Un po' penosa l'intervista (?) di Fabio Fazio a Renzi. Se non confuti le boiate propagandistiche di chi ti sta davanti, non contesti le palesi inesattezze, e non gli chiedi nemmeno una cosuccia scomoda non fai un'intervista, fai uno spot. Con Di Maio Fazio aveva mostrato le unghie, con Renzi il registro è cambiato. Quando un politico si sottopone volentieri alle domande di un giornalista, è già un bell'indizio che quel giornalista non sa fare il giornalista. La stessa sensazione l'ho provata con Dell'Utri dala Bignardi, con Renzi su canale 5 il pomeriggio, e tante altre volte a Che tempo che fa.
Si limitasse ad invitare cantanti, scrittori, filosofi, attori, studiosi, Fazio sarebbe un grande e il suo spettacolo godibilissimo (magari un po' meno Volo e Marzullo, grazie). Quando invita un politico, il vomito è inevitabile. Davvero uno spettacolo indecoroso. Peccato, è conterraneo, tifiamo per la stessa squadra, è simpatico e bravo. D'altra parte se cambiasse tono farebbe la fine di Rossi Luttazzi Guzzanti Fo Travaglio Massimo Fini e, prossimamente, Giannini...
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