I nostri grandi (im)prenditori, dopo aver ereditato imperi colossali senza aver alzato un dito, succhiato il sangue da intere generazioni di operai trattati da schiavi, da oggetti o da carne da macello, aver evaso, eluso, frodato e violato tutte le leggi esistenti in materia di lavoro e tutela ambientale, dopo aver corrotto e aver beneficiato grazie a vili ricatti occupazionali di cospicui finanziamenti statali spesso a fondo perduto, dopo aver trasferito la sede in paradisi fiscali al di fuori del nostro Paese, adesso frignano come disperati per l’introduzione di un ridicolo reddito di cittadinanza che convince qualche disperato a non farsi segare le ossa in catena di montaggio per quattro spiccioli. Sono lacrime di coccodrillo, se guardate bene vedete ancora brillare i loro occhi a fessura di maiali adusi ad ingozzarsi e i loro sorrisi di plastica a forma di tagliola.
autore: mauroarcobaleno (blog.mauroarcobaleno.it)
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