Nove italiani uccisi in Bangladesh dai soliti fanatici del Corano che nemmeno hanno letto e se hanno letto di certo non hanno capito indignano e commuovono, ma meno dei morti del Bataclan (Parigi è in Europa e poi ci siamo un po' assuefatti); entrambi i casi scuotono le coscienze molto di più della discoteca per GAY di Orlando (sono gay... e poi non ci sono italiani). I 250 morti di Bagdad del 3 luglio quasi per niente, ma non c'erano italiani, mi pare chiaro che ce ne fotte poco. Je suis se mi va, altrimenti vaffanculo non è che posso cambiare profilo di facebook ogni giorno. Emmanuel ucciso senza ragione a Fermo da un razzistello nostrano muove poco: la violenza è da condannare, dicono i soliti leghisti razzisti fascisti, ma. E in quel "ma" c'e' tutta la merda che ci cola ogni giorno dalla tv sul tappeto del salotto. I razzisti, fascisti, omofobi che ogni giorno incontro sono stati educati da voi e, lasciatemelo dire, avete fatto un lavoro da vomito. Siamo un paese razzista che giustifica il razzismo. Mi viene in mente il caso della foto di classe scattata escludendo la ragazza con disabilità, o i casi di giovani lasciati a casa in occasione di gite scolastiche per via degli stessi motivi: quando ci sono educatori così, puoi aspettarti che l'educazione sia buona? A Salvini auguro di diventare un profugo, perchè le proprie idee bisogna testarle sul campo ogni tanto.
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giovedì 7 luglio 2016
Je suis se mi va
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società-attualità-costume
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