giovedì 25 giugno 2020
Siamo umani, è tutto
Alla fine, se ci pensate, è sempre il solito meccanismo.
Quando la tempesta ci colpisce in faccia, e infetti e morti crescono vertiginosamente, e ci ritroviamo improvvisamente chiusi in casa in compagnia dell’angoscia per il presente e per il futuro (Mi ammalerò? Morirò? Quando finirà? Perderò il lavoro?), il problema lo abbiamo ben presente: ci pensiamo giorno e notte, la tv non fa altro che parlarne, il problema investe la nostra vita, è la nostra vita, lo trovi sui giornali, nei programmi della mattina e del pomeriggio, sui social, ne parli con parenti e amici, ne scrivi, ne sogni.
Poi passano i mesi e il trascorrere del tempo, unito a un andamento delle curve decisamente migliore in molte regioni (ma non perfetto e non in tutte), fa sfumare quell’attenzione che per me due mesi è stata una fissazione.
E quindi, adesso, il mese di marzo e quello di aprile ci sembrano lontani, ci pare impossibile che i nostri figli non vadano a scuola da inizio marzo, ci siamo abituati anche alle paranoie della spesa alimentare e (quasi) all’odiosa mascherina, e degli altri Paesi (Usa, Brasile, India...) ancora alle prese col virus e con numeri drammatici ci interessa così poco...
Tutto questo è umano.
Forse siamo già rassegnati a un secondo lockdown in autunno, o forse ci illudiamo che non avremo più problemi.
La memoria corta e l’istinto di vivere hanno sempre il sopravvento, quando si parla di esseri umani.
Siamo così perfetti, così meravigliosi e sorprendenti, ma anche così stupidi, così meschini, così prevedibile e banali.
#sarsCov2
autore: mauroarcobaleno (blog.mauroarcobaleno.it) Per tornare alla home page clicca qui. Se questo blog ti interessa e vuoi essere aggiornato sui suoi contenuti iscriviti al mio feed oppure seguimi via mail. Se vuoi segnalare questo articolo clicca sul titolo del post e vai a fondo post.
Etichette:
società-attualità-costume
Nessun commento:
Posta un commento