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venerdì 19 febbraio 2016

I deputati e i senatori sono fuori-legge

Il punto è sempre quello: questo parlamento che ha stuprato la Costituzione (fra l'altro con un pessimo italiano), che sta decidendo da settimane se tutti gli uomini sono uguali (ddl Cirinnà),

che butta dalla finestra 300 milioni per non fare l'election day al chiaro fine di far fallire il referendum sulle trivelle (a meno che non si pensi che il fine sia quello di bruciare il nostro denaro per niente), che demolisce lo Statuto dei lavoratori, che occupa la Rai, che vende fumo e non ha mai fatto vedere nemmeno un pezzo di arrosto, che ha l'appoggio servile del 90% dei media, è illegale.
E' stato eletto con una legge che la Corte Costituzionale ha definito incostituzionale. Quindi avrebbe dovuto gestire l'ordinaria amministrazione per andare poi a nuove elezioni. Invece si è abbarbicato come un koala sull'albero di eucalipto, non gestisce l'ordinaria amministrazione ma addirittura riscrive la Costituzione (la demolisce orrendamente) e per giunta a colpi di maggioranza, cosa che è già di per sé un vergognoso insulto alla democrazia.
Sono illegali, hanno un'autorevolezza pari a zero, e questo ben prima di andare ad esaminarli ad uno ad uno in termini di competenze, fedina penale, condotta, risultati ottenuti. E sono pure voltagabbana.
E il premier non è stato mai eletto da nessuno, ed è il terzo premier di fila che viene messo lì senza elezioni: questa non è più una democrazia sostanziale, ma solo formale, e neppure tanto.
C'e' un modo di violare le leggi senza violarle, ed è questo.
Con il beneplacito del Colle silente.
Tanto lo so che a voi va bene così, dopotutto. Siamo troppo vecchi per scendere in piazza, e ai giovani non frega una mazza della Costituzione (parlo per generalizzazioni, ovvio, ma la maggioranza fa il numero, se scendi in piazza in tre tanto vale che vai a farti una girata in centro), e anche se ci sono tanti ridotti alla fame, ce ne sono anche tanti pieni di soldi e tanti che fra pensioni dei genitori e dei nonni il pane in bocca lo mettono.
L'italiano, poi, è stupidotto, si fa infinocchiare dal salvatore di turno con estrema facilità e ha la memoria di un pesce.
Quindi dopotutto abbiamo quel che meritiamo: uno schifo. Si sta meglio qui che in una dittatura conclamata o in un paese in guerra, questo sì. Ma è tutto.
Se non sei disoccupato, omosessuale, nero e non ti metti contro i poteri forti e non hai una botta di sfiga, etc ti va anche benino, in questo paese incivile a forma di stivale. Altrimenti sei fottuto.

autore: mauroarcobaleno (blog.mauroarcobaleno.it) Per tornare alla home page clicca qui. Se questo blog ti interessa e vuoi essere aggiornato sui suoi contenuti iscriviti al mio feed oppure seguimi via mail. Se vuoi segnalare questo articolo clicca sul titolo del post e vai a fondo post.


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