Un Presidente del Consiglio dovrebbe essere sincero, trasparente, competente; rispettoso delle istituzioni e della dialettica democratica; aperto al confronto e capace di mediare; attento ai bisogni reali del paese; integerrimo nei fatti e nelle parole; di parola; con una certa esperienza positiva alle spalle; senza ombre; capace di correggere eventuali errori con umiltà; alieno da arroganza e spocchia; in tutto e per tutto al servizio del paese; sobrio nei gesti pubblici e nella vita privata; rispettoso delle opinioni diverse dalle sue; profondo conoscitore dei meccanismi istituzionali; meglio se investito dal popolo, dopo regolari elezioni, e non scelto da primarie o da Presidenti che si credono Re senza indire nuove elezioni; senza alcun conflitto di interessi.
Matteo Renzi, per non poche di queste voci, non risponde al profilo. Che si riparli di lui come premier è assolutamente vergognoso. Il fatto che altri abbiano fatto il premier senza rispondere a queste specifiche non aggiunge e non toglie nulla a quanto appena scritto.
Che Renzi, poi, non abbia mantenuto la parola (mi ritiro a vita privata) qualifica la persona: inaffidabile, bugiardo. Nessuno gli ha chiesto di ritirarsi a vita privata (le dimissioni da premier in caso di crollo al referendum erano un atto dovuto, non conta nulla promettere o no), una volta che lo promette deve mantenerlo altrimenti perde la faccia, perde la dignità. In Italia se menti nemmeno si accorgono, ciò non toglie che menti.
Se poi passiamo a parlare di riforma della scuola, jobsact, art.18, riforma della Carta etc. il voto in pagella precipita a valori sotto lo zero.
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