giovedì 13 agosto 2015
Droga: sempre la solita solfa
Che poi dare la caccia agli spacciatori di droga assomiglia a combattere la prostituzione, con gli ovvi distinguo. Nel senso che si tratta di tempo e denaro in buona parte sprecati. Pensate solo a quanto ci si accanisce contro chi detiene, consuma o spaccia un po' d'erba: assurdo. Vanno in dieci a stanare il fissato che sul terrazzo si coltiva tre piantine, nemmeno un boss mafioso ha mai visto tante divise tutte insieme. L'alcool, che è al contrario estremamente dannoso, ci viene invece legalmente venduto e lo Stato ci guadagna su (salvo poi svenarsi per curarci dai suoi effetti). Adesso, sull'onda dei casi recenti, si legge di arresti di spacciatori sulle piste da ballo, ma se un adulto vuole comprare droga 1) lo farà 2) faglielo fare. E' adulto. Se è una tdc, tdc resterà e il modo di fare caz*ate lo troverà. Se poi si mette al volante drogato, stroncalo con una durezza mai vista, ma fallo anche con chi si mette al volante bevuto. Oppure proibisci anche fumo, alcool etc. E svuota le carceri di quei numerosi disgraziati che sono dentro per un cicinin di mariagiovanna, quando assassini, stupratori e delinquenti veri sono a fare la bella vita.
Diverso e' invece il discorso di chi spaccia droghe chimiche mortali perchè mal miscelate e di chi spaccia o vende alcool a minorenni: qui la forca sarebbe solo un tantinello eccessiva.
In Italia è sempre così: il pesce piccolo viene massacrato, quelli medi puniti, quelli grossi salvati. Fai la guerra a tutto, col risultato che non ottieni quasi niente; se ti concentrassi sui problemi veri, avresti più possibilità di centrare il bersaglio senza dispedere le forze.
Tu arresti lo stron*o che spaccia sulla pista della disco à la page, ma se lui è lì è perchè il vip vuole la sua roba. Si drogano i minorenni e gli sfigati, parecchi, sempre troppi. Ma si drogano i vip, quasi tutti.
Legalizzare le droghe (o meglio: eliminarne l'illegalità) significherebbe stroncare gli affari della malavita che su questi traffici campa alla grande.
Infine, teniamo i minorenni in casa: cosa diavolo ci fa un sedicenne a ballare in piena notte, magari ubriaco, drogato e fra delinquenti, idioti e sballati di ogni tipo? I genitori sono i primi veri colpevoli. Non ti obbligano a fare un figlio.
Inutile dire che se legalizziamo le droghe il consumo aumenterà, specie tra i giovanissimi: è falso. Chi si vuole drogare trova con facilità quel che cerca già ora, solo che rischia pure di acquistare roba malfatta che lo uccide in mezz'ora o la galera etc.
Nella stragrande maggioranza dei casi chi si droga non lo fa perchè il tabacchino (poniamo) vende la droga (altrimenti la gente si farebbe pure di benzina, che non è male oppure vedremmo l'esselunga o la conad pieni di ubriaconi con la bottiglia in mano), lo fa perchè e' cerebroleso, lo fa ora e lo farebbe con la droga libera, anzi di meno perchè verrebbe meno il fascino della trasgressione. Al tabacchi perlomeno non venderebbero roba mal miscelata: ti spappoleresti il cervello, ma lentamente e per scelta, non per errori di pusher idioti.
Se poi facessimo pure una seria campagna educativa nelle scuole non sarebbe male, ma le scuole cadono a pezzi in questo paese, vuoi parlare di campagne educative quando siano governati da "perfetti e inutili buffoni"?
Insomma, al di là di chi vende miscele mortali o di chi spaccia a minorenni, per il resto io sarei per liberalizzare. La penso così da sempre. Alcuni paesi europei lo faranno fra pochi anni, la direzione è questa. Già oggi una persona, se vuole, puo' spaccarsi il fegato in pochi anni con l'alcool e morire (o morire subito andando in coma etilico) o commettere delitti sotto i fumi dell'alcool, lasciamo che possa farlo anche con la droga, lo farà come lo fa adesso, ma il narcotraffico finisce all'inferno in due secondi e si riduce immensamente pure le microcriminalità di chi è a caccia del necessario per pagarsi la dose.
Quanto a educare i figli a scuola e a casa e a tenerli d'occhio, niente da aggiungere: è evidente che è il solo vero rimedio possibile.
Un adulto è e deve essere libero di uccidersi nel modo che ritiene più carino: una pistolettata, il consumo di droga, tabacco o alcool, il colesterolo, l'abitudine di guardare i talk su rai e mediaset, etc. Se uccide altri a causa dell'effetto di queste sostanze è un criminale, altrimenti solo un suicida. Fare la guerra al vento è inutile. Se invece tocchi un minorenne ti stacco la testa e la uso come pallone da calcio.
Essendo una soluzione lineare, mai provata e ricca di effetti positivi, la snobbiamo: preferiamo l'attuale carnevale dello spaccio, delle cure statali, delle comunità, dei ricchi che acquistano cocaina a fiumi, dei minorenni che muoiono, dei pusher arrestati e subito rilasciati, dell'indignazione finta e tutta italiana che non porta mai a risolvere nessun problema.
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