Vista la crisi con la Francia del Macron (mi scuso per il termine), ho deciso che:
-domani andrò all'ufficio anagrafe e cambierò il nome di mia figlia da Alizée in Alizea
-non acquisterò più brie o champagne (e quando mai?)
-disconoscerò la buonanima di mia nonna, nata a Marsiglia e di genitori galletti
-non userò più i francesismi a me cari tipo "ça va sans dire"
-rinnegherò il mio 30 a "Francese III"
-depennerò dalla mia rubrica tutte le amanti francesi (anche te, Alphonsine, c'est la vie...)
-non userò più parole che richiamino la Francia in qualche modo (francamente, Franco, Franciacorta, franciaising...)
-butterò nel cassonetto i dischi di Aznavour e organizzerò pubblico rogo dei libri di Balzac, Hugo, Proust e Voltaire, oltre che del dizionario ita-fra
-con le forbici taglierò l'orrida France dalla mappa che ho in bella vista sulla scrivania e ahimè anche tutte le sue colonie (mi ci vorrà un'ora)
Meno male che non ci siamo presi con Portogallo, India o Inghilterra. Non avrei più potuto fare il portoghese sui bus, fare l'indiano o filarmela all'inglese da una festa poco riuscita...
autore: mauroarcobaleno (blog.mauroarcobaleno.it) Per tornare alla home page clicca qui. Se questo blog ti interessa e vuoi essere aggiornato sui suoi contenuti iscriviti al mio feed oppure seguimi via mail. Se vuoi segnalare questo articolo clicca sul titolo del post e vai a fondo post.
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