Come sempre, dopo un intero inverno a schiacciarci l’apparato ludico-riproduttivo vagheggiando il caldo, adesso del caldo vi lamentate.
La coerenza, sapete cos’è?
Io odio il caldo umido e insopportabile, anche a febbraio quando non c’è. Voi invece rompete le pallette a febbraio e adesso.
Come sempre, dopo dieci giorni di caldo estivo invocate pioggia, temporali etc.
Senza rendervi conto che, in queste condizioni, banali correnti umide possono facilmente dar luogo a eventi dannosi per cose e persone.
E, due ore dopo, torna il caldo, più di prima (vedi oggi).
Come sempre, a novembre rimpiangerete il caldo che ora vi fa lagnare.
Dovreste organizzare una riunione tra i vostri neuroni ancora attivi (un sottoscala dovrebbe bastare) e far sì che trovino un accordo di base.
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