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sabato 14 maggio 2016

La pagliuzza, la trave e i media servi

Il PD, cui ne arrestano quasi uno al giorno, e nelle cui file indagati, rinviati e condannati non si contano più, e che ha riscritto (coi piedi) la Costituzione con l'aiuto di uno che ha preso 6 rinvii a giudizio in 2 anni, e il cui "leader" sostiene sempre che sino alla Cassazione siamo tutti innocenti e di certo un avviso di garanzia non deve portare alle dimissioni, fa tenerezza quando chiede le dimissioni di Nogarin e Pizzarotti: non conoscono la decenza, ma già si sapeva, ecco perché ho detto che fanno tenerezza (e un po' schifo) e non che sorprendono.

Io vedo un Movimento che espelle chi non rispetta le sue regole. Si possono discutere queste regole, si può notare come a volte siano un po' pretestuose o eccessivamente fiscali, ma i giornali non parlano mai delle decine di espulsioni che attuano PD, Lega etc, e generalmente solo perchè qualcuno non è d'accordo con la linea di Renzi, non per problemi giudiziari (altrimenti resterebbero in tre, fra l'altro).

Quindi anche se i 5 Stelle tendono a comunicare male la loro posizione ai cittadini (il fatto che non abbiano tv o giornali, e che anzi li abbiano quasi tutti contro, non aiuta), tuttavia si dimostrano inflessibili contro chi viene accusato (a torto o a ragione non sta a me dirlo) di scarsa trasparenza o aderenza al Movimento, al punto di rinunciare a uno dei tre sindaci importanti che hanno, e proprio alla vigilia delle amministrative. Sebbene mi infastidisca la loro scarsa unità di intenti, apprezzo questa intransigenza: far politica non è un diritto, se uno ha un problema (anche temporaneo) è giusto che un altro prenda il suo posto, chi amministra la cosa pubblica non deve avere ombre su di sè.

I soliti inflessibili giornalisti servi del renzismo, in queste ore, anzichè plaudere all'intransigenza mostrata nel caso Parma, menano il torrone con il mantra "E Nogarin?". A parte il fatto che la situazione è ancora fluida, e Nogarin non è stato accusato di Isis quindi anche se, poniamo, si decidesse di sospenderlo fra 10 giorni non cambierebbe nulla (di là abbiamo un partito che non li sfiora nemmeno dopo le condanne), i casi sono comunque diversi, e tutt'altro che chiusi.
In generale poi, sebbene il M5S sia secondo me financo troppo severo, la regola generale di una formazione politica onesta e trasparente dovrebbe essere quella di espellere l'indagato o il non indagato perfino, se emergano prove certe di un suo coinvolgimento in episodi inaccettabili (filmati, intercettazioni, etc) -avete letto bene, anche non indagato, perchè l'opportunità politica non combacia col profilo penale di un'azione; e di difenderlo, al limite anche in presenza di un avviso di garanzia, se si tratta di presunti reati commessi compiendo atti amministrativi, perchè altrimenti basterebbe che un'anima bella dell'opposizione presentasse una denuncia per far saltare l'avversario; di fronte a un rinvio a giudizio la sospensione dovrebbe invece esserci. Ma qui stiamo parlandi cose che PD, FI, NCD etc non possono arrivare a capire.

Oggi i media infami e servi spargeranno un altro bel po' di fango, e i corrotti faranno ancora lezione di moralità.


autore: mauroarcobaleno (blog.mauroarcobaleno.it) Per tornare alla home page clicca qui. Se questo blog ti interessa e vuoi essere aggiornato sui suoi contenuti iscriviti al mio feed oppure seguimi via mail. Se vuoi segnalare questo articolo clicca sul titolo del post e vai a fondo post.


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