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domenica 3 luglio 2016

Su Pellè, capro espiatorio, e su Conte che saluta e se ne va

Si vince e si perde in 11. Soddisfatta la forma, entriamo nel dettaglio della sostanza.
Se ne possono dire tante. Per esempio che la Germania ci avrebbe finito già nei 90 se solo Buffon non avesse preso il tacco immaginifico di Gomez o se solo Boateng non ci avesse confezionato un incredibile regalo di natale in piena area. E che comunque i tedeschi hanno giocato un filo meglio. Ma lasciamo stare.
Premesso che il piccolo show pre-rigore del Pellè non mi è piaciuto (io adoro il fairplay, sai com'è), direi che, sostanzialmente, a sbagliare sono stati Conte (a far entrare Zaza a freddo e solo per i rigori, manco fosse Maradona), Zaza stesso (rincorsa ridicola e tiraccio), Pellè (gesti insani e rigoraccio), Darmian e Bonucci. Ma se adesso tutti si scagliano su Pellè, oltre che per il gesto assurdo (non che la rincorsa di Zaza sia sana) è perché ha un difetto che spicca fra gli altri: non è bianconero. Ieri ha giochicchiato, ma ieri tutta la squadra non ha brillato, pur avendo giocato benino e quasi sempre alla pari coi più forti tedeschi. Pellè è uno che negli ultimi anni in Nazionale su 17 partite ha timbrato 7 volte, e a livello di club ha gonfiato la rete più di 70 volte su 130 presenze. Voglio dire: essere carino non è la sua dote numero 1. Ha sbagliato un rigore, come altri. E siamo fuori. Pellè è un centravanti forte fisicamente, molto dinamico, tatticamente astuto, gran colpitore di testa e buon piede, con gran fiuto della rete; un giocatore moderno che in campo si sente. Un gol ogni tre match in carriera non è male, direi, oltre al lavoro che fa in campo. Inoltre ha un'ottima intesa con Eder, un'altro che molti criticano ma che, oltre a non essere proprio un principiante in fatto di gol, corre per tre e quando gioca male è da 6.
Quanto a Conte, io son coerente. Non mi piace quel che dice, come lo dice e come si comporta. Non mi piacciono i trascorsi. Non mi entusiasma la sua idea di gioco, sebbene il lato tecnico e tattico sia quello che mi irrita di meno. Ha sbagliato alcune convocazioni, secondo me. Direi questo anche se avessimo vinto l'Europeo (lo dio da sempre). E quindi non ho problemi a dire che, nonostante abbia deciso lui di andarsene dalla nazionale (sbagliando, ma è fatto così), in questi due anni ha ottenuto ottimi risultati per quanto riguarda la capacità di dare un'anima, uno spirito di gruppo, un'incredibile voglia di sacrificarsi a una squadra che ha giocato davvero da squadra, pur non essendo al livello delle due o tre migliori.

autore: mauroarcobaleno (blog.mauroarcobaleno.it) Per tornare alla home page clicca qui. Se questo blog ti interessa e vuoi essere aggiornato sui suoi contenuti iscriviti al mio feed oppure seguimi via mail. Se vuoi segnalare questo articolo clicca sul titolo del post e vai a fondo post.


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