A volte ho come delle preview. Ma non sono un veggente. E’ roba sottile ma lacerante che gira libera nell’aria e io la capto; si manifesta come sogni, o visioni pre-veglia, o flash diurni, oppure come colore di sfondo (cupo) di una giornata (cupa). Inutile far finta che non esistano queste enormi tombe grigie che ci schiacciano a terra precludendoci la vista del cielo, in certi giorni.
Penso che tra 3-6 anni la mia vita sarà molto diversa da come è ora (peggiore).
Penso che si restringerà il cerchio delle persone che frequento (non parlo degli “amici” social, in quel caso il numero è poco indicativo e oscilla per mille altri fattori, parlo di quella che una volta era la vita vera e adesso è l’intermezzo spesso banale e urticante tra un post e un tweet) e non per causa mia, anche se in qualche caso per volontà mia. Sulla salute non ho sensazioni bellissime. Sul lavoro pure. Il Tempo passa e corrode, erode, deforma, distrugge. Il karma è la consolazione degli illusi, i premi e le punizioni sono distribuiti a pioggia, non si compensa nulla. La vita è caso e in un attimo può uscire il numero sbagliato sul tavolo verde dell’esistenza. Non dico che nulla abbia senso, ma di certo non l’ha se non glielo diamo noi. E tutto questo può non bastare, quando arriva il tuo turno di subire.
Per il resto tutto bene, grazie, eh.
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