Pensate per dieci secondi a chi, padre, madre o bambino, giovane o anziano, sano o malato, benestante o povero, questa mattina ha deciso di abbandonare in fretta e furia Kiev, diretto in lunghe file di auto verso la casa di un parente che abita in campagna o verso il nulla. A tutto quello che ha dovuto improvvisamente lasciare e che fino a ieri era considerato scontato: la propria casa, che rischia di non ritrovare se non sotto forma di macerie; i propri parenti e amici, il proprio lavoro, i propri giochi, la scuola, le abitudini, i progetti, la VITA. Senza sapere magari dove andare, come cavarsela, con quali soldi o aiuti. Senza sapere quando questa situazione si risolverà, e e si risolverà, e come. Magari col freddo e con la pioggia.
autore: mauroarcobaleno (blog.mauroarcobaleno.it)
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