Gli altri ti cercano quando hanno bisogno di te.
O di una cosa che puoi fare per loro, o per avere un po’ di compagnia quando sono soli. E tu ci stai, perché mica ci pensi sul momento.
Fin qui non ci sarebbe nulla di male, o almeno non troppo, non fosse che, quando stanno bene, hanno tutto, amano e sono amati o gli affari filano lisci, generalmente non ti cercano.
Ameno che tu non sia una persona che, per il tuo ruolo o status possa aiutarli indirettamente o indirettamente a migliorare la loro già luminosa esistenza.
Il caso tipico è quello dell’amico single: ti cerca, è sempre libero e propone cose. Appena ha la tipa, sparisce. Ma se si lasciano, viene a piangere sulla tua spalla.
Un caso da studiare sono poi quelli che si sposano e cessano di esistere come entità singole: fanno tutto in due, nessuno dei due ha più una sua vita, le amicizie non contano più, tranne alcune ma rigorosamente trasformate in frequentazione di coppia, mocciosi al seguito. E non si esce mai da soli né di giorno né (mamma santissima) la sera. Rapporti così, a parte qualche eccezione, sono destinati a finire oppure a trascinarsi.
A questo punto voi penserete: perché, tu cosa fai?
Io, per carattere, cerco poco sempre perché non voglio “disturbare”: son genovese e son così per carattere e per educazione. Ma il matrimonio o il fidanzamento (fatta eccezione per i primi due mesi, ok) non cambiano il mio modo di vivere, non butto a mare chi conoscevo prima, chi si sposa deve mantenere una sua vita. Certo è che, cercando già poco di mio, non appena noto un minimo raffreddamento mi fermo e non faccio nulla. Inseguire non è nelle mie corde, in questo campo le cose imposte sono squallide, false ed effimere. Io non impongo la mia straordinaria presenza.
Alla fine è difficile, da fuori, attribuire responsabilità nei casi in cui un’amicizia si appanna così, senza ragione, per inerzia. Ma sapendo io di non esser cambiato, per me è facile sapere chi ha colpa e chi no. Certo, posso sembrare anch’io sfuggente, ma solo per reazione: una differenza non facile da cogliere, dall’esterno, ma decisiva.
autore: mauroarcobaleno (blog.mauroarcobaleno.it)
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