all'epoca (31 anni fa) dovette sembrare abbastanza scioccante, penso, per di più nell'ambito di un evento tradizionale e paludato quale è sempre stato quello del Festival della Canzonetta. Basti pensare a cosa provocò Vasco Rossi col suo "viaggio", molti anni dopo, o alle polemiche per il pancione della Bertè. Il pezzo piacque al pubblico e comunque si piazzò al terzo posto, un risultato davvero sorprendente (ché forse alla fine dei '70 eravamo più aperti e più avanti di quanto poi non ci siamo ritrovati alla fine degli '80? Sembrerebbe di sì). Le vendite andarono bene, ma questo si capisce già di più.
Qui ci preme però sottolineare un'altra cosa: che i geni, quelli dotati di talento, si trovano sempre un po' a disagio nell'epoca in cui vivono essenzialmente perchè sta loro stretta e hanno sempre questa capacità di anticipare con estrema naturalezza i tempi, di indicare la via: sono a disagio nella contemporaneità perchè non possono essere capiti, se non da pochi, e anche se sei convinto dentro di te delle idee che porti non è facile vivere in un presente che ti sembra passato e che, forse, ti considererà per quello che vali sono nel futuro. Sono individui più avanti rispetto a noi, è la loro natura; possono sembrarci strani o comunque esibizionisti, ma questa non è voglia di essere originali a tutti i costi o semplice desiderio di mettersi in mostra (l'epoca di Rino Gaetano era ancora immune dal virus del reality): questo è talento, visione profetica, genio, coraggio di essere se stessi e di portare avanti le proprie idee. Pensate al testo di "Nunterregae piu'": incredibilmente lucido, spietato, attuale ancora oggi (purtroppo), oltre che genialmente divertente. Vi invito ad approfondire la conoscenza della sua produzione musicale, acquistando magari una raccolta dei suoi pezzi migliori: Rino Gaetano è un classico della musica italiana, un intramontabile la cui vita è tramontata troppo presto: due ascolti e vi conquisterà.

autore: mauroarcobaleno (blog.mauroarcobaleno.it)


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