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martedì 29 marzo 2011

Un vero genio questo premier

Navighi un po' e subito ti torna il buonumore, per via delle buffonate che leggi. La moglie di Italo Bocchino dichiara a Vanity Fair che è a conoscenza da molto tempo della relazione che c'e' stata tra suo marito e Mara Carfagna (ministro). Italo Bocchino, ospite di Fazio, dice che ha sbagliato e chiede scusa alla moglie in diretta. Tutto chiaro? No. La Carfagna non ha capito completamente quel che è successo, proprio no, perchè sul suo blog afferma che quelle relative a lei e Bocchino sono solo chiacchere al vento. Ora, voi intravedete un solo motivo per cui una moglie debba dichiarsi tradita da un marito per via di un'altra donna e lo stesso marito chiedere scusa in pubblico e tutto questo per via di un fatto non vero? Carfagna, risparmiaci per favore queste uscite estemporanee. Se affermi di non volerne parlare, va bene: fai un po' come vuoi, che poi è quello che stai facendo da minsitro. Ma dire che sono solo chiacchere non è sensato, ne converrai. Dopo di che mi sposto di poco e chi ti becco? Il super cavaliere che ieri è andato finalmente a uno dei tanti processi in cui è coinvolto (una cosa normale fatta passare per straordinaria) e che nel bel mezzo di uno dei suoi soliti squallidi show di piazza (piazzetta, via, dato che di fan sfegatati ieri ce n'erano davvero pochini) afferma che i magistrati avrebbero buttato dalla finestra soldi pubblici a palate per accusarlo di cosa false. Caro Berlusconi ("caro" per via di quel che costano al paese le sue buffonate da vent'anni), se permette (se "consente") non è l'imputato a dover decidere se è colpevole o no. Eh già! Ma da parte di un plutindagato, plurimputato, pluriprescritto, pluririnviato che più volte ha "subito" (poverino) l'approvazione di leggi che lo favorivano smaccatamente per puro caso e che adesso fresco fresco sta facendo la riforma della giustizia (il mondo alla rovescia) possiamo ben aspettarci che pretenda di giudicarsi da solo, dopotutto. Berlusconi, come si dichiara? Innocente! Ed ecco un bel po' di soldi risparmiati. Non è un uomo, è un genio! Un genio ad aver capito che siamo un branco di coglionazzi.

autore: mauroarcobaleno (blog.mauroarcobaleno.it)

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domenica 20 marzo 2011

La strada non presa (The Road Not Taken)

Lontano dalle infime meschinità del reale porta veloce e lieve un soffio di poesia il tuo cuore oppresso.


La strada non presa (The Road Not Taken)

Divergevano due strade in un bosco
Ingiallito, e spiacente di non poterle fare
Entrambe essendo un solo, a lungo mi fermai
Una di esse finchè potevo scrutando
Là dove in mezzo agli arbusti svoltava.

Poi, presi l’altra, che era buona ugualmente
E aveva forse i titoli migliori
Perché era erbosa e poco segnata sembrava;
Benchè, in fondo, il passare della gente
Le avesse davvero segnate più o meno lo stesso,

Perché nessuna in quella mattina mostrava
Sui fili d’erba l’impronta nera d’un passo.
Oh, quell’altra lasciavo a un altro giorno !
Pure, sapendo bene che strada porta a strada,
Dubitavo se mai sarei tornato.

Questa storia racconterò con un sospiro
Chissà dove tra molto tempo:
Divergevano due strade in un bosco, e io…..
Io presi la meno battuta,
E di qui tutta la differenza è venuta.

Robert Frost

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I soliti pavidi cagnetti

Siamo in guerra con la Libia, che da alcune ore è sommersa sotto un uragano di fuoco, e non sappiamo perchè. Nè il miliardario malato e imputato in svariati processi nè il presidente dalla firma facile hanno ritenuto opportuno far finta di spiegarci in tivu' perchè improvvisamente forniamo con entusiasmo le nostre basi militari a una coalizione che bombarda uno Stato che fino a pochi giorni fa era nostro amico fraterno (vergognoso trattato calabraghe di cooperazione economica e militare, massiccia fornitura di armi, riconoscimento di immane risarcimento per i danni coloniali, penosa scena di ricevimento all'aeroporto -sembrava l'incontro tra un piazzista e Michael Jackson in grande spolvero-, baciamano del Gheddafi accampato in quel di Roma e, per finire, spettacolino di frecce tricolori a Tripoli).
Fino a ieri Gheddafi era un amicone un po' burbero e stravagante ma in fondo buono e un interlocutore affidabile al quale avevamo pure promesso solennemente aiuto in caso di attacco: adesso è attaccato e noi gli diamo contro, siamo le solite merdacce voltagabbana.
Non sto dicendo che Gheddafi non stia massacrando civili inermi nè che non sia un dittatore sanguinario: ma non lo è da dieci giorni. Sto solo suggerendo l'ipotesi che a far muovere così rapidamente il culo a Sarkozy e soci siano motivi più petroliferi che umanitari. Come ricorda Beppe Grillo, in Cecenia, in Darfur, in Ruanda, in Tibet e a Gaza abbiamo assistito tranquillamente ai più spaventosi massacri senza alzare un dito: chissà perchè...
Siamo i soliti pavidi cagnetti che scondizolano dietro a Mister Usa, siamo le solite merdacce che collezionano figure di merda imperiali ogni volta che si presentano col cappello in mano e il sorriso idiota stampato sulla faccia nel salotto internazionale.
A proposito, siamo in guerra da anni anche con l'Afghanistan, ve lo ricordate vero?

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domenica 13 marzo 2011

Autogol dei pecoroni

Gli eredi di Benedetto Croce hanno attaccato Saviano (non ha raccontato fatti ma ha dato credito a voci, ha copiato e male, ha mistificato la storia e la memoria, ohibo'), il TG1 non ha perso occasione per fare il solito servizietto spargimerda a comando, questa volta su questo bravo e coraggioso scrittore che da anni vive come un carcerato solo per aver detto e scritto il vero. E tutti dietro come pecoroni, beeeh, beeeh, Libero, Il Giornale, etc: insomma, i cannoni di famiglia. Peccato che Saviano, sulla questione di Croce, avesse ragione al 100% e peccato che stasera l'abbia dimostrato in due minuti in maniera tanto semplice quanto lampante, prove alla mano, su La7, ospite di Mentana. Peccato che la frase che Saviano avrebbe inventato su Croce l'abbia detta, in gioventù, lo stesso Croce... Alla nipote di Croce, Marta Herling, diciamo solo di essere un po' più cauta prima di lanciare accuse infondate. Al Tg1... eh eh, che figura di merda per la Minzolini band! Un giornalista verificherebbe le fonti, prima di dire certe cose. Appunto, un giornalista.

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Nemmeno Walt Disney

Riforma della Giustizia. O meglio: farsa della riforma, perchè questo annuncio di riforma non si trasformerà mai in una riforma. Sarà una riforma epocale, blatera il premier col cerotto. Io nemmeno entro nel merito (se vi entrassi potrei dire che non è una riforma, è una merdaccia). Dico solo questo: come si può accettare l'idea che una persona con infiniti guai giudiziari e che si appresta a vivere da IMPUTATO 4 processi per reati in alcuni casi gravi possa avere l'autorità di riformare la giustizia?
Che io sappia gli imputati vanno processati e, se colpevoli, ingabbiati. Non hanno il compito di riscrivere la legge che sono accusati di aver calpestato in lungo e in largo. La Banda Bassotti che legifera, nemeno Walt Disney si è mai inventato tanto. Ecco perchè questa riforma, anche se fosse buona, è inaccettabile per una questione di principio. Poi è pure uno schifo.

A quando l'incarico agli imputati per pedofilia di riscrivere la legge sulla pedofilia?

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giovedì 10 marzo 2011

Banche e ladrocini legalizzati

Alcune banche hanno deciso di far pagare una certa somma aggiuntiva al titolare di un conto corrente che va allo sportello per ritirare i suoi soldi. Nota bene: i suoi soldi. E nota ancor meglio: il titolare di un conto corrente che già è falcidiato da tasse e spese bancarie di ogni tipo, spesso veri e propri ladrocini legalizzati. Si tratta di denaro mio che la banca tiene in deposito remunerandolo zero (anzi: sottozero, si fa pagare per tenerli, le spese -spesso assurde, immotivate e mal documentate- superano i tassi attivi) ma che la banca usa per prestarlo a privati e aziende a tassi da capogiro e per fare investimenti finanziari a scopo di lucro.
L'ABI (l'associazione delle banche) rilascia un comunicato in cui ironizza sull'iniziativa che il garante dei prezzi, allarmato da fatti come quello descritto, ha di recente intrapreso. Capito? Ironizzano.
Suugeriamo alle banche italiane di smetterla con queste rapine. Una volta, almeno, avevano la decenza di provarci di nascosto, adesso dobbiamo sorbirci pure la loro sfacciataggine. Ci vogliono far pagare per ritirare i nostri soldi che già depredano senza vergogna. Lo dici tu alla vecchina di 80 anni che da domani deve usare il bancomat perchè questa è la nuova politica delle banche? A quando i robot allo sportello, per poter licenziare un altro po' di impiegati e moltiplicare i gia' lauti profitti?
Buffoni.

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sabato 26 febbraio 2011

Fastidio e pena

Le parole di oggi del sultano che indegnamente occupa ancora la poltrona di premier sono penose. Gli attacchi alla scuola pubblica a favore di quella privata (alla portata di chi ha i soldi), i discorsi farneticanti sulle unioni civili e sulle adozioni ai gay, le solite trite e ritrite boiate sui magistrati che ce l'hanno con lui e sul pericolo comunista che lo ha spinto a entrare in politica (so io cosa lo ha spinto) ci hanno stufato. Ormai queste stronzate possono soddisfare solo quei lobotomizzati che ancora oggi pensano che questo venditore di bufale sia il messia. Come si permette un individuo pluridivorziato, malato e che frequenta minorenni (parole della moglie) di decidere sulle unioni civili e sulle adozioni? Come si permette un personaggio rinviato a giudizio per reati gravissimi (concussione, prostituzione minorile) di attaccare i magistrati? Come si permette un personaggio che è sempre fuggito dalle sue responsabilità e ha sempre cercato in tutti i modi, anche i più vergognosi e indegni (leggi ad personam) di sfuggire al giudizio della legge, di parlare della magistratura? Come si permette di infangare le istituzioni che dovrebbe rappresentare? Aver vinto le elezioni non pone al di sopra della legge. Fa solo pena, ormai. Fastidio e pena. Se non fosse che è pericoloso per il nostro futuro di cittadini liberi e democratici, sarebbe solo una barzelletta questa storie del premier italiano che ormai sanno pure i sassi delle isole deserte. Lenta sarà la fine di questa orrida epoca della storia italiana, oscurata solo dalla violenza del fascismo.

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giovedì 24 febbraio 2011

Acrobazie ipocrite e indegne pagliacciate

1
Qualcuno mi spiega perchè inviamo i nostri soldati a morire a migliaia di chilometri di distanza, spendendo ogni giorno cifre folli che potrebbero essere destinate a usi migliori, con la scusa di portare la democrazia (?) -noi che la stiamo perdendo, bada bene- in paesi che non la vogliono e non sanno che farsene e nel contempo assistiamo impotenti e silenti (leggi: ipocriti) al massacro di migliaia di manifestanti disarmati a un'ora di volo da Roma per opera di un dittatore sanguinario amico fraterno del nostro sultano e col quale lo stesso ha da poco firmato, con l'approvazione del PD (Radicali esclusi) e lo sdegno di Idv e Udc un vergognoso trattato di amicizia e cooperazione che ci lega mani e piedi?

2
Ma guarda un po'. Il rispettabile capo di stato accolto pochi mesi fa a Roma con tutti gli onori, tende, cammelli e amazzoni al seguito, in divisa di gran gala ornata da sei chiletti buoni di medaglie che nemmeno il medagliere USA alle Olimpiadi, adesso si rende autore di una "violenza inaccettabile" (parole del nostro sultano), e solo perchè ordina al suo esercito di mitragliare i manifestanti (comunisti anche lì?) e di lanciare bombe sulla folla di civili. Allora era o non era un dittatore sanguinario e illiberale, già coinvolto in gravi atti terroristici (es: due aerei di civili tirati giu')? Grande imbarazzo da parte del nostro inesistente governo, con Frattini che non sa letteralmente cosa dire (sai che novità) e Berlusconi che in serata qualcosa deve dire, a denti stretti. Ho ancora negli occhi quelle foto pacchiane di alcuni mesi fa dei due dittatorucoli all'aeroporto, gonfi di boria e di medaglie, assurdi prima ancora che pericolosi. In Egitto sono cascati dalla padella alla padella, visto che l'esercito che ora comanda stava con Mubarak sino a due minuti dalla fine; ma in tutto il Mediterraneo sta spirando un vento di libertà che inquieta e non poco i tirannucoli che ancora sopravvivono, persino quelli che hanno violentato giovani democrazie ora ridotte a sultanati plutomediatici.

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venerdì 18 febbraio 2011

La casa brucia e il padrone di casa osserva e monita

Quante merdine che con la bava alla bocca si affannano ad inventarsene una piu' assurda dell'altra (legge bavaglio, riforma della giustizia ecc.) pur di mantenere al potere un impostore da cui dipendono le loro prebende e i loro privilegi! Quanti esserini immondi che si credono al riparo dal giudizio finale che magari tarderà ma che li aspetta paziente. Presidente, cosa deve ancora accadere per convincerti a battere un colpo e mandarli tutti a fanculo? Non basta un premier rinviato a giudizio immediato per concussione e prostituzione minorile e che nonostante tutto non si dimette anzi offende Stato e cittadini? Siamo un caso unico al mondo, levaci di torno questo delinquente e la sua banda. La casa sta andando a fuoco e qualcuno aspetta che tutto sia distrutto prima di decidersi a chiamare i vigili del fuoco. Rosy Bindi??? Anche Topo Gigio sarebbe meglio di lui, per l'Italia, figurarsi la Bindi, politico capace ed equilibrato, donna onesta e determinata, forse l'unica ancora di salvezza che ci resta per tornare ad essere un paese normale. Napolitano, dai un taglio alla tua silente complicità, traccia una riga significativa nella tua biografia di cieco firmatario, tira fuori dalla naftalina di armadi polverosi un brandello di dignità nazionale. Presto vi spieghero' in due parole perchè si può dire che stiamo vivendo un golpe.

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sabato 12 febbraio 2011

Prostituti intellettuali

Voi direte: parli spesso di quel tale in la' con gli anni che si trucca come un clown, che vomita violenza dalle sei tv di cui dispone, che sbertuccia il nostro onore e che paga le puttane coi soldi di tutti. Vero, ma capitemi: mutatis mutandis (nessun riferimento alle boiate di Ferrara, sia chiaro) negli anni '30 del secolo passato avrei parlato sempre di Hitler. Dunque... non bastassero tutte le le indagini e i processi in cui è stato coinvolto in passato, la quarantina di leggi su misura che si è fatto per sfangarla e il comportamento indegno e anticostituzionale che ha sempre tenuto da quando è premier, per tacer dei pessimi risultati dell'(in)azione di governo, adesso è bene fare chiarezza. Nessuno ha spiato la casa di Arcore (le intercettazioni sono state fatte fuori), l'unica telefonata del premier sotto accusa (quella inaccettabile alla Questura per far liberare la nipote di un capo di Stato straniero per poi affidarla subito dopo a una prostituta) è stata da lui stesso ammessa e giustificata con scuse ridicole, nessuno lo sta perseguitando, se non la sua smodata lussuria e la sua mania di grandezza, nessuno può invocare la privacy se dentro le mura di casa commette reati così gravi. Il punto è che è accusato di reati precisi: concussione e prostituzione minorile. Se uno è innocente non scappa, non si sottrae alle perquisizioni: anzi, fa in modo che si faccia presto chiarezza. La magistratura sta facendo quello che deve fare. Quest'uomo viola le regole, infrange le leggi, tratta le persone come merce, mente. Tutto il resto sono balle. E i suoi servi che nelle varie tv e in Parlamento si ostinano a difenderlo con motivazioni idiote e insultanti fanno solo schifo: le escort vendono il loro corpo per soldi, le capisco e riconosco loro una dignità. Questi prostituti intellettuali invece sono vera feccia. Vedrete come cambieranno camicia, quando il re precipiterà: io l'avevo capito, io l'avevo detto, non penserai che io davvero fossi dalla sua parte, io in verità non l'ho mai votato, ecc. Mi immagino già lo squallore, basta proiettare su un nuovo scenario quello di questi giorni. Ma naturalmente se io dico queste cose sono un comunista mangiabambini e se il Times parla di "farsa avvilente" e si augura che si arrivi alla fine in tempi brevi lo fa perchè è di Murdoch. Non sono solo venduti, sono proprio indegni. Bleah! Adesso vado su un sito che parla di parassiti e muffe, devo rifarmi gli occhi.

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venerdì 11 febbraio 2011

Peccatori dilettanti

Scandalo sexy, deputato si dimette. (Tranquilli... non in Italia)
--Un deputato repubblicano di New York, Chris Lee, sposato e con un figlio, ha annunciato che lascerà il suo seggio alla Camera, subito dopo che è stata pubblicata su Gatwirk, un sito di gossip, una sua foto a torso nudo. Secondo le indiscrezioni trapelate sul sito, infatti, Lee avrebbe usato quella scatto per "conquistare" una ragazza nella chat di Craigslist, dicendo di essere single e di avere 39 anni.
"E' stato un grande onore lavorare per la gente di New York. Sono dispiaciuto per il danno che le mie azioni hanno causato alla mia famiglia, ai miei collaboratori e agli elettori. Mi scuso sinceramente e profondamente con tutti loro. Ho compiuto gravi errori e lavorerò duro per ottenere il loro perdono", ha scritto in una nota.-- (TgCom)

Amico, hai la nostra comprensione: hai letto dell'Italia e ti sei fatto prendere dall'entusiasmo. Il tuo solo difetto è che stai in America. Qui si prende il codice penale come un manuale di opzioni ma il culo dalla poltrona non lo si scolla, nemmeno quando fra culo e faccia restano impercettibili differenze! Non invidio il tuo paese, mi disgusta il mio.

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domenica 6 febbraio 2011

Mele marce

Non passa giorno o quasi che un personaggio invischiato in svariate indagini e processi, alcuni per reati di particolare gravità, e che piu' volte ha fatto approvare da un Parlamento di nominati leggi su misura per evitarsi sentenze definitive, e che nonostante tutto questo non ha la dignità di abbandonare una carica di cui non è degno, sproloqui con termini di estrema violenza e di chiaro stampo eversivo e anticostituzionale. Stiamo assistendo alla lenta e puzzolente putrefazione di un sultanato corrotto. A pagarne il prezzo sono ancora una volta i cittadini, sia quelli che ci vedono sia quelli che girano con due belle fette di prosciutto sugli occhi.

In qualunque settore, categoria professionale, attività vi sono elementi corrotti, disonesti, indegni. E' fisiologico: l'essere umano è questo. Ma il fatto che vi siano stati i poliziotti della Uno bianca o quelli del G8 di sangue non mi spinge a gridare al golpe se una volante mi contesta una violazione stradale. E il fatto che alcuni vigili siano stati indagati per aver truccato gli autovelox non mi autorizza a non pagare le multe per eccesso di velocità. Così come gli orribili fatti della clinica Santa Rita di Milano non mi autorizzano a trattare tutti i medici come boia. In altre parole: le mele marce ci sono in tutti i cestini ma ciò non toglie che la legge è uguale per tutti e deve essere rispettata, ancor più diligentemente dal politico che rappresenta lo Stato. Per la politica il discorso è un po' diverso, lì le mele marce stanno ormai dilagando: se non le togli subito dal cestino, lo guastano tutto, è risaputo.

Cosa voglio dire, insomma? Che sicuramente esistono magistrati corrotti (uno si fece corrompere proprio da amici di Berlusconi, anni fa), ma che questo non cambia le carte in tavola: i delinquenti vanno indagati, giudicati e, se ritenuti colpevoli, puniti (siano essi semplici cittadini o politici o poliziotti o magistrati).

Ecco quindi che esprimo la mia più totale solidarietà alla magistratura italiana e, considerata l'attualità, ai pm di Milano in particolare. Il vostro impegno, la vostra rettitudine, la vostra fedeltà alle leggi e allo Stato sono una delle ultime ancore di salvezza che abbiamo in questo mare procelloso che ci sta trascinando via. L'unica luce che può indicarci una via di uscita in questa deriva di valori, l'unico antidoto alla cultura dell'illegalità che sta prendendo il sopravvento.

Quando c'e' del marcio, occorre che qualcuno si incarichi di spazzarlo via: compito ingrato e pericoloso, ma vitale.


autore: mauroarcobaleno (blog.mauroarcobaleno.it)

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mercoledì 26 gennaio 2011

Traditori ed eversori

Cassano torna a Marassi con la maglia del Milan (gli sta male). Aveva giurato eterno amore ai colori blucerchiati, poi ha fatto in modo di farsi cacciare (un tribunale lo ha riconosciuto colpevole marcio, sanzionandolo in maniera clamorosa): ha dunque tradito la promessa, una città, un amore. Ha sputato su un popolo che da subito lo aveva amato sulla fiducia, regalandogli un'altra formidabile e immeritata chance sportiva ed umana. Stasera ha ricevuto i fischi che si merita, ora veda di stare zitto e di dimenticarci, di stronzate offensive come quelle dette il giorno della presentazione in rossonero ne abbiamo abbastanza. Lui non crescerà mai, noi ci siamo rotti. Ok? Si goda la sua nuova avventura, felice di aver trovato una società che non bada troppo all'etica, dopo una che pur di rispettarla non ha esitato a rinunciare a due o tre decine di milioni di euro.

Dalle intercettazioni della corte del premier emergono giorno dopo giorno retroscena di uno squallore insopportabile, oltre ad ipotesi di reato di notevole gravità. Ma i fedelissimi, incuranti del ridicolo, continuano a chiudere gli occhi di fronte all'evidenza. Carfagna, ministro non certo per meriti politici (curriculum zero), parla di persecuzione dei pm. Berlusconi di complotto. Bossi di scartoffie. Questi qui sono eversori. Dileggiano le istituzioni, denigrano la magistratura, si credono al di sopra della legge, si rifiutano di sottoporsi al giudizio dei giudici, la cui autorità non riconoscono. Non hanno neppure la dignità di dimettersi da una carica pubblica di cui non sono degni e di farsi giudicare alla pari di qualsiasi altro cittadino (ma potendo difendersi molto meglio in virtù delle paccate di miliardi possedute). Sono un pericolo per l'unità e la natura democratica dello Stato italiano. Il loro comportamento, le loro parole sono quelle di eversori. Stanno demolendo la Repubblica, per la quale tanto sangue è stato versato dai nostri nonni. Vanno fermati.

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domenica 23 gennaio 2011

Il solito silenzio interessato


In tutto questo bailamme di ragazze che vendono il proprio corpo per qualche bigliettone da mille o per una casa o per una carriera in tv, di minorenni corrotte che sono indotte a far sesso per soldi e di un premier che aggiunge altri due reati, di cui uno odiosissimo, alla lista nutritissima dei suoi exploit criminali, si ode distintamente un fragore gia' udito: il silenzio assordante della Chiesa Cattolica, quella di Papa Ratzinger per capirci. Quella che non puoi usare il preservativo a meno che (forse) non sei una puttana e chi se ne frega se l'Aids su questo divieto idiota ci banchetta da anni uccidendo migliaia di persone di grande fede e poco cervello, quella che se scopro che un prete è o può essere pedofilo lo trasferisco ad altra parrocchia, di modo che possa provarci coi piccoli di un'altra zona, invece di indagare e di cacciarlo dalla Chiesa e di denunciarlo, quella che gli omosessuali rovinano la famiglia tradizionale e quindi dobbiamo impedire a milioni di persone per bene di godere dei nostri stessi diritti di eterosessuali sposati e infedeli o pluridivorziati, quella che non ti do la comunione se sei divorziato ma al premier (divorziato due volte) perbacco se la do, quella che non faccio mai chiarezza sugli aiuti forniti dal Vaticano ai nazisti in fuga in Sudamerica, quella che sono dalla parte dei poveri e poi navigo nell'oro e non pago un becco di tasse, anzi l'ICI per me non esiste, mi incamero l'otto per mille e nomino io gli insegnanti di religione superpagati dallo Stato italiano, quella che l'educazione sessuale è un pericolo per la libertà di religione, quella che se bestemmia un cittadino normale ecco un bestemmiatore se lo fa il premier la battuta va contestualizzata.
Abbiamo un premier ultrasettantenne accusato di sfruttamento della prostituzione minorile e di concussione (cito gli ultimi reati in ordine di tempo) e che non ci pensa nemmeno non solo a farsi processare come un cristo normale ma neppure a dimettersi in un sussulto di dignità, abbandonando quelle istituzioni che non è degno di rappresentare e che del resto infanga sempre più, abbiamo i resoconti di squallide feste e di orge con decine di donne fra cui minorenni, di rapporti con papponi e criminali, abbiamo frequentazioni di altre minorenni "ma sempre in presenza dei genitori"; abbiamo un anziano malato (cito la moglie), solitamente definito premier, che, in virtù delle solite leggine su misura, non è stato condannato per aver corrotto un testimone che però è stato condannato per essere stato corrotto da lui! e che non è neppure stato condannato perchè suoi colleghi o amici o collaboratori hanno comprato una sentenza che gli ha regalato una casa editrice, abbiamo un premier che ogni giorno che Dio manda in terra calpesta buon gusto, Costituzione, leggi, morale, oltre a non pensare alla cosa pubblica e a farsi gli affaracci suoi e la Chiesa, la suprema custode della vera morale, l'immacolata e perfettissima Chiesa, che fa? Tace, abbozza, fa un sorrisetto di circostanza, mi parla del preservativo e della pillola, mi scassa le palle con le solite fobie sugli omosessuali facendo passare dal retro pedofili e tangentari. Gente che ha bruciato Giordano Bruno e che chiede scusa dopo secoli. Gente che ha sempre cercato di tenere il popolo nell'ignoranza perchè un cittadino che sa è meno manovrabile. Questi qui pensano solo ai soldi, non scaricano il governo per paura di perdere posizioni sui soliti temi quali l'aborto, la bioetica, la pillola, per non perdere i privilegi fiscali e gli aiuti di stato. Si fanno belli con la parola di Gesù e poi la disattendono con la loro condotta ventiquattr'ore al giorno: chi pensano di prendere per il sedere, ancora? Avete una credibilità in picchiata da decenni, presto sarà pari a zero, presto anche gli idioti, quelli che arrivano sempre per ultimi, vi sbugiarderanno.

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domenica 16 gennaio 2011

Vattene vattene vattene

Falla finita, dimettiti e fatti giudicare come un cittadino qualsiasi quale sei. Non ti accorgi che non ha senso rappresentare le istituzioni dal momento che non ne riconosci l'autorevolezza (per tacere del fatto che le infanghi e le calpesti)? Che sei la vergogna d'Italia e del mondo, una barzelletta che cammina e una delle maggiori cause della nostra rovina economica e sociale? Che ci togli quel poco di futuro decente che potremmo avere solo perche' ti va di farti una donna a sera, non importa se minorenne, e grazie agli immensi potere e riocchezza che hai? Che ti sei fatto politico grazie al consenso estorto col monopolio dei media solo per salvarti il culo e sfangarla dai tuoi numerosi processi? Che ti manca solo il reato di strage e di schiamazzi notturni per aver fatto l'en plein del codice penale?
Hai paura della galera? Sei pieno di soldi, ti escono anche dalla bocca, fuggi all'estero, raggiungi Battisti, va su un'isola tropicale e vivi alla grande fra lussi e lussurie, senza guastarci la vita. Ti ammireremo da lontano, ma almeno saremo governati da persone che pensano al nostro di futuro, o almeno ci provano, e non al tuo presente di "malato" e di ricco che deve divertirsi ogni tanto con prostitute e servi fedeli.
Io ho diritto di essere governato da una persona che rispetta istituzioni e leggi, che non se ne fa di sue e che, come tutti e piu' di tutti, se ne va e si fa giudicare se e' accusato di averle violate. Non mi interessa se è di destra o di sinistra, sebbene io abbia le mie idee in materia. Se di destra aumentera' le inutili spese militari, se di sinistra gli asili, ma l'importante e' che sia degno di rispetto e onesto, oltre che competente. Essere votato dopo aver manipolato il consenso con i media che si possiedono illegalmente (chi è titolare di una concessione non può candidarsi, recita una leggina) non e' requisito sufficiente per amministrare la cosa pubblica.
Non ne possiamo piu' di quella cerchia di papponi ottuagenari decerebrati e viziosi che frequenti. Del fango che di continuo getti su magistrati che fanno solo il loro lavoro. Dei colpi di piccone che pervicacemente dai alla sanità, all'istruzione, alla cultura di questo paese. Degli sconosciuti e incompetenti che eleggi a cariche pubbliche solo perchè ti hanno fatto un favore personale. Della demolizione dei diritti dei lavoratori e delle stronzate che ci propinano le tv che possiedi e quelle che, coi nostri soldi, dirigi.
Vattene a quel paese, scegli tu quale.
Io ho diritto a un futuro e anche mio figlio. Tu stai violentando il mio paese, stai distruggendo le nostre vite. Hai corrotto nel profondo questa nazione un tempo scapestrata ma alla base onesta, ora menefreghista, razzista, disonesta e zozzona. Ci vorranno decenni per scrostare i tuoi residui dalle nostre coscienze.
Vattene, fatela finita, tu e i tuoi sgherri, con le bugie idiote, sappiamo bene che nessuno passa giorni e notte con prostitute minorenni solo per parlare di Proust, che nessuno invita venti donne e sceglie quella con cui passare la notte e crede che tutto questo non abbia un costo; non prenderci per idioti, non lo siamo tutti. Guarda anche a quelli che non ti hanno votato e a quelli che si sono astenuti: sono la stragrande maggioranza di un paese che di te, dei tuoi amici, dei tuoi servi, dei tuoi metodi, delle tue balle, della tua non politica, del tuo livore, dei tuoi vizi, delle tue stupide barzellette e dei tuoi (dis)valori, non ne puo' piu'.
Senza di lui staremmo meglio o peggio, si chiedono alcuni. Non è questo il punto. Chi è ricco starebbe meglio, gli altri peggio, chi ha a cuore la Costituzione starebbe meglio, chi fa affari con lui o grazie a lui peggio, ma il punto è quel che ho detto finora: non hai i requisiti per governarci, morali nè legali, tanto è vero che devi farti leggi su leggi, per lo più aborti incostituzionali, per tenere le tue chiappe fuori dalle patrie galere in cui ogni anno si suicidano decine di persone che non possono trovare un cavillo e farselo votare come te, quando si mettono nei guai.
Nessuno ti vuole morto, nessuno ti vuole a tutti i costi in galera (sebbene quello sarebbe il posto, o perlomeno le aule di svariati tribunali, tanto per cominciare). I comunisti cattivi esistono solo nella tua testa, nella quale sappiamo bene quale tipo di idee circolino... Non siamo antiberlusconiani, siamo anti tutto quello che fai, è diverso: se lo facesse Paperino, saremmo antipaperini. Non nasconderti dietro i soliti triti e tristi giochetti buoni per i cervelli fusi che ancora ti difendono e chiudono gli occhi davanti alle miserie che ci regali. Ma almeno sparisci per sempre dalle nostre vite, smetti di guastarci presente e futuro.
E vattene, porca troia. Vattene finchè sei in tempo, finchè puoi uscirne bene. Prima che la storia, che sempre punisce chi osa l'inosabile, ci pensi al posto tuo.

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lunedì 3 gennaio 2011

Perle ai porci

Tutti questi strippati che sbavano per Lady Gaga mica si rendono conto che decenni fa la mitica Rettore faceva cose che ancora oggi sono nettamente superiori. Si agitano parlando di avanguardia e non sanno nulla di una diva i cui dischi e i cui video ancora oggi sono stupendamente ipnotici e sembrano avanguardia, figurarsi quanto erano avanti anni e anni fa. Tu riascolti Donatella, Lamette, Diva, Splendido splendente, Oblio, Karakiri, Kobra, guardi i videoclip, davvero incredibili per quegli anni, rifletti sui testi, analizzi le scenografie e ti sembra impossibile che si tratti di brani degli anni a cavallo fra i '70 e gli '80: trasudano talento, idee, personalità, originalità, modernità, capacità di innovare, sono clamorosamente attuali e artisticamente clamorosi, il trionfo della genialità, il festival della fantasia. Sono opere del passato che appartengono al futuro sin da quando sono uscite, anche se non ce ne siamo accorti e che spesso anticipano temi che poi acquisteranno rilevanza negli anni a venire. Sono anticipi di modernità, preludi di tendenze e mode a venire. Per non parlare della presenza scenica e della voce... Tutti questi confusi che si stracciano le vesti per cantantucoli che escono dai vari reality musicali e poi vanno a vincere a Sanremo surclassando in classifiche false come Giuda opere immortali come Il solito sesso dell'inarrivabile Gazzè non sanno nemmeno di cosa sto parlando, e forse è meglio così: non capirebbero più di tanto, per riconoscere il bello occorre averlo negli occhi e nella testa.
E che dire di Ivan Cattaneo, genialmente irriverente come pochi e sempre messo da parte chissà per quale motivo, eh? Tu rivedi Io sono bugiardo nella fantasmagorica interpretazione anni '80 su Rai Uno in prima serata e ti stupisci della sua modernità: ti trascina e veicola concetti che ancora oggi i decerebrati imprigionati nelle gabbie dei pregiudizi non hanno colto. Arte allo stato puro, incompresa perchè troppo avanti rispetto ai tempi in cui muoveva i primi passi. Abbiamo e abbiamo avuto talenti di livello assoluto in Italia e li trattiamo come cianfrusaglie, regalando onori e gloria ad incapaci assoluti: è uno dei segni del declino che stiamo vivendo. Teniamo ai margini persone del calibro di Dario Fo, Massimo Fini, Daniele Luttazzi, Milva, Franco Battiato, Paolo Rossi, Margherita Hack, ecc., ci dimentichiamo di talenti quali Rino Gaetano e ci inginocchiamo adoranti davanti a perfette nullità ridicole per quanto inconsistenti, oscene per quanto impresentabili. Siamo stati la culla della cultura mondiale ora siamo solo un branco di rozzi e incivili buffoni, prigionieri di una classe dirigente di corrotti incapaci, anestetizzati dai media spargimerda che inquinano il nostro salotto sei ore al giorno e blanditi dagli screditati adepti di una setta religiosa che appoggia le nefandezze del potere giustificandone obbrobri ed eccessi con buona pace del Gesù quello vero, quello del Vangelo, che non avrebbe mai suggerito di contestualizzare una bestemmia o avallato un clero che si strozza nell'oro e predica l'amore per i poveri. Avanti così, tra un Grande Fratello, una Fattoria, una decina di leggi ad personam, quattro cantanti che non se la caverebbero nemmeno sotto la doccia, una fila di puttanelle che fanno politica e un mazzo di fiction banali e zeppe di spot per citrulli: facciamoci del male!

Ecco una serie di incredibili perle:

Rettore, Diva, http://www.youtube.com/watch?v=CQ1ZKKsHUbs
Rettore, Donatella, http://www.youtube.com/watch?v=8uTDvIikLx0
Cattaneo, Io sono bugiardo, http://www.youtube.com/watch?v=oIQFf7mo7hQ

Rettore, Splendido splendente, http://www.youtube.com/watch?v=RGVwO20MXK0
Rettore, Lamette, http://www.youtube.com/watch?v=DVqGf2clvxo
Rettore, Oblio, http://www.youtube.com/watch?v=eEPLpanHkgY
Rettore, Kobra, http://www.youtube.com/watch?v=LHlO5nt__qM

Rettore, Karakiri, http://www.youtube.com/watch?v=eH4hnYSTvxI
Rettore, Cambio, http://www.youtube.com/watch?v=YVU7WEmOals&feature=related
Rettore, Kamikaze Rock'n'Roll Suicide, http://www.youtube.com/watch?v=vrAHJTvJXWk
Rettore, Zan zan zan, http://www.youtube.com/watch?v=NqGDhusD7WY&feature=related
Rettore, Estasi, http://www.youtube.com/watch?v=A2FrcT8NuTY&feature=related
Rettore, Io ho te http://www.youtube.com/watch?v=Jf8AVvvo1Uc&list=MLGxdCwVVULXeRCq-rkbl76AM2i1vV9prQ&playnext=5

Rettore, Eroe, http://www.youtube.com/watch?v=fP3mxf2jIms&feature=related

Gazzé, Il solito sesso, http://www.youtube.com/watch?v=GR4AUxtjL9Y
e la versione con Turci e Rei al Festival di Sanremo, http://www.youtube.com/watch?v=XZ01vRSaMVI

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domenica 26 dicembre 2010

Non auguri di buone feste

Non auguro buone feste:

a chi, politico, è vecchio di testa prima ancora che di corpo, corrotto e corruttore, incapace, dannoso, spesso fuorilegge, arrogante, stupido: la rovina di questo paese insulso e allo sbando

a chi, elettore, idiota telepassivo, vota partiti pieni di ladri e personaggi che fanno paura anche ai banditi e se ne frega di tutto e di tutti curando solo il proprio misero orticello

a chi, giornalista, è servo e pavido e anzichè servire la verità lecca il potente di turno

a chi nel giro di due ore cambia idea politica perchè deve pagare duemila euro di mutuo al mese e non vuole perdere la poltrona

a chi, star della tv, è vacuo, inutile, irritante, senza qualità

a chi, poliziotto o carabiniere, picchia chi non vuole morire di cancro o non vuole vedersi scippare il futuro, non rispetta i diritti costituzionali, uccide Cucchi: tutto questo non è servire la patria

a chi, automobilista, corre, guida ubriaco o fatto, non rispetta il codice: criminali

a chi, calciatore, come uomo vale zero

a chi, cantante, non sa cantare e spesso neppure parlare ma vende dischi su dischi

ai delinquenti di ogni specie, da quelli che usano la pistola a quelli che ti uccidono con le carte di credito e i mutui

a chi ha quel poco di cervello che gli resta ammorbato da razzismi, pregiudizi, idiozie religiose e tare omofobe

a chi promuove a incarichi pubblici le puttane che frequenta

a chi rifiuta di farsi processare per i reati commessi e usa il potere che ha ottenuto in maniera solo formalmente democratica per farsi leggi di comodo

a chi sperpera il denaro

a chi è convinto che il suo Dio sia il migliore e quello giusto e che in nome del suo Dio sia lecito tutto

a chi fa la guerra

a chi sporca o danneggia le cose di tutti

a chi violenta e inquina la natura

a chi, genitore, rovina i suoi figli

a chi, figlio, ragiona male come è stato educato

a chi non rispetta la parola data

a chi non cresce mai

a chi fa del male ai bambini

a chi ha il cuore marcio

a chi sfrutta gli operai

a chi racconta palle

a chi tradisce per cento lire o anche per niente

a chi se la aprende coi più deboli e si inchina ai più forti

ai più forti e ai più ricchi

a chi non rispetta le regole e a chi se ne fa di sue

e a tutti quelli che assomigliano a bestie più che a uomini (mi scuso con le bestie) e rendono questa razza indegna di un qualsiasi futuro e meritevole di fine ingloriosa e dolorosa

A tutti gli altri buone feste, siamo quattro gatti lo so.

autore: mauroarcobaleno (blog.mauroarcobaleno.it)

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domenica 19 dicembre 2010

Cassano e Bozzo, andatevene senza parole inutili

Il procuratore di Cassano, Bozzo, dopo la sentenza del Collegio Arbitrale dice che non ci sono nè vincitori nè vinti. Farebbe meglio a stare zitto. Cassano è stato riconosciuto assolutamente colpevole di atti che erano tali "da giustificare la più grave sanzione contrattuale, la rescissione unilaterale del contratto". Se il Collegio ha deciso di non comminare il massimo dela pena (quella richiesta dalla Samp e che dunque sarebbe stata adeguata) è perchè non ha voluto "esporre Cassano a pesanti azioni risarcitorie da parte del suo club". Questo si legge nelle motivazioni della sentenza. E'abbastanza chiaro per tutti, anche per Bozzo?
Cassano è stato riconosciuto colpevole dei fatti contestati. Le sue giustificazioni sono state definite dai giudici "del tutto non dimostrate e anzi, in certi casi, smentite da lui stesso". La sentenza è stata comunque durissima: tre mesi fuori rosa e senza paga e da qui al 2013 3 milioni e mezzo di euro di multa. Quindi Garrone aveva ragione e Cassano torto, come intuibile.
Il fatto poi che Cassano venga ceduto a costo zero dalla Samp (che per una questione di principio rinuncia a 20 milioni di euro minimi, chapeau!), vada al Milan e qui guadagni 3 mln euro/anno e ricominci a giocare non incide sulla sentenza che lo riconosce colpevole e lo punisce in modo clamoroso.
Piuttosto Cassano rifletta sul fatto che le ultime due squadre in cui ha militato, entrambe di primo piano, hanno finito col decidere di cederlo gratis pur di non avere più a che fare con lui: questi sono fatti.
Cassano ha promesso più volte eterna fedeltà alla Samp ma coi suoi comportamenti idioti ha violato questa promessa. E ha bruciato l'ennesima occasione che la vita professionale gli ha offerto, la più ghiotta ed incredibile. L'ambiente Samp lo ha rigenerato e colmato di affetto fin da subito, portandolo dall'inferno (nessuno lo voleva più) ad anni di gran gioco e alla Nazionale, ma alla Samp sono buoni, non scemi: forse adesso Cassano lo ha capito, un po' tardi però.
Adesso puoi andare, adieu. Non dire nulla, non serve: è tutto così chiaro...

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domenica 12 dicembre 2010

You Will Meet a Tall Dark Stranger (di Woody Allen)

A me Woody Allen piace parecchio, è noto. Come scrittore, come regista, come umorista, come uomo. Lo seguo dagli esordi o quasi. Ha una visione della vita e delle cose che combacia in molti aspetti con la mia e che trovo comunque sempre conforme al reale e ha un gran talento: come scrittore, quello di far ridere e riflettere, come regista quello di fare cinema ogni volta che gira un film e, credetemi, non basta fare un film per dire di aver fatto cinema...

Ieri sera ho visto "You will meet a tall dark stranger", il suo ultimo film, e non vi cito il titolo in italiano (se non a fondo post) perchè la traduzione è idiota e smarrisce il senso di ciò che traduce. E' un altro film londinese di Allen e un altro sguardo disulluso, disincantato, quasi inerte e rassegnato sulla vita, sulla pretesa di felicità che gli uomini hanno e su quella grande illusione chiamata amore che, al pari di altre illusioni, è la molla che ci fa andare avanti senza fermarci troppo a riflettere su grandi e piccole insensatezze del quotidiano.

Alcune affermazioni pronunciate a Venezia dallo stesso Allen chiarisicono alla perfezione il senso ultimo della pellicola:
"Per me la vita è un viaggio da incubo, un’esperienza molto dolorosa e non sono il primo a dirlo. Penso anche a Nietzsche, Freud o Eugene O’Neill che sostenevano la stessa cosa. Il trucco è sapere affrontare la vita mentendo spudoratamente a se stessi. Perché se si finisce col guardarla con occhi obiettivi vi rendereste conto che è intollerabile."

Non c'è felicità nella vita, dunque e sotto sotto lo sapevamo, dai! Ma fingiamo sempre che non sia così, e davvero benedico questa finzione, questo incanto che ci fa muovere, perchè se si rompesse saremmo inerti e disperati: se riuscissimo a vedere le cose come davvero sono, non ci rimarrebbero molte altre alternative a un suicidio disperato.

Di certo l'oretta e quaranta di un film del grande Allen è un modo per essere felici anche mentre ti dicono, dallo schermo, che non potrai mai esserlo per davvero.

Ho letto alcuen recensioni, la maggior parte positive: non che la cosa mi importi granchè, anzi mi infastidisce che piaccia a troppi. In una negativa ho trovato alcune osservazioni che mi hanno fatto sobbalzare e che mi hanno fatto pensare: se un giudizio negativo dice questo, vuol dire che parlare male di Allen non è possibile, al massimo puoi criticarlo lievemente come fa un amante deluso che però ancora ama chi lo ha deluso:
"Woody Allen potrebbe anche raccontarci per novanta minuti una fila al supermercato e comunque troveremmo la sua narrazione gradevole. Il suo modo di approcciarsi alla vita, la sua descrizione sempre leggera anche quando va in profondità, il suo modo spesso distante, forse cinico, con cui vede quelle che in molti considerano le grandi scelte che uno si trova a dover affrontare, matrimonio, tradimento, licenziamento, figli (forse si salva solo l'omicidio, ma dipende dai casi), è sinonimo di scorrevolezza. Tutto accade velocemente, non si rimarca, si lascia sempre e solo l'essenziale. E il tempo scorre, l'orologio non si guarda. Parliamo di un uomo che ha il tocco magico, anche il suo peggiore film è meglio di buona parte della concorrenza". "Insomma, Woody non entusiasma come al solito, nonostante tutti i suoi attori siano a loro modo amabili e alcune scene valgano da sole la visione del film."
Poi cominciano le critiche a un film che l'autore del pezzo, Andrea D'Addio (Filmup) definisce sbagliato.
Ma davvero non avrei saputo scrivere di meglio, volendo lodare il 76enne regista newyorkese!

You will meet a tall dark stranger è un film amaro ma gradevole e girato con la consueta padronanza, oltre che sorretto dalla solita scrittura fatata di Woody e da un cast di gran rilievo: scorre alla perfezione sulle nostre vite, demolisce certezze, insinua dubbi, ci fa vedere allo specchio e non chiude nessuna delle storie che apre. E' uno sguardo su alcune vite, con l'occhio di chi ha capito più cose della media delle persone su tutto questo gran movimento che definiamo "vita". Come diceva Shakespaere, opportunamente citato a inizio film: "La vita è una storia raccontata da un idiota, piena di rumore e furore, e che non significa nulla".


You Will Meet a Tall Dark Stranger
Incontrerai l'uomo dei tuoi sogni
U.S.A., Spagna, Anno: 2010
Durata:98'
Regia: Woody Allen
Cast: Naomi Watts, Josh Brolin, Anthony Hopkins, Antonio Banderas, Anna Friel, Freida Pinto, Ewen Bremner, Gemma Jones, Lucy Punch
Trama (Filmup): Passioni, ambizioni e ansie causano un crescendo di guai e follie nella vita di due coppie sposate: quella formata da Alfie e Helena, e quella della figlia Sally e di suo marito Roy. Dopo essere stata lasciata da Alfie – che se n'è andato per inseguire la perduta giovinezza e una ragazza di nome Charmaine - Helena mette da parte la razionalità e si affida ciecamente ai bislacchi consigli di una cartomante ciarlatana. Dal canto suo Sally, intrappolata in un matrimonio infelice, si prende una cotta per l'affascinate proprietario della galleria d'arte - nonché suo capo - Greg, mentre suo marito Roy, uno scrittore che attende con ansia una risposta dalla sua casa editrice, resta folgorato da Dia, una donna misteriosa che cattura il suo sguardo da una finestra vicina...

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domenica 5 dicembre 2010

Scrivere per scrivere

E' qualche giorno che non scrivo, punture di spillo a parte. Capita: hai tanto da fare (la famiglia, il lavoro, un raffreddore che ti spossa, due o tre inghippetti non previsti, noie a carrettate, ore e ore di sonno da recuperare) e magari non hai nulla di nuovo o di rilevante da dire e così decidi che puoi aspettare prima di scrivere qualcosa: d'altra parte sul blog non mancano gli spunti e non è che il mondo ha bisogno che tu scriva tanto per scrivere, col rischio di dire vaccate (ci pensa già Libero). Purtroppo Ratzinger (cfr: "La luce del mondo", Libreria Editrice Vaticana) non la pensa come me.
Ora vi lascio, un governo che non governa sta crollando sotto il peso della sua indegnità: non sono spettacoli da perdersi. Anche Ratzinger ha voluto dire la sua, da esperto di dittature.
Adesso qualche baciapile dirà, acido: hai ragione, potevi evitare di scrivere questo post. Ehi, che ci fa un baciapile nel mio blog?

autore: mauroarcobaleno (blog.mauroarcobaleno.it)

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martedì 23 novembre 2010

Bel titolo

Joseph Ratzinger, in arte il Papa (cioè il capo di una organizzazione che nei secoli si è macchiata di crimini orrendi e che tuttora discrimina le persone e non denuncia i preti pedofili ma li trasferisce ad altra parrocchia), ha scritto un libro dal titolo "Luce del mondo". Bel titolo, peccato che le minchiate siano le stesse di sempre.

Cito alcuni passi messi in evidenza da diversi quotidiani.

1. "Se qualcuno presenta delle tendenze omosessuali profondamente radicate - ed oggi ancora non si sa se sono effettivamente congenite oppure se nascano invece con la prima fanciullezza - se, in ogni caso, queste tendenze hanno un certo potere su quella data persona, allora questa è per lui una grande prova, così come una persona può dovere sopportare altre prove." A parte il continuare a credere a verità non scientifiche ergo balle, il Papa ha ragione: è una grande prova, ma è resa tale dal razzismo e dalla stoltezza degli uomini, prelati inclusi, non dalla condizione di non eterosessualità in sé. Già che ci siamo, pedofili si nasce?

2. "L’omosessualità non è conciliabile con il ministero sacerdotale, perché altrimenti anche il celibato come rinuncia non ha alcun senso." Qui mi tocca dargli ragione: ammesso (e non concesso) che il celibato dei preti sia accettabile, che senso avrebbe limitarlo agli eterosessuali? A ben vedere si tratta di una affermazione che non dice nulla, ecco forse perchè non la trovo criticabile.

3. "[Gli omosessuali] non devono essere discriminati perché presentano quelle tendenze. Il rispetto per la persona è assolutamente fondamentale e decisivo". Belle parole, un po' come se io dicessi che rubare non si puo'.

4. "...il senso profondo della sessualità è un altro. Si potrebbe dire, volendosi esprimere in questi termini, che l'evoluzione ha generato la sessualità al fine della riproduzione." Qui il buon Ratzinger spaccia una sua idea (sbagliata e tipica di chi non conosce la sessualità e dunque attribuisce ad essa solo una delle sue peculiarità) per verità assodata: il solito giochetto.

5. "non per questo (cioè non per il fatto di essere una grande prova, ndr) l'omosessualità diviene moralmente giusta, bensì rimane qualcosa che è contro la natura di quello che Dio ha originariamente voluto». Che non sia moralmente giusta è vero: peccato che sia la morale cattolica ad essere, per me, inaccettabile; dunque non è giusta per la bacata morale cattolica che discrimina le persone in base all'orientamento sessuale (siete bravi se lo siete ma non vivete come tali, che bel ragionamentino del piffero eh?). Che sia contro natura è una minchiata d.o.c., che sia contro quel che Dio ha voluto, boh... magari del suo Dio, di certo non di quello il cui figlio riempe le pagine dei Vangeli. Quindio, anche qui, idee brutte e personali, sia pure di una setta allargata.

Conclusione: bel titolo. I passi che ho trovato in rete fanno venir voglia di leggerlo tutto, come no.

autore: mauroarcobaleno (blog.mauroarcobaleno.it)

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sabato 20 novembre 2010

Condom: cacca e brutto!

"In alcuni casi l'uso del preservativo può essere giustificato": lo sostiene Benedetto XVI nel libro "Luce del mondo". "Vi possono essere singoli casi giustificati, ad esempio quando una prostituta utilizza un profilattico, e questo può essere il primo passo verso una moralizzazione, un primo atto di responsabilità per sviluppare di nuovo la consapevolezza del fatto che non tutto è permesso e che non si può far tutto ciò che si vuole". "Tuttavia, questo non è il modo vero e proprio per vincere l'infezione dell'Hiv".
Punto primo: i commentatori hanno detto che il Papa si mostra più flessibile sull'utilizzo del condom, ma a me non pare proprio. Anzi: questa frase, sotto sotto, veicola l'idea che le donne che usano il preservativo siamo prostitute e che gli uomini che lo usano considerino tale la donna con la quale lo usano: un modo di pensare aberrante e idiota. Mi dispiace, Ratzinger: bocciato pure stavolta. Ha talento, il ragazzo, ma non si applica abbastanza.
Punto secondo: con la prima e con l'ultima affermazione si insiste a contrastare l'utilizzo di uno dei più efficaci sistemi per combattere la trasmissione dei virus, HIV incluso. La Chiesa Cattolica, dunque, insiste con questa scelta omicida. Se è omicidio l'aborto non vedo perchè non possa essere omicida una scelta che ostracizza uno strumento che ostacolerebbe la diffusione di virus mortali fra le persone.
Punto terzo: la Chiesa lasci in pace la Scienza, sono finiti i tempi in cui poteva sostituirsi ad essa e mantenere nell'oscurità dell'ignoranza le masse, in tal modo più facilmente manipolabili.

autore: mauroarcobaleno (blog.mauroarcobaleno.it)

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martedì 16 novembre 2010

Sei il peggiore di sempre

Vedete, a me Fini fa piuttosto senso (Gianfranco eh, non Massimo Fini, che mi piace parecchio). Senso polticamente parlando e non solo: era lo stesso Fini ad essere fascista, omofobo, razzista e retrogrado, pochi anni fa. Bersani ha spunti interessanti (sempre meno) ma nel complesso non mi dice granché, è in balia di forze più grandi di lui, come sempre chi regge il PD; D'Alema mi ha stufato, Veltroni mi ha snervato. Di Pietro è per la legalità e il rispetto delle regole, come può non piacermi?, ma gli Italiani vedono di traverso uno che non ammette le furbate, non prenderà mai il 30%, se conosco i miei poco onesti concittadini. Casini (come Fini) è stato per decenni alleato fedele del demone che ora osteggia, dovrebbe stare zitto per un secolo almeno, senza contare la visione cattolica dello Stato che rigetto alla radice. La Lega Nord... dai, nemmeno lo considero un partito xenofobo e razzista, fatto di niente e basato sul niente. Vendola? Entusiasmante, pensa bene e parla bene, anche se un errore da farsi perdonare lo ha già sul groppone; e comunque ce la vedete mezza Italia a votare per un sinistrorso e gay? Siamo conservatori e razzisti, non scordiamocelo. Di Forza Italia non dico nulla, non è un partito e non ha futuro senza il sultano: esiste per lui e con lui. Non ha un programma, salvo quello di fare gli interessi economici e giudiziari del capo e dei suoi amici.
Io vorrei un presidente del Consiglio che non delinque, un Parlamento senza pregiudicati e rinviati a giudizio, uomini di Stato che rispettano le leggi e la Costituzione, onesti, preparati, che perseguono il bene comune e che, quando sbagliano, si dimettono e pagano. Non mi interessa più avere un premier nero o rosso o bianco, lo voglio onesto: ho abbassato le mie pretese, dati i tempi.
Una buona volta, vattene e non farti più vedere, capatine in cronaca giudiziaria a parte. Prendi i tuoi servi idioti, le tue montagne di soldi e le tue puttanelle senza cervello. Scappa, se non vuoi diventare la tappezzeria delle aule giudiziarie. Hai guastato tutto quello che hai toccato, hai corrotto tutti quelli che hai conosciuto, hai ricoperto di sterco ogni cosa comune e ogni cosa buona. Hai rovinato il calcio, la tv e la politica. Hai stufato. Le tue battute non divertono, fanno pena. La tua politica fa schifo, consiste nel fare gli affaracci tuoi. Lasci solo macerie e letame ovunque passi. Non sei degno di questo paese pur disastrato, di questi Italiani pur cialtroni, di questa Costituzione immensa, della nostra gloriosa storia, di noi onesti cittadini. Sai tirar fuori da noi il peggio che è in noi. Sei il peggiore di sempre.

autore: mauroarcobaleno (blog.mauroarcobaleno.it)

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venerdì 12 novembre 2010

Solo un sondaggio

Se voi, padri, veniste a sapere che vostra figlia minorenne ha ricevuto in dono settemila euro da uno sconosciuto e facoltoso settantenne oppure ha partecipato a un festino con adulti, magari settantenni merdosi e gonfi di soldi, cosa fareste? Cosa farebbero questi porci se si trattasse della loro figlia?
Li denuncereste (anche quelli protetti da immunità e lodi vari) o fareste loro assaggiare un bel bastone sulla schiena? Sto chiedendo, così, per fare un sondaggio conoscitivo: mi anima uno spirito puramente scientifico.

Quel tale, Unto (e bisunto), che è sceso in campo anni fa per salvarci (da cosa non si sa, forse da un futuro dignitoso), quel clown (Economist) col culo saldato alla poltrona che ha da sedici anni come unico scopo quello di mantenerla al fine di non marcire in galera, quel tale che ha violato nella sua vita due terzi del codice penale e la totalità del buon gusto e della dignità, sappia che:
-la sua vita privata e quella pubblica lo rendono totalmente indegno di ricoprire qualsiasi carica, per tacer del resto;
-frequentare o fare feste con minorenni o non controllare età e provenienza dei propri ospiti è una porcata imperdonabile per un uomo comune, figurarsi per un'alta carica dello Stato, per non parlare della droga, degli abusi di potere, del conflitto di interessi, delle meschine figure internazionali, delle corruzioni di giudici e testimoni, delle leggi su misura e del "ciarpame senza pudore", tutte cosucce (calunnie comuniste, secondo il tale) per le quali finora, grazie e prescrizioni, leggine di comodo, lodi e giochetti vari è riuscito a non avere mai condanne dirette definitive (ma vedi non appena perde la poltrona...);
-chi, per generosità di cuore (ma quando mai...), vuole davvero aiutare una minorenne con un problema fa una donazione ai suoi genitori e non alla ragazza, a meno che non abbia altri fini (minuscolo).

Siamo stufi dei suoi abusi, dei suoi soprusi, delle sue battute penose. Ero già stufo il primo giorno, io (esistono articoli del '94 che lo dimostrano). Voi no, voi vi state stufando solo adesso, inutile che fingiate che il vostro disgusto sia datato: viene dall'altro ieri al massimo, ragazzi miei, non provateci nemmeno. E chissà cosa rivotereste, ci fossero le elezioni domani. Per capire perchè avete votato quel tale per anni, basta pensare a come guidate.

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giovedì 4 novembre 2010

Il maglione che piace tanto al PD

Marchionne, il manager col maglione che tanto piace al PD, qualche giorno fa ha reso visita a Fazio (Fabio), a "Che tempo che fa" (faceva un tempo schifoso, almeno quella sera). In studio non volava una mosca. Penso che al pubblico sia stato chiesto di non fischiare, perchè in almeno due occasioni avrebbe fischiato anche un sasso duro d'orecchi. Ho sentito solo un leggero brusio quando ha detto di essere un metalmeccanico, mi ha ricordato tanto Lapo quando disse di essere stato un operaio, anche se Marchionne metalmeccanico lo è stato davvero. Ha detto cose giuste (poche), cose discutibili (parecchie), ignobili assurdità (alcune). Una su tutte: non è vero che la Fiat è ancora in piedi per meriti propri, lo è perchè tutte le volte che, grazie alla capacità leggendaria dei suoi manager, stava per restare in mutande, ha sapientemente agitato lo spauracchio dei licenziamenti di massa ed allora è intervenuto lo Stato e ha versato alla Fiat la solita montagna di denaro, quello stesso Stato che dal 2008 paga gli operai Fiat in cassa integrazione. Noi, coi nostri soldi, abbiamo tenuto in piedi per tutti questi anni la Fiat, Marchionne se ne faccia una ragione. Questi qui si intascano i profitti quando le cose vanno bene e rovesciano su di noi le perdite quando le cose vanno male, poi vengono in tivù a farci la lezione: una faccia che assomiglia ad altre parti anatomiche. E non mi interessa se Marchionne all'epoca non c'era, chi dirige una società risponde del suo passato e soprattutto non ha il diritto di aggiustarselo a suo piacimento. Tralascio poi di commentare i vaneggiamenti del maglione che si è fatto manager su temi quali salari, operai, scioperi, pause ridottedi Pomigliano e diritti dei lavoratori: mi sembrava di sentir parlare un vecchio padrone delle ferriere, un capitalista dell'Ottocento, come se le conquiste sindacali dell'ultimo secolo fossero state solo un sogno. Ho avuto l'impressione di essere finito indietro di un secolo e ho guardato il calendario per tranquillizzarmi. Al di là di quel che ha detto, comunque, Marchionne nel salotto di Fazio è stato affabile come un cobra a digiuno da sei mesi e ha sprizzato simpatia e calore umano come Hannibal Lecter quando si sveglia di cattivo umore. Se dovessimo comprare le auto Fiat per l'immagine che Marchionne ha dato quella sera della Fiat, a Torino venderebbero 30 macchine all'anno. Ma, dopotutto, se dovessimo acquistarle per l'affidabilità e la varietà dei modelli, ne venderebbero la metà.

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martedì 2 novembre 2010

Fa appassire i fiori

"...meglio essere appassionato di belle ragazze che essere gay." (S. Berlusconi, 2 novembre 2010)
Solo un mentecatto può avere nella testa idee come questa e fare simili affermazioni, o uno gravemente malato. Niente di male, non fosse che continua ad occupare un posto per il quale non ha mai avuto i requisiti umani minimi, senza parlare dei requisiti di altro tipo.
Ormai siamo allo schifo puro. In attesa di una bella ripulita che tarda, ma che arriverà.

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sabato 30 ottobre 2010

Su Cassano


Affaire Cassano. Leggo che la colpa della Sampdoria sarebbe stata quella di aver trattato Cassano come un figlio e non come un giocatore. Trovo questa frase davvero assurda e tipica di un giornalismo da strapazzo che non sa nulla di Sampdoria. Io ritengo infatti che questo fattore (cioè l'attenzione all'uomo prima che al campione di calcio), assieme a tanti altri così rari nel mondo dello sport, sia stato e sia la forza della Samp e il fattore che ha permesso di recuperare un Cassano che alcuni anni fa era calcisticamente finito e umanamente mal avviato, grazie anche, si capisce, all'aiuto di Cassano stesso che, ad un certo punto della sua triste parabola discendente, ha deciso di farsi aiutare e si è impegnato molto in questo percorso di redenzione. All'epoca non lo cercava più nessuno ed il Real Madrid voleva cederlo a tutti i costi, al punto che la Samp riuscì molto abilmente a portarlo a Genova a costo zero e facendosi pure pagare parte dell'ingaggio dal Real stesso: un capolavoro finanziario e una scelta coraggiosa ma anche affascinante. La Samp lo ha colmato d'affetto fin da subito, clamorosamente e sulla fiducia: per i tifosi, per la dirigenza, per l'ambiente il passato di Cassano non contava, c'era un ragazzo di grande talento, buono, sincero, generoso che aveva voglia di dare una raddrizzata alla sua vita e alla sua carriera e che aveva tanto bisogno d'amore, di fiducia e di umana comprensione. E a Genova ha trovato tanto amore, quello incondizionato dei tifosi e poi quello di Carolina.

In questi anni è cambiato parecchio, è tornato all'onore del mondo, ha giocato stagioni mirabili, ha deliziato i tifosi blucerchiati con la sua classe discontinua ma cristallina e ha riconquistato la Nazionale. Ha anche fatto qualche piccola "cassanata", come poteva essere altrimenti? Le prime gli sono state perdonate (cosa che nelle altre squadre mai nessuno aveva fatto), perchè erano veniali, perchè comunque l'uomo vale ed era radicalmente cambiato e anche perchè il perdono può far parte di un percorso di rieducazione, le altre gli sono costate qualche giusta punizione, perchè alla Samp ci sono alcune regole e valgono per tutti. A Genova sponda blucerchiata l'ambiente è da sempre fantastico: tifosi passionali e comprensivi, la giusta pressione, città affabile ma riservata, dirigenza seria e competente, possibilità di puntare in alto senza fare follie: chi non si ambienta a Genova, calcisticamente parlando, ha qualche problema, credetemi: è l'ambiente ideale per dare il massimo.

Tutto bene, dunque. Fino a quando Cassano, è notizia di pochi giorni fa, ha deciso di smettere di aiutarsi ed è tornato ad agire senza la mediazione del cervello, così, d'istinto: quell'istinto che in campo gli consente di effettuare giocate pazzesche ma che nella vita lo ha fregato più di una volta, tarpandone le ali di talento mancato. Io so bene chi è Garrone e so bene chi è Cassano: la loro vita passata parla chiaramente per l'uno e per l'altro. Mi piacciono entrambi. Ma non vi è dubbio, sempre che non mi si dimostri che Garrone è diventato pazzo, che Cassano abbia fatto in questi giorni un errore enorme, forse decisivo. Puoi trovare aiuto dall'esterno, nella vita (e a Genova Cassano di aiuto ne ha ricevuto tantissimo, come mai nella sua carriera, e disinteressato), ma se non ti aiuti o smetti di farlo sul più bello fallirai, questo è certo. Un vero peccato, la Samp ha comunque fatto un miracolo in questi anni, con l'aiuto di Cassano; poi Cassano ha smesso di collaborare e quando chi aiuti non vuole farsi più aiutare, allora davvero non c'e' più nulla da fare. Nei prossimi giorni ne leggerete delle belle, sui giornali di proprietà dei grandi club che hanno tutto l'interesse a mestare nel torbido per portarsi a casa Cassano, d'altra parte di Samp in genere se ne parla solo per cercare di destabilizzarla; sappiate che la maggior parte saranno palle e che comunque, se la dirigenza della Samp ha scelto di fare una certa cosa, di sicuro si tratta di un'azione motivata e ragionata. Tutto il resto sono chiacchere inutili.

Quanto a me, io ero contrario all'acquisto di Cassano, proprio per via del suo modo di comportarsi, così poco sampdoriano, e rivendico questa mia posizione, impopolare fino a due giorni fa. Riconosco tuttavia che se la storia si fermasse qui la Sampdoria chiuderebbe comunque in positivo la vicenda, dato che in questi anni ha dimostrato al mondo di essere capace di fare quello che nessuno prima era riuscito a fare e ha ottenuto in cambio un bel contributo sul campo da parte del genio barese, e quindi, alla luce di questo, so bene che la mia iniziale ostilità potrebbe sembrare sbagliata. Sono d'accordo, Cassano ha dato tanto alla Samp e la Samp a Cassano e alla fine acquistarne le prestazioni sportive è stato un affare, tuttavia vedo anche confermata, ancora una volta, la mia impressione iniziale: raramente sbaglio nel giudicare una persona. Non puoi cambiare la testa di un trentenne, i miracoli non sono alla portata di noi mortali; puoi solo mitigarne le intemperanze, smussarne le spigolosità, educarlo e guidarlo, ma alla fine, se non ti segue, la partita è persa. Come con un figlio, dopotutto.

Se la storia finisce qua, la Samp va avanti, come è sempre andata avanti, anche dopo eventi ben peggiori, con tutto il rispetto (la morte di Mantovani, per esempio): conta la maglia, non chi la indossa, e soprattutto conta chi la indossa con rispetto. Ma Cassano finisce qua, sportivamente. Questa è la mia previsione; fondata, statene certi. D'altra parte ognuno ha il diritto di essere ingrato e anche quello di buttarsi via. In questi anni abbiamo conosciuto un ragazzo sincero, spontaneo, buono e generoso, che ci ha piacevolmente sorpreso per queste sue qualità umane. Dal punto di vista calcistico sapevamo già che era immenso e tale si è spesso dimostrato. Ma abbiamo anche avuto la conferma che aveva un problema e che, sia pure mitigato, questo problema lo ha tuttora.

L’attore Corrado Tedeschi (tifoso sampdoriano), osserva: "Cassano è un talento enorme, smisurato. Lui ha dato tanto alla Sampdoria ma la Sampdoria ha dato tanto a lui, lo ha preso quando nessuno lo voleva. E lui non dovrebbe mai dimenticarselo. Da tifoso non ho dubbi, sto col presidente. Ma scherziamo? Il rispetto è una cosa che non si può tralasciare. Per una questione come questa si può anche interrompere un amore, non ci sono margini di fronte a una mancanza di questo tipo. E poi è la maglia che i tifosi amano. Quella rimane, i giocatori passano".

Senza rancore, dunque, caro Antonio, anzi con amore. Quell'amore che però senza rispetto non può esistere e che a volte porta due persone a prendere strade diverse. Perchè la Sampdoria viene prima di tutto, anche di Garrone, e anche di te. Chi non si comporta da sampdoriano, è fuori.

autore: mauroarcobaleno (blog.mauroarcobaleno.it)

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