"Se avessi un figlio omosessuale, lo brucerei nel forno": avrebbe detto in faccia ai rappresentanti dell'associazione Agedo, Associazione dei genitori degli omosessuali, il consigliere De Paoli al termine di un incontro in Regione Liguria.
Come si giustifica il De Paoli? 1) Non l'ho detto, anzi ho detto l'opposto: se avessi un figlio gay, NON lo brucerei. 2) "Io non chiedo scusa a nessuno, io non parlavo di loro, parlavo di cose mie, di cosa avrei fatto io, parlavo della mia posizione. E la commissione era finita". Boh.E aggiunge: "Cosa farei se avessi un figlio omosessuale? Se fosse una malattia lo curerei, ma invece penso sia un vizio e non ci sarebbe nulla per guarirlo." Per chiudere: "Sono viziati, viziosi, e mi fanno solo pubblicità".
Uno che non sia omofobo secondo voi al genitore di un figlio omosessuale dice: se io avessi un figlio omosessuale non lo brucerei?
Frase omofoba, non dovrebbe solo dimettersi, ma trasferirsi su Marte. La scusa è puerile e non credibile: una balla. Quattro persone hanno sentito tutto e confermano. Il resto sono farneticazioni razziste. Che infinita pena mi fa, il vero malato è lui: infettato irrimediabilmente da idee che al confronto una merd@ di cavallo è un dolcetto per buongustai.
La scusa 1 mi pare quella di quel genio che settimane fa, accusato di stupro, disse di essere scivolato.
autore: mauroarcobaleno (blog.mauroarcobaleno.it) Per tornare alla home page clicca qui. Se questo blog ti interessa e vuoi essere aggiornato sui suoi contenuti iscriviti al mio feed oppure seguimi via mail. Se vuoi segnalare questo articolo clicca sul titolo del post e vai a fondo post.
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