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mercoledì 15 marzo 2023

Letto matrimoniale cosa?



 

Il letto matrimoniale, finiamola di chiamarlo così. Lo usano anche quelli che non si sposano in chiesa, o non si sposano affatto: convivono, oppure arriva l'idraulico (o la corriera, non nel senso del bus eh) e, finita la riparazione o la consegna, decidi di fargli o farle vedere la camera (per completezza, sia chiaro), oppure due amici e tre sambuche e la serata prende una piega un po' così, oppure due amici che per non creare equivochi e non prender pieghe (sia con che senza sambuche) mettono a metà la classica fila di borsoni (in gita quante volte...). Lo usa anche chi è single, a volte: perché se lo è trovato o ritrovato o perché gli piace star comodo o perché riceve in quantità. Diciamo letto a due piazze, letto grande, letto a due posti, lettone (vedi Sputin e Papi), letto queen (si dice pure così, sapevatelo...). Eviterei giaciglio, talamo, alcova, cuccia, materasso per fare le cosacce, "scann@toio", garçonnière.
E già che ci siamo, diciamo che quello standard è troppo piccolo (160x190); 193x203 se è grande -king size-, e qui andiamo già meglio; il queen in realtà è 150X200. Sarà che non peso 50 chili (forse sì se un piede lo lascio fuori dalla bilancia) ma lo trovo angusto, specie se lo usi durante il dì per fare altro (lavoro, sognare a occhi aperti, etc) e specie durante le grandi manovre (gli sposati posso saltare il paragrafo). Perché se per dormire è ok (a meno che il sonno non sia super agitato), mica lo usi solo per dormire, il letto (ma davvero?). Lo usi anche per morirci (toccatevi pure in libertà, non mi formalizzo, io non credo che toccarsi serva -non per scaramanzia, almeno...-, ma se volete dare una veloce lustratina ai gioielli per sicurezza -non è vero ma ci credo o simili-, non ve lo impedisco: la maggior parte della gente muore in un letto, sapevatelo anche questo), lavorare, mangiare (io no, odio le briciole o le macchie di cibo sulle lenzuola -ciò pare denoti una mentalità paranoica, secondo il mio strizzacervelli che saluto con affetto -ciao doc, ci vediamo domani come al solito), riposare durante il giorno, leggere, fare zum zum (ops). E specialmente in quest'ultimo caso, essendo varie le tipologie di spostamento truppe che possono essere necessarie, e (ma qui lo diciamo sottovoce) il numero di soldatini (non necessariamente prefissato) coinvolti, le misure risicate infastidiscono, c'è sempre "un pezzo che spunta di fuori" (detto in termini altamente tecnici). E' anche vero che la camera non deve essere piccola per ospitare un letto king size e la mia non è grande (ho capito: orge escluse, scambi di coppia da valutare). Certo, se privilegi il lato lungo hai meno fastidi ma sai che noia, e poi a volte, specie in primavera, i movimenti si improvvisano un po' e ti ritrovi messo in vari modi, che non sto a precisare (non trovo il goniometro, non lo uso dalle medie).
Io poi ho rialzato i piedi in fondo di 12 cm con apposito rialzino (tipo scarpe di Papi col tacco nascosto), mossa consigliata per la circolazione (fa bene anche ai ggiovani, inutile far battute: difatti è così da anni, il mio letto, spiovente verso la zona cuscini, tipo tetto). Questo all'inizio ti disturba, per due o tre giorni, ti sembra di essere su una rampa di decollo e hai la "sindrome del conto alla rovescia" (countdown syndrome, scoperta dalla dottoressa Naltra Boutade), poi ti abitui e non ci fai caso, a volte puoi sfruttarlo per assecondare certi movimenti se quel giorno sei più pigro del solito (yup). Ma attenzione, se hai le doghe (ehi, non è un refuso, la "r" non ci vuole): escono di sede con facilità, se scambi il letto per una palestra, o si rompono (e in quel cosa conoscere la lista dei santi ufficiali rende le imprecazioni più professionali e meno ripetitive).
Alla fine, chi ti demonizza se non ti sposi in chiesa, vorrebbe che non si chiamasse matrimonio quello officiato in un comune, e di certo che non si chiamasse così quello (oddiomio) tra due appartenenti allo stesso sesso (scandalo!) Io son pure d'accordo, basta però che diamo pari diritti a tutti, eh, etero, omo, bi e specialità varie, e poi possiamo chiamarlo anche fetta al latte, invece di matrimonio. A maggior ragione, basta con 'sta storia del "letto matrimoniale" (ma il letto a una piazza e mezzo è una trovata commercile, serve per i ciccioni casti o per chi è magrolino e riceve solo pesi piuma?).

 

autore: mauroarcobaleno (blog.mauroarcobaleno.it) Per tornare alla home page clicca qui. Se questo blog ti interessa e vuoi essere aggiornato sui suoi contenuti iscriviti al mio feed oppure seguimi via mail. Se vuoi segnalare questo articolo clicca sul titolo del post e vai a fondo post.


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