Chi non si vaccina (escluso chi non lo fa per comprovate ragioni mediche, ovvio) non solo spesso sostiene teorie cretine e del tutto contrarie alla logica, alla scienza, alla medicina, alla matematica e alla statistica (non sempre, a volte non si vaccina basta, senza pontificare, ma son casi rari), non solo fa una scelta illogica, prescientifica, rischiosa e poco etica (e comunque quella sbagliata fra le due possibili, e sbagliata di molto), ma spesso pretende anche di essere considerato come:
-un perseguitato (il paragone con gli ebrei certifica subito che state parlando con uno che ha pochi neuroni e tutti acciaccati)
-un brillante anticonformista e uno fuori dal gregge
-uno dei pochi informati su tutto, questioni scientifiche e non
-una persona “libera”
-uno che afferma di avere il diritto di decidere quel che preferisce, fregandosene delle conseguenze per gli altri
-un complottista che vede trame ovunque, in particolare dove non ci sono (e non vede quelle poche realmente esistenti)
-un leader (e invece è solo manovrato da piccoli gruppi che diffondono falsità ben costruite e seminano il panico con dati errati o male interpretati)
-un esperto di medicina e virologia (fino a ieri confondeva virus e batteri e chiedeva l’autopsia per i malati sopravvissuti)
-un custode della Costituzione (che dice invece tutt’altro e che lui si guardava bene dal difendere quando presa a sassate da Papi, Microbo e destra in genere)
-uno che ha capito tutto e che pronostica la vostra morte certa e abbastanza rapida in seguto al vaccino
-uno che vaneggia di cure e accetterebbe dunque la prima cura che venisse scoperta, senza chiedersi, come col vaccino, cosa c’è davvero dentro e per quanto tempo è stata testata e come facciamo ad essere sicuri che non avrà effetti collaterali a lungo
-uno che sa cosa c’è davvero nel “siero” (altro errore usare questo termine), quindi grafene, metalli pesanti, chip, feti, pezzi di scimmia, etc)
-uno che parla di milioni di morti per il vaccino e non spiega dove sono
-uno che per queste baggianate butta spesso nel cesso non solo la sua credibilità, ma anche il lavoro e il futuro e, speriamo di no, la sua salute e quella dei suoi simili.
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