venerdì 31 luglio 2015
Difetti gravi o molto fastidiosi
Ci sono tante cose che odio in una persona: l'omofobia, il razzismo, l'egoismo, la stupidità, l'individualismo, l'integralismo religioso, la violenza, la disonestà, l'inaffidabilità, l'incoerenza, la distrazione, l'indole menzognera, la malafede, l'ottusità e, last but no least, con specifico riferimento allo sport che per me è però primaria scuola di vita, la mancanza di sportività, la tendenza a gioire per le sconfitte altrui più che per le proprie vittorie (tipico di chi vince di rado ma non solo), il perseguire la vittoria ad ogni costo, il non saper riconoscere i meriti altrui, la mancanza di rispetto nei confronti di avversari, arbitro e regole, il non saper accettare il risultato del campo, la sconfitta vissuta come umiliazione e sofferenza atroce.
Sono difetti molto diffusi purtroppo. Spesso li scopri tutto a un tratto in persone che credevi immuni. Sono il frutto di educazione sbagliate o mancate, ma anche dell'influenza di un contesto sociale che spesso da questi disvalori è permeato e spesso li incentiva e premia. Sono davvero difetti che odio (razzismo e simili bestialità) e che avverso fortemente perché mi infastidiscono assai (gli ultimi citati). La cosa peggiore non è tanto scoprire che molti ne sono infetti, ma che anche vicino a te certe storture proliferano.
Io, senza falsa modestia, che sarebbe fuori luogo in questo momento, dai piu' gravi che ho citato sono immune da sempre, direi da tutti in definitiva, e da quelli piu' prettamente inerenti alla cultura sportiva ne sono grandemente immune dall'adolescenza: merito dell'educazione ricevuta dai genitori, certo, ma in questo specifico ambito anche dagli insegnamenti del grande Mantovani, che tutti ci ha formato e che davvero per me è stato importantissimo: perche' come vivi lo sport vivi la vita. Ecco il grande compito che mi aspetta con mia figlia. Io credo molto allo sport, al calcio come metafora della vita; se sei uno sportivo esemplare, sei un uomo esemplare.
Cosi' come non capisco l'omofobia (la disprezzo, ma non la capisco: mai potrei pensare certe cose, nemmeno volendo), cosi' un certo modo di vivere lo sport che va per la maggiore mi e' clamorosamente alieno. Quanti bambini educati male... saranno gli adulti di domani, quelli che adesso critico. Purtroppo siamo esseri umani: alcuni di noi guardano le stelle, e' vero, ma molti preferiscono rotolarsi nel fango.
In ogni caso di nulla sono orgoglioso come delle mie idee. Non che tu abbia molto altro in effetti, potrebbe affermare qualcuno che mi conosce; ok, puo' essere, ma direi che gia' quelle sono più che sufficienti, semmai, da tanto che sono buone. Il mio piu' grande patrimonio.
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