E comunque non qui e non ora.
Sospendermi.
Non sentire, non vedere, non pensare, non provare.
Il sonno non ci scollega mai, nel sonno siamo più svegli che da svegli e da quando esiste la cosiddetta civiltà industriale, nemmeno ci ricarica.
Ci alziamo più stanchi di prima, abbiamo segni profondi ormai.
Siamo come smartphone sempre accesi.
Soggetti a usura veloce.
Vorrei staccarmi. A lungo.
E una ricarica lunga e profonda. autore: mauroarcobaleno (blog.mauroarcobaleno.it)
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