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giovedì 22 settembre 2016

Sangue freddo

 

SANGUE FREDDO

Sento strani discorsi dopo lo 0-2 di Bologna, gara nella quale peraltro, per la prima volta quest'anno, non siamo riusciti ad esprimere un gioco accettabile se non per 20'. Non abbiamo un fatturato di 350 milioni, ma di 35. Non abbiamo bacini di utenza immensi paragonabili a quelli di Juve, Manchester, Real, Barca o quote di diritti tv fantasmagoriche. Non possediamo quotidiani, tv, grandi imprese. Non siamo in grado e non eserciteremmo mai influenze di vario tipo. Non abbiamo alla presidenza grandi Padri della Patria o Encomiabili Imprenditori. Semplicemente, giochiamo a calcio. Coi nostri valori, con la nostra fantastica maglia, con la stessa gioia di quando negli anni '60 in sala trofei non c'era nulla.

Abbiamo rivoluzionato parecchio la rosa, in estate: ci vuole tempo. Ciò nonostante Giampaolo ci ha già dato un'impronta definita di gioco in due mesi. Non abbiamo in rosa campionissimi affermati del "valore" di 50-100 milioni cadauno e con stipendi di 7-10 milioni annui, mi pare che il nostro stipendio maggiore sia 1,2. Abbiamo una serie di giovani promesse, potenzialmente talentuosissime, ma appunto ancora promesse. Potrebbero esplodere, ma ci vuole pazienza e tempo.
Non abbiamo speso 100 milioni di euro per costruire una squadra da primi tre posti, e nemmeno 50; non li abbiamo, e di certo non ci indebitiamo come hanno fatto negli ultimi anni Parma, Lazio, Milan, etc. Non intendiamo fallire e noi, se fossimo in difficoltà, falliremmo in due secondi, non avremmo reti di salvataggio nazionali...
L'obiettivo, oltre a quello di divertirci e divertire, e di onorare i colori, la città, la regione, quest'anno è la salvezza tranquilla; se possibile la colonna di sinistra. Quel che verrà in più, verrà. Lo scopo è divertirsi e crescere.

Al momento, dopo aver giocato un bel calcio a Empoli e con Atalanta (6 punti), abbiamo giocato un primo tempo magnifico a Roma, soffrendo poi molto nella ripresa, e una bella partita (migliore degli avversari) col Milan: 0 pti, per via anche di due errori arbitrali piuttosto chiari.
Poi ieri sera abbiamo per la prima volta giocato maluccio e, comunque con la complicità di un'autorete e di un'interpretazione discutibile dell'abitro, meritatamente perso (0 pti).
Cinque partite, 6 punti. Ne avremmo meritato 8-10. Ma non 15. 10 sarebbero stati eccezionali, dato quel che ho spiegato sopra. 6 sono comunque buoni, sebbene si sia a secco da 3 match.

Solo per chiarire, eh. I risultati si giudicano a metà anno e poi a fine anno e vanno sempre rapportati alle risorse impiegate e ad altre variabili, non si possono mai giudicare in assoluto: non avrebbe alcun senso. Un ottavo posto preso spendendo qualche milione vale come uno scudetto preso movimentando centinaia di milioni, anzi di più. Se la Juve o il Barcellona, con la potenbza economica e di altro tipo che hanno, arrivano seconde, falliscono la stagione (così dicono loro per primi, specie la Juve), se il Milan e l'Inter stan fuori dalle Coppe pure, se noi quest'anno arriviamo ottavi-decimi è davvero un bel risultato. Non puoi pretendere i risultati di chi ha fatturati dieci volte maggiori. Il calcio è talento, capacità dirigenziale, buona sorte, ma ci vogliono i soldi. Un ottimo dirigente con 2 spicci può fare grandi cose ma non miracoli; un dirigente bravino con paccate di milioni a disposizione e una forza di mercato preponderante può vincere tutto.

Perfettamente sereni e felici (blucerchiato è sinonimo di felice), andiamo avanti, ci aspetta una trasferta che per noi è spesso stata molto ostica, per quelle cose extra logica che non si possono spiegare. Ma davvero non abbiamo paura, d'altra parte per non perdere un metodo ci sarebbe: non giocare. Ma a noi sgambettare su un prato verde con addosso l'arcobaleno interessa proprio!


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