UNDER THE TREE, L'albero del vicino, 2017, Islanda, regia di Hafsteinn Gunnar Sigurðsson.
Potrei dire che è la storia di una famiglia in cui le cose non sono più come prima da quando un figlio è scomparso e non ha più dato notizie di sé e si presume che si sia suicidato; potrei dire che è la storia di una moglie che scopre il tradimento virtuale del marito e ha una reazione irrazionale e sproporzionata, comincia a fargli terra bruciata intorno, gli impedisce di vedere la figlia e così facendo pone le basi di quella che può facilmente svilupparsi in una classica tragedia; infine potrei dire che è anche la farsesca e tragica storia di una lite tra vicini che parte da niente e degenera fino alle estreme conseguenze.... ma in realtà è tutto questo e di più, è un film notevolissimo, veramente ben girato, un pugno in faccia che rappresenta al meglio certi tratti peculiari veramente nefasti dell'essere umano, una tragedia greca in salsa nordica. Desolazione dell'animo e desolazione del luogo, spoglio, preciso, solitario e freddo. Cieca escalation e tragico fato distruggono tutto, e poi per niente. Una commedia nera velata di humour nero che gira come un motore ben oliato. Alla fine viene voglia di applaudire, anche per riprendersi un po'.
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