Al di là del fatto che è la Juve, e quindi non deve certo temere ostacoli che invece tante altre mettono in conto (e aggiungo: purtroppo), non vedo cosa ci sia da stupirsi se gioca bene, spesso molto bene, e vince quasi sempre, se non sempre.
Anche il fatto che ieri in 27' abbia schiantato il Sassuolo ci sta.
So benissimo che non sempre chi ha i soldi riesce a costruire squadre da scudetto (es: l'Inter di Moratti ottenne ben poco per anni, in rapporto al denaro investito), ma di sicuro chi non li ha non può farlo, inutile menare il can per l'aia. Ed è anche ovvio che Ibra va al Milan e non al Lecce non per la bellezza della città o la bella faccia del dirigente o per il calore del pubblico ma, fondamentalmente, per i soldi dell'ingaggio e la possibilità di vincere un trofeo.
La Juve, oltre ad avere dirigenti capaci, una notevole struttura societaria, una forte mentalità vincente, ha un fatturato stellare, che gli permette di ingaggiare e strapagare i giocatori migliori. Quindi, perché stupirsi? Una società che fattura un ottavo di quello che fattura la Juve non può giocarsi lo scudetto, ma non perché i suoi dirigenti sono meno capaci; perché mancano i soldi. Un Chievo quest'anno non vincerà il titolo, ma la colpa non è della minor bravura dei suoi dirigenti... Che magari sono pure meno bravi, ma non è certo questa la discriminante.
Sarebbe davvero interessante (e più giusto) se alla serie A partecipassero società con limiti di spesa, di numero di compravendite/anno e un'ampiezza di rosa definiti e uguali per tutti, al di là di un piccolo spread legato al bacino di utenza: allora sì che conterebbe solo, e non anche, la bravura del dirigente, quella del calciatore, e quella dell'ambiente. Allora sì che diventerebbe decisivo saper acquistare un calciatore quando ancora deve esplodere e costa 3 milioni e non sai se val la pena investirli o no, e non quando è già uno dei migliori al mondo, costa 80 e guadagna 8 l'anno. D'altra parte in Formula 1 partecipano solo vetture con uguale cilindrata...
Oggi, invece, a parità di bravura, il denaro comanda. Lo scudetto possono vincerlo solo tre o quattro squadre, quelle con più soldi, inutile girarci intorno.
Ogni tanto tenetene conto. Non vincete, voi juventini o interisti o romanisti o napoletani, perché siete stati più bravi a scegliere i dirigenti migliori o i giocatori più forti, ma perché le disponibilità finanziarie vi consentono di pagare ingaggi stellari ai giocatori più forti e già formati, senza dover puntare sui giovani individuandone con bravura il talento futuro. Poi è ovvio, se la Juve vince e il Milan no, a parità più o meno di quattrini, la differenza la fa magari Marotta che opera meglio di Galliani O Higuain che gioca meglio di Bacca o la mentalità vincente; ma fra una Juve e un'Udinese la differenza la fanno o solo o in maniera assolutamente preponderante i quattrini.
Marotta col budget di un Chievo non lo vince lo scudetto; ma, essendo capacissimo, probabilmente arriva nono, che per un Chievo è storia. Ma scudetto: no no no :-)
autore: mauroarcobaleno (blog.mauroarcobaleno.it) Per tornare alla home page clicca qui. Se questo blog ti interessa e vuoi essere aggiornato sui suoi contenuti iscriviti al mio feed oppure seguimi via mail. Se vuoi segnalare questo articolo clicca sul titolo del post e vai a fondo post.
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