Se tu commenti un post di utente facebook con notevole seguito e osi farlo scrivendo ben sei o sette righe, in un discorso articolato e ragionato, con magari con qualche subordinata, ecco che almeno otto persone su dieci non capiranno nulla, anzi capiranno l’opposto. E, sdegnate, di quello sdegno che ti irrita perché deriva da incapacità di capire il comprensibile, ti attaccheranno. Ci sarà un diluvio di pregiudizi e stereotipi, un’esondazione di luogi comuni; una carneficina di buon senso, un festival dell’orrido e dell’idiota.
Il problema tuttavia non è mio. O perlomeno, lo è nella misura in cui continuo a illudermi che la comprensione di un testo scritto di media difficoltà sia alla portata di quasi tutti. In fin dei conti prima di vergare una risposta idiota esisterebbe sempre la possibilità di rileggere due o tre volte quel che non si è capito e semmai, persistendo la nebbia, di lasciar perdere.
Perchè se essere poco chiari non è un difetto odioso, offendere perché non si è compreso lo è. E comunque io poco chiaro non sono.
Preferisco passare per poco modesto, piuttosto che per poco chiaro essendo invece in grado di scrivere opinioni perfettamente comprensibili.
autore: mauroarcobaleno (blog.mauroarcobaleno.it) Per tornare alla home page clicca qui. Se questo blog ti interessa e vuoi essere aggiornato sui suoi contenuti iscriviti al mio feed oppure seguimi via mail. Se vuoi segnalare questo articolo clicca sul titolo del post e vai a fondo post.
domenica 28 giugno 2020
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