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mercoledì 17 giugno 2020

L’ennesima menzogna spacciata per notizia


Ogni tanto posto uno dei motivi per i quali da anni e anni non acquisto quotidiani se non il Fatto.
Ne ho postati già tanti...
Oggi un altro, dopo i mancati riferimenti alla situazione delle cliniche di Angelucci da parte dei giornali di proprietà di ... Angelucci (Tempo e Libero).

Dunque.
Il Fatto chiede un normale prestito bancario. Lo chiede perché, data la situazione post pandemia, teme ritardi nei pagamenti da parte dei debitori. E non può permettersi sbilanciamenti nei flussi di cassa. E’ un prestito chiesto a scopo precauzionale.
E’ un banale prestito, chiesto a Unicredit, come quello che chiedono migliaia di aziende.
E’ disciplinato da una legge del 1996, che lo fa garantire dal Medio Credito Centrale.
Essendo un prestito, fra l’altro, verrà restituito, come tutti i prestiti classici.

Sui giornali (Libero, Il Riformista, ll Giornale, Dagospia, Porro, Feltrini e perfino Lucia Annunziata) questa notizia diventa la solita fake news buona per attaccare un giornale (il Fatto) scomodo e in grandissima salute (recente boom di abbonamenti). Si dice che il Fatto ha ceduto e prende finanziamenti dallo Stato, o meglio: sfrutta l’aiuto di Stato del Decreto Liquidità. Ed e’ una balla evidente.
Stupisce che giornalisti seri si macchino di azioni così stupide. Stupisce meno che lo facciano certi giornali senza credibilità.

Il Fatto non ha mai preso e non prende finanziamenti pubblici, al contrario di altri giornali che, senza i nostri soldi, chiuderebbero in due ore, non avendo lettori sufficienti per stare in piedi. Radio Radicale vive di soldi pubblici, Fca prende prestiti garantiti dallo Stato e ha sede all’estero, e ha succhiato miliardi su miliardi allo Stato in questi decenni sotto forma di aiuti e ammortizzatori, Libero campa coi nostri soldi da 20 anni, etc.L’elenco dei giornali e delle aziende che campano coi soldi pubblici sarebbe molto lungo.
Il Fatto no, campa perché... c’e’ chi lo acquista.

Scusate se non butto denaro e non perdo tempo a leggere o ascoltare diffusori di palle professionisti o incauti veicolatori di fake news: oggi nessuno verifica più le notizie tranne i pochi giornalisti seri; molti le producono addirittura di sana pianta.

Ecco perché non do fiducia a chi non la merita, quindi al 90 e passa per cento di giornali e tv. Manipolano le notizie o se le inventano, e nascondono quelle scomode.

autore: mauroarcobaleno (blog.mauroarcobaleno.it) Per tornare alla home page clicca qui. Se questo blog ti interessa e vuoi essere aggiornato sui suoi contenuti iscriviti al mio feed oppure seguimi via mail. Se vuoi segnalare questo articolo clicca sul titolo del post e vai a fondo post.


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