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sabato 14 maggio 2016

Passo d'addio

Oggi i giocatori, appena si raggiunge un obiettivo, molto spesso staccano la spina: l'atteggiamento mentale con cui approcci un match è tutto ed è quello in cui tanti professionisti del pallone sono carenti. Capita anche a quelli della Juve, che di questo difetto è forse il team che soffre di meno: vedi Verona.
Naturale quindi (ma non giustificabile) aspettarsi oggi una squadra senza mordente, di fronte per di più alla prima della classe, desiderosa di rifarsi dopo lo scivolone di sette giorni fa e di far festa per l'ennesima volta per il quinto scudetto. Se ci aggiungi che  oltre ad essere gia' salvo, hai pure manifestato nelle ultime partite alcuni problemi, hai l'umore non alle stelle e oggi hai giocato 80' con un uomo in meno, il quadro è chiaro. Quindi il problema non è certo il 5-0 di oggi (dopo 15' 2-0 e un rosso: sarebbe stata compromessa quasi del tutto anche una partita "normale"): i problemi da risolvere sono ben altri.
Peccato semmai perché guastiamo ancora un poco il tabellino recente dei nostri confronti con la Juve. Può infatti sembrare strano, tenuto conto che negli ultimi anni la Juve ha vinto parecchi trofei e noi nessuno, ma se considerate il periodo che va dal ritorno della Juve in A ad oggi (tolto l'anno che ad essere in B eravamo noi), Juve-Samp si è giocata in campionato 16 volte, e solo 6 volte la Juve, che ovviamente ha sempre avuto una squadra più forte sulla carta, è riuscita a batterci. 3 volte abbiamo vinto noi, 7 volte abbiamo strappato il pari.
In ogni caso il torneo è finito. 40 punti, salvezza. Punto e capo. Non vi disperate troppo per noi (mi guardano come se mi fosse morto un parente), perché finireste per disperarvi molto più di quanto lo si faccia noi. Non ci conoscete, raga :-).



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