E' davvero brutto essere in un paese che non è il tuo e sentire diffidenza e ostilità immotivate intorno a te. Pensa un po' se capitasse a te, italiano, che ti fai una vacanza all'estero, e spesso ti comporti sguaiatamente, quasi fosse il padrone. Una sottile diffidenza che si legge negli sguardi, quando non è paura, disapprovazione, disgusto, ribrezzo. Quando non sfocia in aperta ostilità, offese, violenza.
Pensa se poi capitasse a te di dover emigrare a causa di una guerra, o di persecuzioni politiche, o della miseria, e se altrove fossi accolto così male. Anche noi abbiamo avuto dittature orribili, anche noi abbiamo conosciuto guerre disastrose e l'emigrazione economica.
Pensa a come si deve sentire uno straniero solo per il fatto di trovarsi in una nostra città. Magari sta cercando lavoro e, come molti, non lo trova. Più di tutti, perché è straniero. A differenza di noi, non ha una rete di relazioni a cui appoggiarsi nei momenti di difficoltà, è solo e non conosce nulla del posto e delle usanze. Non sa dove e cosa mangiare, dove lavarsi, come curarsi, come ripararsi dal freddo. E d'inverno fa freddo, e viene buio presto. E le città non sono posti sicuri. Certo, ci sono organizzazioni di volontariato che si danno da fare, ma il problema è ben più vasto. Trova lavoro nero, quindi schiavismo e ricatti. Vuole trovare un riparo, ma se cerca un affitto riceve molti no sospetti. Al bar quasi lo ignorano, servono prima gli Italiani ben vestiti e ben rasati. Da certi locali lo cacciano. Chiede, e molti nemmeno lo considerano. Ha paura di farsi notare, magari non ha i documenti giusti, quei documenti che noi pretendiamo che un altro essere umano abbia per avere il diritto di stare dove noi stiamo, spesso senza meritarlo e senza doverli elemosinare. Perchè spesso è la burocrazia ad umiliarlo, non solo il singolo passante egoista e spaventato dai tg servi del regime o l'esercente razzista ed esasperato da un mondo ingiusto.
Se chiede un aiuto, è guardato con disprezzo, quando non gli si dà la caccia con apposite ordinanze. Se ottiene qualcosa, è il classico immigrato che ci ruba case e lavoro; se non ottiene nulla, è uno scansafatiche che pretende di campare sulle nostre spalle.
Se succede qualcosa di spiacevole, è il primo ad essere sospettato.
Nessuno lo tratta con gentilezza, nemmeno quel sorriso sincero e senza impegno che riserviamo al bambino del vicino o all'edicolante che ci passa il giornale: solo sguardi duri, chiusi, diffidenti.
Torna a casa tua. Trovati un lavoro.
La povertà imbarazza, irrita, sporca, rovina l'estetica delle città fasciate dalle luci del Natale e percorse dal via vai degli acquirenti. Ci guasta il pranzo. La pelle scura poi fa paura, ci sentiamo sotto assedio, anche se il numero di immigrati in un anno è ridicolo da quanto è basso.
Diciamo: non rispettano la legge. E ci dimentichiamo che il nostro paese ha una giustizia che funziona male e leggi fatte male, e questo per colpa di chi ci governa, che ha tutto l'interesse a che la giustizia non giri a dovere, percè spesso è il primo a violarla.
Diamo noi lavoro nero, evadiamo noi le tasse, freghiamo lo Stato e quindi tutti i nostri connazionali ogni volta che possiamo. Ce ne freghiamo delle leggi, e pretendiamo che in questo paese burla gli immigrati siano gli unici a rispettarle. In un paese serio nessuno verrebbe per delinquere, perchè sarebbe conscio del rischio; e molti, se in cerca di lavoro, verrebbero e passerebbero oltre, dato che qui non ce n'e', se non ci fosse la tollerata piaga del nero. Alla fine, se attiriamo, oltre a tante brave persone perseguitate o semplicemente desiderose di migliorare la propria vita e quella dei loro cari, anche diversi delinquenti, è perchè il delinquente agisce come una ditta: opera sul mercato più favorevole. E perché chi muore di fame accetta anche di lavorare 10 ore al giorno per 10 euro, se l'aternativa è il nulla. E' l'abisso dei diritti.
Siamo stati tutti migranti: veniamo tutti dall'Africa Centrale, ci siamo mossi da lì 60 mila anni fa. Ed avevamo tutti la pelle nera. Tutti gli uomini hanno pari diritti, un senegalese ha lo stesso diritto di passeggiare in piazza San Marco o di cercare aiuto o lavoro a Padova di un veneziano o di un padovano (che magari è residente ma non paga le tasse). E se taluni sistemi politici o religiosi non riconoscono la reciprocità, e nei loro paesi ci trattano da bestie, questa non pare una buona ragione per non essere noi i soli a comportarci civilmente.
Nel mondo le risorse sono distribuite in modo sommamente ingiusto. Pochi individui detengono la stragrande parte della richhezza, e generalmente l'hanno ottenuta versando sangue innocente, facendo soprusi e abusi, violando le leggi, uccidendo. Una piccola parte di mondo ha sfruttato per secoli la parte restante. Davvero pensavate che questa situazione non avrebbe presentato prima o poi il conto? Le risorse, nel mondo, sarebbero più che sufficienti a garantire un'esistenza più che dignitosa a tutti, invece moltissimi muoiono addirittura per la mancanza di cibo, mentre altri soffrono di patologie dovute al suo consumo eccessivo. Persone coi soldi anche in bocca, e persone che vivono con un dollaro al giorno e muoiono per malattie ormai da noi debellate da secoli.
Pensate a come è brutto essere guardati male, con diffidenza, con ostilità, trattati male, emarginati, ignorati, umiliati, derisi, solo per quello che siete (magari di pelle nera, o stranieri), o per il posto in cui siete nati, e non per una cosa specifica che voi avete fatto.
Se il vicino domattina vi guardasse male, voi gli chiedereste conto, e se lui dicesse che vi guarda male perchè ieri sera avete rigato voi la sua vettura, voi vi discolpereste, se innocenti, e tornereste amici, dopo aver provato l'orribile sensazione di essere considerati colpevoli di una colpa che non avete commesso.
Queste persone invisibili, che incontriamo ogni giorno, si sentono sempre colpevoli senza aver fatto nulla, ma solo per come sono, solo per la loro origine o condizione economica.Si sentono colpevoli perché tutti le trattano da colpevoli, da immondi rifiuti.
E nel 2018 non cambierà nulla, perchè siete in grande parte razzisti ed egoisti e votate per farvi rappresentare da incapaci corrotti, razzisti ed egoisti come voi.
Perché il mondo lo cambi se tu nel tuo piccolo da domani cambi, e forse.
In caso contrario, non cambierà mai niente, anzi: andrà tutto sempre peggio.
Fino a quando non toccherà, speriamo di no, a voi, essere l'anello debole di questa orribile catena.
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domenica 31 dicembre 2017
Pensierino di fine anno
giovedì 21 dicembre 2017
Un re penoso
Vittorio Emanuele III è stato un re indegno e schifoso... il suo "regno" è stato costellato di errori, omissioni e azioni turpi... a lui si devono le leggi razziali, l'ascesa di mussolini... tutte le nefandezze che si sono avute durante il ventennio fra cui i più di 4000 oppositori condannati dal tribunale fascista (di cui una quarantina a morte), la deportazione degli ebrei e poi le guerre in cui ci ha coinvolto con i tantissimi morti, il fatto abbia abbandonato baracca e burattini per scappare come un codardo a Brindisi nel momento in cui c'era più bisogno di lui, il fatto di aver tollerato la marcia su Roma, la presa del potere da parte di quel gran maiale, le persecuzioni che si sono avute durante quegli anni bui e l'annullamento del ruolo del Parlamento, l'asservimento della stampa...ma ignorante come è l'Italia pensa che la polemica sulla salma del re sia pretestuosa e irrilevante, mentre è fondamentale... siamo un paese che non ha saputo conservare la memoria delle atrocità avvenute alcuni decenni fa e che quindi sarà probabilmente condannato a riviverlo come ricorda oggi il #Cassinis sul Secolo decimonono. Oltre a questi fatti abbiamo anche poi un elemento come Berlusconi ("delinquente naturale") che anni fa disse che mussolini non era stato proprio un dittatore... (sic) e abbiamo inoltre quei gruppuscoli di neofascisti, tanto ridicoli quanto pericolosi, che si richiamano ai simboli e alle teorie deliranti di un'ideologia nazifascista abominevole e anti-umana e che anziché combattere oggi applicando le leggi esistenti ci limitiamo a sopportare derubricando il tutto a folklore, con ciò commettendo un altro gravissimo errore.
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domenica 17 dicembre 2017
Che poi io il 14 ho festeggiato
Che poi io il 14 ho festeggiato, per l'eliminazione dalla Coppa Italia del 13. E no, non mi sono partiti i neuroni.
Il fatto e' che alcune cose non sono andate per il verso giusto, e' vero: il fatto di essere stati eliminati, per esempio. Il fatto di aver cominciato a giocare dopo 20 minuti e non da subito. Il fatto di essere stati imprecisi e sfortunati (due pali e altre occasioni). Il fatto di non aver schierato da subito tutti i titolari (scelte societaria che non approvo), l'errore tecnico di Murru e quello di Regini, i due rigori dati un po' cosi', specialmente il primo che ha visto solo l'arbitro e qualche fiorentino ottimista.
Ma tante cose sono andate benissimo: abbiamo sviluppato, nei restanti 70 minuti, il nostro gioco in maniera mirabile, abbiamo giocato meglio dei viola, avremmo meritato di vincere senza ombra di dubbio e invece abbiamo perso a causa di due rigori, uno dei quali al 91'.E abbiamo avuto la forza di recuperare due volte il risultato, pur giocando fuori casa.
E poi, aspetto mai secondario per me, oltre a uscire a testa alta dal rettangolo verde in virtu' del gioco espresso (tolti i primi 20 eh (nei quali comunque la Fiorentina è stata sulle sue, dopo il gol lampo), ci siamo comportati da squadra, siamo stati corretti e sportivi, abbiamo rispettato avversari e arbitro, anche se alcune decisioni sono state francamente penalizzanti per noi. Abbiamo onorato insomma la casacca che indossiamo, che non dimentichiamo reca al centro, sul cuore, lo stemma di Genova.
Pertanto, pur dispiaciuto per aver dovuto abbandonare una competizione che tante volte in passato ci ha visto assoluti protagonisti e trionfatori, pur conscio del fatto che questo torneo e' stato anni fa strutturato in modo da facilitare la vittoria finale di una delle 3 o 4 squadre piu- ricche della serie A, e pur sapendo bene che certi errori di concentrazione e tecnici andrebbero evitati, non ho potuto davvero esimermi dal festeggiare con due paste e un bicchierino. Perche' la nostra bandiera ha sventolato fiera. Poi certo, avessimo vinto, avremmo avuto tutto questo e anche la qualificazione, i miei neuroni ancora ci arrivano a capirlo. Tuttavia, vincere comportandosi male o disonorando i colori societari avrebbero rovinato il gusto della vittoria, ecco perche' per me certi valori vengono prima del risultato, se poi arriva pure quello meglio. Ragiono così perché sono blucerchiato è dna. Ma nelle possibilita' di un giocatore non c'e' quella di decidere il risultato, che dipende da molti fattori. E fino a quando un match terminera' con un 1, una X o un 2, non mi stupiro' piu' di tanto...
Ecco perche' il motto "vincere e' l'unica cosa che conta" in casa Samp e' alieno come un pesce su un albero. Come amava dire il nostro amato presidente Mantovani, che ha formato ai sani valori sportivi intere generazioni di tifosi, "siamo attrezzati per vincere, ma non a qualunque costo"... e come disse Vialli il giorno dello scudetto del '91 "abbiamo dimostrato che si puo' vincere anche da galantuomini, solo bisogna aspettare un po' di piu'".
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martedì 12 dicembre 2017
Che mondo...
Io non so se ha ragione l'azienda (i lavoratori stanno in un Eden) o i lavoratori (schiavismo legalizzato). Cioè lo so, ma qui affermo convintamente che non lo so, non lavoro lì, come potrei saperlo?...
Di certo, allargando il discorso a molte aziende, e a tutti i colossi, ogni volta che su internet o in un negozio trovi prezzi assurdamente bassi, spese di trasporto nulle, orari bulgari, non puoi non sapere che dietro tutto questo non c'è un imprenditore che si riduce il profitto per venire incontro alle esigenze del cliente ma un poveraccio che viene trattato come una bestia da soma e che sputa sangue tutto il giorno per quattro soldi, senza tutele e senza diritti. E tutto questo grazie non solo all'avidità del capitale ma anche all'ipocrisia di un potere asservito alle logiche barbare della grande industria e a partiti di sinistra che di sinistra hanno solo il nome e che sono pure peggiori dei padroni delle ferriere a cui lisciano il pelo e di cui sono i docili cani da salotto.
http://espresso.repubblica.it/inchieste/2017/12/05/news/mondo-convenienza-ma-a-quale-prezzo-l-altro-lato-del-colosso-del-mobile-1.315499?ref=RHRR-BE&refresh_ce
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lunedì 27 novembre 2017
La follia delle tessere
Questo fatto che al supermercato, alle casse, fanno storie se non hai la carta punti fisica ma hai la sua foto sullo smartphone deve finire perché è davvero assurda.
Il Conad sostiene che la tessera è personale e non cedibile e quindi devi averla fisicamente con te, ma che io sappia non fanno un controllo sull'identità del possessore... non mi hanno mai chiesto la patente o la carta d'identità alla cassa, cosicché se io posso presentarmi con quella di mia moglie o con una tessera raccattata per strada non vedo perché non posso presentarmi con la foto fatta da me della mia tessera... non penso che alle cassiere possa scocciare di passare il lettore di codice a barre su una foto che, del resto, generalmente viene acquisita bene anche senza app, come conferma la mia esperienza personale alle casse fai da te dell'Esselunga.
All'Esselunga dicono che non vogliono la foto ma devi scaricare la app... io mi chiedo dove stia la differenza. Mi hanno detto: perché così sei registrato.... ma se non mi chiedi chi sono non potrei avere la tessera di un altro in ogni caso? e poi perché alle casse fai da te io con la foto passo e il lettore di codice a barre me la prende e alle casse invece, con la cassiera o il cassiere, dovrei scaricare una app?
Tutti questi esercizi commerciali grandi e piccoli che rilasciano tessere fedeltà per la raccolta punti o che permettono, come nel caso dell' Esselunga per esempio, di ottenere sconti sui prodotti che compri in quel momento se solo ce l'hai, devono capire che non è più l'epoca di rilasciare per ogni cosa una tessera perché le persone non possono girare con un portafoglio con 72 tessere. Quindi o accettano le foto delle stesse tramite smartphone senza dover scaricare inutili app che appesantiscono il telefono e che chissà se poi funzionano bene o non creano anche problemi, oppure quando io mi registro mi danno un codice che io dovrò poi dire quando mi presento e, se vogliono essere sicuri che sia io, controlleranno che il nome che a loro risulta associato a quel codice sia quello della patente che io esibisco, tanto quella ce l'ho sempre dietro. Ripeto: non si può girare con 100 tessere, da quelle per la spesa a quella per il solarium, la videoteca, il pizzicagnolo, la libreria etc. Per non parlare di bancomat, carta di credito, documento di identità, codice fiscale, etc. Soprattutto gli uomini ma anche le donne che, anche se hanno una borsa capiente, magari ci vogliono tenere altro... E' proprio una questione metodologica sbagliata e non si tratta qui di impedire agli esercizi commerciali e ai grandi supermercati di raccogliere i nostri dati e di giocarci perché già lo fanno: tu sei già iscritto nell momento in cui hai una tessera, quindi è proprio un metodo sbagliato che va corretto ma, come spesso accade in Italia, i metodi sbagliati spesso si portano avanti per decenni fino a quando non viene un'idea a uno per puro caso o magari per un altro scopo.
Stessa cosa si potrebbe dire per i documenti d'identità, il codice fiscale e la patente... a ogni cittadino al momento della nascita dovrebbe essere rilasciato un solo codice... quando si viene fermati per i più svariati motivi o si deve svolgere una pratica presso un ufficio pubblico basterebbe dire quel codice, magari stampato su un unico documento d'identità facilmente portabile e che non si scolora dopo pochi mesi come accade -mi dicono- alla patente, e in base a quel codice in qualunque ufficio dello Stato o un poliziotto che ti ferma per strada sarebbe in grado di raggiungere telematicamente una tua scheda in cui c'è scritto tutto di te: nome, cognome, residenza, nazionalità, se hai la patente, se hai pagato il bollo, l'assicurazione, se sei un delinquente.
Sarebbe troppo logico, lo so. Invece in ogni ufficio in cui ti presenti ogni volta che devi compilare un modulo devi sempre scrivere la solita litania di nome cognome residenza codice fiscale e dichiarazioni varie ...quando dovrebbero essere invece loro, i funzionari, comunicando fra i vari uffici, a sapere tutto di te in un secondo non appena ti presenti.
Infine aggiungiamoci pure il fatto che le app indicate generalmente funzionano male. Risultano perlopiù inutili quando non dannose.
Semplicità: regola aurea spesso ignorata. Non parliamo poi della modifica del valore dei punti in casa Esselunga: una cosa meschina. Una cosa così non la decidi, meglio abolire del tutto la tessera allora.
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venerdì 24 novembre 2017
Per i miracoli si stanno attrezzando
Mi incuriosiscono sempre, per non dire di peggio, tutte quelle persone, soprattutto nei piccoli ma anche nei grandi comuni, che sono stati governati per anni, se non per decenni e decenni, da amministrazioni assolutamente inefficienti, per non dire spesso corrotte, incuranti dell'interesse pubblico e incistate in un sistema di potere vergognoso -e nonostante questo il popolo non ha mai avuto la forza e la determinazione di rovesciarle con regolari elezionI, tanto è vero che sono sempre stati votati gli stessi- e ora dopo appena qualche mese, o un anno in alcuni casi, di governo 5 Stelle contestano, pretendono miracoli... (con i media servi che ovviamente riprendono il tutto e sparano pateticamente il video in prima pagina... gli stessi media che quando invece un esponente dei classici partiti e partitini viene raggiunto da un avviso di garanzia o processato e condannato -e questo accade quasi quotidianamente, anche se ovviamente voi che per lo più usufruite di questi media non ve ne accorgete- dicono la notizia a denti stretti cercando di nasconderla il più possibile). Forse non è chiaro che nemmeno con una rivoluzione avvengono i miracoli, e in questo modo, portando ai posti di comando persone nuove con programmi nuovi, ci vogliono comunque anni e anni, anche ammesso che ci sia la buona volontà di fare qualcosa, per vedere risultati concreti, perché la situazione attuale che in alcuni casi è veramente schifosa è il frutto cosciente, consapevole di anni, di decenni di sistematico malgoverno e quando erediti macerie non è che in sei mesi o in un anno o due puoi tirare su palazzoni moderni e funzionanti da quelle macerie, materiali e morali... quindi ci vuole tanta pazienza... tanto per dire, in un comune, se dopo 5 anni di cambiamento di amministrazione, si noteranno dei segni tangibili di arresto del peggioramento e di lieve miglioramento, soprattutto segni di inversione di tendenza sarà già un grandissimo risultato... ma vallo a far capire a quelli che contestano per contestare... come a Roma, dove se la prendono con Grillo per l'emergenza abitativa... (e Grillo, contestato per strada, si ferma, argomenta pacato, invita a un confronto riservato: una grande prova di maturità). Innanzitutto te la devi prendere con Raggi, semmai... e poi la devi lasciar lavorare perché, ripeto, quando erediti macerie non è che in un secondo puoi fare i miracoli come mago Merlino.
Penso anche a quei piccoli comuni in cui per decenni si è sopportato di tutto confidando magari nel favore occasionale del potente di turno e tutte le volte che c'erano le elezioni si continuava a votare per le stesse impresentabili facce e, ora che sono cambiate le cose, si pretende in pochi mesi quello che nemmeno più si sperava di ottenere dagli altri in anni e anni. Ci vuole calma, ci vuole pazienza, non ci vuole malafede e soprattutto dobbiamo riconoscere che se siamo in questa situazione è anche perché abbiamo continuato a votare persone che non sarebbero state degne nemmeno di amministrare, non dico un condominio, ma la biancheria di casa.
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venerdì 17 novembre 2017
Il concetto di "impresentabile" e i giochetti di Renzi
Questa mattina alle 8,30 ho commentato un post di Renzi. A volte mi è capitato.
Stamane mi ha innervosito quel che ho letto.
A pranzo ho poi visto che anche Travaglio ha avuto da ridire sullo stesso post. Non ho copiato Travaglio (ancora non l'avevo letto) e, son sicuro (...), lui non ha copiato me!
Il post e' questo:
https://www.facebook.com/matteorenziufficiale/posts/10155416461459915?comment_id=147248705905128¬if_id=1510905592515461¬if_t=like
Il passo incriminato e' questo:
Renzi: "Ieri un candidato siciliano alle Regionali è stato arrestato.
Non lo avete letto con enfasi nei social o sul sacro blog perché è un candidato grillino. Già, avete letto bene: era in lista con il Movimento Cinque Stelle. A parti invertite si sarebbe già alzato l'urlo: Impresentabili! Onestà!
Noi siamo orgogliosi di non pubblicare le numerose foto di questo signore con Di Maio e di Battista. E per noi quel cittadino - di cui neanche facciamo il nome per rispetto alla sua famiglia - è innocente. Siamo garantisti, sempre, noi.
Peccato che i grandi opinionisti non diano spazio e attenzione alla contraddizione di questa cultura barbara del Movimento 5 Stelle che grida allo scandalo per un avviso di garanzia degli avversari e minimizza sulle indagini per omicidio colposo o per falso quando toccano i propri amministratori.
(...)"
Il mio commento:
"Francamente, è un post senza senso. Basato su una mistificazione, volontaria o no non mi interessa, comunque molto grave. Impresentabile è chi ha già problemi con la giustizia e nonostante questo viene clamorosamente candidato da un partito.. e tutti i partiti lo hanno fatto molte volte, anche alle ultime elezioni siciliane (non i 5s)...chi invece viene candidato pur risultando a quel momento del tutto pulito e poi successivamente viene indagato non è affatto un impresentabile ma si tratta di un infortunio che può sempre accadere a tutti, anche a quelle formazioni come il Movimento che candidano solo i presentabili e a cui comunque si ovvia, quando ne ricorrono gli estremi, allontanandolo dalle cariche pubbliche (cosa che i partiti non fanno)... confondere quindi gli impresentabili che già hanno un problema con la giustizia prima di essere candidati e che nonostante questo vengono candidati con chi invece prima non ha alcun problema e poi può averne dopo è un gravissimo errore ed è l'assunto su cui si basa il post che quindi non ha senso. Parlare poi di media favorevoli ai 5s è lunare: il 90% è schierato pregiudizialmente contro. Le notizie degli avvisi ai politici Pd finiscono sempre in ...esima pagina, un avviso a un 5s prende la prima pagina di giornali e tg. È troppo chiedere post basati su fatti reali? Dico questo da cittadino semplice, molto attento a tutto, senza alcuna tessera tranne quelle Esselunga, Conad e Aci. Non risponderò a repliche offensive ma solo a repliche che dimostrino infondatezza di quanto ho detto sulla differenza tra impresentabile candidato ugualmente e candidato presentabile che dopo le elezioni si scopre indagato e, se del caso, viene subito allontanato da gestione cosa pubblica. Quindi, mi sa che non risponderò. Cordialità e ossequi."
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lunedì 13 novembre 2017
Italia-Svezia, o trionfo (ma de che?) o dramma (vero)
Ventura è uomo serio e un valido allenatore. Come selezionatore non so, fare il selezionatore è enormemente diverso. Che poi non riesca a cavare il meglio dalla Nazionale è un fatto, ma diverso.
Anche a me non piacciono tutte le scelte e le convocazioni. Penso a quasi nessuno, specie ora che si va male...
In ogni caso, benchè questa Nazionale mi entusiasmi come un ferragosto passato in sala d'attesa al Pronto Soccorso, stasera vediamo di stroncare questi ammirevoli svedesi. Mica per altro eh, ma per come siamo messi (stato terminale) il calcio è droga essenziale per non sentire troppo dolore e un giugno col Mondiale in tivù senza l'Italia sarebbe una mazzata non da poco per questa burletta di Paese sull'orlo del baratro. Insomma, non togliamo gli antidolorifici a chi sta messo già male di suo. Poi è evidente si uscirà a metà cammino o giù di lì, ma la festa sarà salva. Nemmeno andare, sai che magone? Già me li vedo, tutti coi musi lunghi, a fingere di interessarsi di tennis o atletica, e a svalutare il Mondiale stile volpe e uva (però che livello scarso eh? certo non è più il Mondiale di una volta eh? etc)
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domenica 12 novembre 2017
Che fare?
Può capitare che mi chiedano sui social e allora tu cosa proponi in favore degli anziani? (O del nostro disastrato paese in generale...)-
Può capitare che io risponda. E che poi reincolli qua.
Già rispettare la Costituzione sarebbe sufficiente... punto di partenza imprescindibile fuori da incarichi pubblici i buffoni e i condannati -o anche solo indagati se per reati gravi e supportati da evidenze, tipo intercettazioni- (art 54), tassazione davvero progressiva (art 53), legge severa sui conflitti di interesse, abolizione della prescrizione per determinati reati E comunque sua interruzione perlomeno al momento del rinvio a giudizio, riforma della Giustizia che snellisca le procedure e riduca drasticamente i ricorsi in appello prevedendo che in secondo grado la pena possa non solo essere mantenuta o ridotta ma anche aumentata.. e poi lotta feroce a corruzione e evasione; stop a grandi opere pubbliche; investimenti per cura territorio e patrimonio edilizio esistente; riduzione drastica spese militari; revisione patti lateranensi; aumento drastico quota pil destinata a scuola, magistratura, forze dell'ordine; informazione sottratta al giogo dei partiti; jobsact nel cesso; aumento tasse sul capitale e diminuzione tasse sul reddito, in maniera netta per chi guadagna sotto i 1000 eu; reddito di base; massiccio piano di investimenti sul fronte delle energie rinnovabili del turismo e come detto della cura del territorio e dell'edilizio. Le risorse per fare tutto questo si trovano Se si cominciano come detto a ridurre le spese militari ad eliminare gli enti inutili e gli sprechi e a combattere in maniera feroce l'evasione Inoltre servirebbe anche un inasprimento delle pene per Chi commette reati contro la pubblica amministrazione e che comunque comportano un danno termini di denaro pubblico. Queste sono misure di carattere generale di cui potrebbero beneficiare tutti e quindi anche gli anziani; oltre al reddito di base sarebbe Certamente utile prevedere anche un innalzamento del livello minimo delle pensioni e anche rivedere pesantemente la legge Fornero e simili Perché la scusa che utilizzano un po' tutti e cioè quella che non ci sono risorse sufficienti e quindi bisogna tirare la cinghia e prendere quello che viene è valida solo se non metti in atto le misure necessarie e alcune le ho anche elencate per tirare fuori i soldi da dove ci sono e vengono usati male oppure finiscono nei torbidi rivoli come detto dell'inutilità della corruzione degli sprechi.
Non abbiamo certamente bisogno di dittatori come Putin o Erdogan o di regimi o di pericoli pubblici come Trump.. quello che servirebbe sarebbe una democrazia laica e più giusta con una migliore distribuzione del reddito con pene severe e certe che non escludono però salvaguardia dei diritti di ciascuno di noi e ovviamente anche liberarsi dal giogo della Chiesa il che ci consentirebbe di eliminare la vergognosa limitazione dei diritti di cui soffrono alcune persone estendendo gli stessi a tutte le categorie non facendo più differenze meschine fra le persone in base al loro orientamento sessuale o peggio...per non parlare poi della legge sul fine vita sul testamento biologico sul fatto di dover agevolare le adozioni eccetera In pratica sono talmente tanti i settori a cui bisognerebbe mettere mano che verrebbe quasi la tentazione di dire che se l'Italia fosse un prodotto guasto potrebbe valere la pena di buttarlo via E comprarne uno nuovo anziché ripararlo.. Siccome però non si può fare è chiaro che bisogna rimboccarsi le maniche... Ma, come detto, condizione imprescindibile è allontanare dalla gestione della cosa pubblica tutti i ladri e corrotti e corruttori i Buffoni gli incapaci quelli che sono lì solo per avvantaggiarsi personalmente o che ci sono arrivati solo in base a conoscenze o in virtù di leggi elettorali eversive he anziché prevedere l'elezione hanno previsto una nomina dall'alto.
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sabato 4 novembre 2017
Sono missioni, non sono mestieri
Non parlo nemmeno di remunerazione. E' palese che se ti spacchi la schiena sotto il sole per dieci ore guadagnerai quanto (per es.) un dermatologo in mezz'ora. O che se lavori otto ore con fatica tirerai generalmente su meno di chi con un clic sposta capitali da un investimento a un altro, venendo pure tassato di meno (e questo è il capolavoro dello Stato).
Parlo di altro. Nemmeno dell'importanza, è evidente che il lavoro del muratore o quello del pediatra sono più importanti di quello di casellante autostradale, intendo socialmente. L'importanza ovviamente non c'entra nulla con la dignità, tutti i lavori hanno pari dignità, se non intaccano la dignità altrui (ad essere intaccata oggi è semmai la dignità del lavoratore, per ragioni che ben conosciamo).
Quel che qui voglio dire è che fare il medico, l'infermiere, l'insegnante, tanto per citarne tre, è diverso dal fare il vigile o l'agente di viaggi.
I tre mestieri citati (e alcuni altri) non sono mestieri, sono missioni. Sarebbe dunque auspicabile che non li esercitasse chi preferisce un orario di lavoro definito e poche responsabilità importanti. Non si può sentire del tal dottore che dopo le 19 non esiste più; ai miei tempi, se davvero necessario, veniva a casa pure alle 3 di notte di una domenica. Sono missioni perchè richiedono pazienza, elasticità, disponibilità, umanità ed empatia fuori dal comune. Chi si sente poco portato può sempre fare altro; oggi invece molti intraprendono questa strada senza averne le doti, che d'altra parte non vengono testate in sede di abilitazione. Sono mestieri importanti (nel caso del medico poi addirittura vitali) perchè riguardano la persona, la sua salute fisica e mentale e le sue educazione, formazione e crescita, che sono alcune delle cose più importanti, una volta messa in sicurezza la sopravvivenza fisica.
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domenica 29 ottobre 2017
Votare
Non volendo candidarmi io, e non credendo certo che un essere umano solo perché si candida per le 5 stelle sia immune da abusi o disonestà, e volendo comunque votare, per rispetto di chi per l'esercizio di un voto ha versato il suo sangue combattendo con i cavalieri del Male, nonostante gli inetti che si candidano e i ladri che vivacchiano come parassiti avvinghiati alle Istituzioni e nonostante una legge elettorale incostituzionale e indegna e di parte, ne concludo che voterò per chi si dà due o tre regolette stringenti che dovrebbero essere la norma di un paese democratico e sono invece un lusso e per chi allontana dalla gestione dello Stato chi sbaglia, e non chi nega l'evidenza, arruola o coccola malfattori, continua a stipendiarli coi nostri soldi per tutti gli anni di un processo quando già esistono evidenze solari tipo un'intercettazione, una dichiarazione bugiarda (una, non mille), un comportamento privato incompatibile con l'art. 54., etc.. Con tutta la modestia possibile, mi sembra un ragionamento inattaccabile.
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lunedì 23 ottobre 2017
Che te lo dico a Var?
Montella ce l'ha col Var, la Juve tace solo perchè ne ha fatti 6, questa è la mia forte impressione.
Strano che non ce l'abbiano col Var Crotone o Chievo, eh?
A parte le battute (ma mica tanto), è ovvio che anche il Var può sbagliare: a decidere è sempre un arbitro.
Solo che questo "arbitro" aggiunto puo' rivedere l'azione, quindi gli errori sono sicuramente minori rispetto a un mondo senza Var, e già questo direi che può bastare, specie se si limano ancora un po' i tempi e si perfezionano sincronismi e protocolli.
E' chiaro che va perfezionato (riduzione dei tempi e secondo me estensione dell'ambito; io sarei pure per interruzione cronometro in caso di barella, sostituzione, rigore), ma la strada e' questa.
Almeno evitiamo errori stupidi, manteniamo quelli difficili da evitare, forse, o almeno una parte, ma è un progresso.
O, se volete vederla dal lato di chi non ha ancora digerito Calciopoli, evitiamo che chi vuole fare il furbo lo possa fare su espisodi facilmente smascherabili in tv.
In tutti i casi, non è peggio di prima. Anzi, è un po' meglio.
Chi si lamenta forse stava meglio prima, e questo introduce cattivi pensieri. E lo dico io che a Udine per esempio non ho di certo apprezzato il Var.
I giocatori, infine, che, dopo un responso Var, si fanno ammonire per proteste manifestano stupidità e andrebbero multati dalla loro società.
#var #seriea
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domenica 22 ottobre 2017
Questione di cifre
Due mail fra tante,ieri: guadagna 13000 euro in 24 ore esatte (che poi, se anche fossero 25, voglio dire, non avrei obiezioni) e elimina il 71% delle rughe in 48 ore (mi spiace, a me serve eliminarne il 76%).
Dal che si evince che eliminare tre quarti di rughe richiede il doppo di tempo di metter su 13mila euro. Oltre al fatto che il mondo è pieno zeppo di cretini e rompipalle.
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Sim Sala Bim
Su una sim che ho da febbraio e che uso quasi esclusivamente per ricevere ed eccezionalmente per rari telefonate o sms noto una progressiva e quasi impercettibile erosione del credito, peraltro modesto, su di essa mantenuto. Chiamo #Tim e scopro che da marzo (e francamente non ho ricevuto alcuna comunicazione) Tim ha deciso di imperio di attribuirmi un profilo a pagamento (avrà visto la foto di Moi di quest'estate accanto a uno yacht, peraltro di ignoti?), vale a dire un profilo per il quale spendi 0,49 euro a settimana (2 euretti ogni 28 giorni, già che parliamo di giochetti) e li spendi in ogni caso, anche se non fai telefonate o sms: basta che respiri, anzi anche no. Stupito per questo fatto chiedo se esiste un profilo non a pagamento, quello classico vecchio ricaricabile: hai un credito e lo consumi solo se lo usi. Mi viene risposto che esiste certamente. Evito di chiedere allora perché non mi sia stato attribuito di default e chiedo, sapendo già la risposta: posso dunque passare a quel profilo? Certo che sì, l'operazione avrà un costo di €3. Lo faccio. Morale: come spillare prima quasi €8 all'ignaro titolare di SIM e poi €3 e vivere felici.
#Tim che solo casualmente ha pronuncia non diversissima da Team.
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lunedì 2 ottobre 2017
La borsa non è un gioco
Con una parlata non fluida (eufemismo) un italiano di giovane età mi dice che ha chiamato per mettermi a parte di un'opportunità (quale onore, peso io, ma non fateci caso, sono prevenuto, polemico e un po' verboso), mi chiede se conosco la ditta "ZZZ" (adesso non la ricordo neppure) che fa trading online e, infine, se posso parlare un minuto.
Fra me e me ho subito pensato: eccome, se io mi impegno riesco a parlare anche due ore di fila, ma bisogna vedere di cosa e con chi.
Dico che non la conosco, questa ditta, e che essendo solo al banco non posso parlare. Ciò nonostante, mi chiede se so che cos'e' il trading on line. Preciso che lo so ma non sarei interessato, mi chiede di nuovo che cos'e' e io, con sofferta pazienza, rispondo: giocare in borsa col pc, compravendita di azioni e di migliaia di altri titoli e prodotti finanziari, scopo di lucro.
"La sua definizione è corretta (wow), ma ha fatto un errore". Ohibò, penso io, stai a vedere che dire scopo di lucro è poco fine. L'errore è che non è un gioco, afferma (sic): chi gioca è quello che poi perde i soldi, è una cosa seria invece. Così mi dice. Non batto ciglio, o forse sì: le ciglia, si sa, vanno per conto loro. Non sono per nulla turbato per il mio errore, ma non lo do a vedere: sono orgoglioso.
Appurato che il tizio non ha colto il senso dell'espressione "giocare in borsa" (che è più vecchia di me), ribadisco che comunque non sarei interessato, e preciso che comunque non intendevo dire che è un gioco, è l'espressione che è prorpio quella (l'istinto del maestro in me riaffiora sempre).
Insiste un po', mi dice se puo' richiamare in un altro momento. Dico che in teoria potrebbe, ma io non sarei interessato (terza volta). Dice che mi richiamerà. Di questo tizio, oltre alla scioltezza verbale, pari a quella di un grammofono con la puntina spappolata, adoro il fatto che ti sta a sentire.
Ti consiglio, amico, di mascherare il numero o cambiare distretto telefonico.
Adesso ti importunano anche sul cellulare, e anche se non sono i classici operatori di telefonia. Proprio quelli che vendono illegalmente il tuo numero a cani e porci. Per lucro.
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domenica 1 ottobre 2017
Morire di fame o morire di vita
Una frase in apparenza logica, scontata, bella. Che ti fa sentire bene quando la pronunci. Un buon cittadino, un ottimo padre di famiglia, un gran lavoratore, un contribuente modello, un elettore responsabile.
Contro i pelandroni, le sanguisughe, gli spostati, quelli che pretendono di campare senza alzare un dito, i figli dei fiori, gli alternativi, i figli di papà, i vittimisti, gli immigrati.
E invece è proprio questa frase che incentiva lo sfruttamento dell'uomo sull'uomo.
Perché il lavoro è tale se adeguatamente remunerato e tutelato. Se non lede la dignità dell'uomo. Se rispetta il lavoratore in quanto uomo. Il lavoro nobilita l'uomo se è nobilitante, altrimenti lo insozza. Perché non è vero che qualunque lavoro a qualsiasi condizione è meglio di non lavorare.
Lavorare per pochi spiccioli, senza ferie, malattie, diritti sindacali, con contratti a termine che non ti permettono di programmare un futuro, o addirittura in nero, non è lavorare. E' essere schiavi. Anche se la differenza è tra mangiare un panino o avere la pancia vuota. Perché in realtà la differenza è tra morire di fame e morire di vita.
E chi ti tratta così è uno schiavista, un aguzzino che beve il tuo sangue e divora la tua carne, che ti ruba l'anima, che ti considera una cosa, una risorsa (le cosiddette risorse umane, il buon vecchio "personale"), un'attrezzatura da usare fin quando conviene e da buttare nel cesso non appena il rendimento non è più lo stesso o la produzione richiede altro, sempre nella logica di aumentare il profitto senza un limite. Sono i grandi (im)prenditori. E' la logica del produci-consuma-crepa, la perversa escalation di un progresso e di una produzione senza limiti, di uno sviluppo che bada alla quantità e non alla qualità, la quantità dei prodotti e non la qualità della vita.
Se uno ha voglia di lavorare lo trova sempre vuol dire che pur di lavorare devi accettare qualsiasi condizione, anche due euro l'ora senza diritti e a casa dalla sera alla mattina, e bocca chiusa e licenziamento in arrivo se ti ammali o se sei incinta o se, magari, non assecondi le avances del superiore o non avalli le sue mascalzonate.
Ecco perché quella frase non mi piace. Non è un atto di accusa contro il pelandrone, è un alleato prezioso del padrone delle ferriere, del capitalista assetato di sangue, del boss coi soldi pure in bocca che ti paga come una bestia e ti secca con un colpo il primo giorno che zoppichi.
Le ragioni del mercato giustificano qualsiasi abominio. La Mano Invisibile di Smith è un'invenzione, un mercato senza regole è una giungla e nella giungla il più forte prospera e gli altri muoiono.
L'egoismo umano non porta al bene comune, porta al bene di pochi e al massacro dei tanti.
Se tutti accettano tutto, tu dovrai accettare tutto pur di non crepare di fame. Sei uno schiavo moderno: il salariato, il lavoratore a termine, il collaboratore occasionale, il voucherista, il nero. Devi sempre essere reperibile, per un tozzo di pane. Sei una forchetta che io uso quando ho la carne nel piatto e dimentico quando non è ora di pranzo o quando non mi servi perché mangio la pizza con le mani. Sei un utensile, non sei più un uomo. Sei la tua forza lavoro, e nemmeno te la pagano il giusto. Non hai sentimenti, esigenze, desideri. Non hai una vita, non hai diritto a un futuro. Se non rientri più nei piani aziendali o se il mercato si contrae un pochino sei il primo anello a saltare, mentre il profitto è l'ultimo. Il profitto non remunera solo il rischio di impresa (che per le grandi imprese è inesistente, dato che c'e' sempre dietro la rete della mamma Stato), ma gonfia fino a scoppiare, come rane ingorde, pochi avidi ometti. Non esisti come uomo, ma solo come fornitore di mano d'opera. Sei un numero, e spesso finisci in sovrannumero, diventi un esodato, un licenziato, un dismesso, un delocalizzato, un cassintegrato, un part time involontario, un demansionato. Un rifiuto. E tutte queste vergognose e abominevoli sconcezze avvengono sull'altare del Jobsact e di tutte quelle innumerevoli leggi che politici imbelli, incapaci, incompetenti, corrotti hanno confezionato per compiacere il potere industriale e finanziario che foraggia illecitamente le loro vite di indegni rappresentanti del popolo italiano, anzi: di indegni, col quasi generale plauso o il complice silenzio di chi i lavoratori dovrebbe difendere.
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Mia nonna scrutava il cielo dalla finestra
C'è un sito meteo che va per la maggiore, sapete tutti qual è. Non serve a niente ma lo guardate tutti (vabbè, come i tg). È come la finestra, ti dice cosa sta succedendo in questo momento (nowcasting), e spesso pure male , non quello che (forse) accadrà (forecast). E questo perché, mentre su quel sito (e alcuni gemelli sempre molto frequentati) le analisi testuali generali sono frutto di analisi e interpretazioni umane, le schede delle singole località, con le loro belle iconcine del sole, delle nuvole e delle saette, sono la pura trasposizione di immagini satellitari e/o modelli senza la essenziale interpretazione umana. Ma continuate pure eh.
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giovedì 14 settembre 2017
Sei fascista? Non posso impedirtelo
Sei fascista? Non posso impedirtelo e non sarebbe democratico. Io per esempio credo fermamente nell'esistenza di vita al di fuori di quel minuscolo granello che chiamiamo Terra, e non vorrei che qualcuno legiferasse per mettere il lucchetto alle mie idee, ai miei desideri, alle mie convinzioni. Non posso impedirti neppure di credere in un'entità soprannaturale, ma se in nome di questa uccidi o comprimi i diritti degli altri, devo impedirtelo. Tornando a fascismo, nazismo e altre piaghe dell'anima, posso cercare di educare gli adolescenti in modo che non siano sedotti da idee malate (ecco perché la legge Fiano non basta senza una campagna educativa globale e capillare), ma con chi ha più di 20-25 anni è, generalmente, troppo tardi. Ma posso e devo impedirti di manifestarlo pubblicamente, specialmente se hai una carica pubblica o un ruolo educativo, o di fare propaganda e proselitismo. Perché il fascismo non è un'ideologia ma è un crimine, non è il contrario del comunismo ma della democrazia.
Ieri il professore che da qualche settimana ha svoltato e ha cominciato a farci sapere che, dopo salutari camminate all'aria aperta, ci tiene a sventolare bandiere intrise di sangue sui monti prospicienti località segnate da orribili eccidi nazifascisti, nel tentativo di regalare alle sue ignobili bambinate un substrato "ideologico",'ha dichiarato in radio di essere fascista (ma davvero?), che Mussolini è stato il più grande statista italiano (che paese quello che vanta come miglior statista un maiale assassino egocentrico razzista!), che del fascismo sono state più le luci che le ombre (potremmo chiederlo ai soldati italiani mandati al macello, agli africani gasati dall'iprite italica, alle reni della Grecia -ahaha, ai 1007 ebrei rastrellati a Roma il 16 ottobre 1943, deportati e uccisi, a Matteotti, a Gobetti, ai fratelli Rosselli, a Gramsci, e alle infinite nefandezze di un regime violento e stupido: ma forse il prof. si riferiva alla -falsa- puntualità dei treni -anche di quelli piombati? o alle bonifiche, chissà) e che anche quel gran cane psicotico di Hitler fece qualcosa di buono, "economicamente" (Saddam gasava i curdi e uccideva gli oppositori ma leggeva Dostoevskij: avremmo dovuto risparmiarlo per i suoi ottimi gusti letterari).
Sono stato a lungo indeciso sulla legge Fiano, sostanziale ripetizione, grosso modo, di altre leggi esistenti ma quasi mai applicate; alla fine, pur irritato dall'atteggiamento del Pd, penso sua utile, ma insufficiente. Il fascismo non è un'ideologia, è un modo di concepire la la vita, la politica e i rapporti con gli altri (tanto è vero che possono avere condotte fasciste anche persone o formazioni politiche di sinistra o di centro), è un tarlo del cervello e in Italia ha prodotto così tanti disastri che, come tale, va assolutamente combattuto, soprattutto in questa fase in cui da qualche anno sta rialzando la testa. Proprio adesso è necessario alzare la guardia per stroncare sul nascere questi rigurgiti maleodoranti e pericolosissimi, questi conati di vomito che un passato oscuro sta gettando sull'incerto presente per rubarci un'altra volta il futuro (anche un piccolo gesto come quello della bandiera è pericoloso, oltre che penoso). Oggi la situazione italiana (politici perlopiù delinquenti e/o incompetenti, nominati e non eletti e gonfi di privilegi, disuguaglianza sociale, crisi economica, appannamento dei valori tradizionali, corruzione,illegalità, servilismo dei mezzi di informazione, disoccupazione e disagio) è simile a quella tipicamente favorevole alla rinascita di una simile immondizia: ecco perché non possiamo derubricare a folklore o a singole insanità atti come questi e atti più gravi.
Cosa faresti, mi chiedono, se un insegnante di tua figlia manifestasse simili comportamenti? Potrei dire che trasferirei la piccola, ma sarebbe una scelta poco attenta alle ricadute sulla sua vita. Di certo il professore sarebbe sotto stretta osservazione e non esiterei ad intervenire con durezza massima al primo accenno di inquinamento della didattica o di comportamento non consono. Perché se sono disposto a tollerare che tu abbia idee di merd@ non sono certamente disposto a tollerare per nessun motivo che tu permetta a queste idee di influenzare i tuoi rapporti con gli altri e il tuo lavoro specialmente se a contatto con il pubblico o con i più giovani. E, comunque, non mi piacerebbe per niente, perché i "valori" in cui credi è ben difficile che non influenzino pesantemente quello che sei e quello che fai.
#sagro #brugiana #fascismo
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domenica 10 settembre 2017
Dopo il Sagro, la Brugiana
Mi pare troppo che si debba sopportare, oltre ai fanatismi e alla mancanza di rispetto di chi sventola sui monti bandiere di morte in spregio alle vittime delle città sottostanti, anche i pipponi con cui gli stessi cercano di spiegare e giustificare un atto che è e resta osceno e delirante. I vinti non avevano nessuna ragione, lottavano a fianco del Male Assoluto, dell'Orrido, di Satana. I morti vanno rispettati tutti, ma non sono tutti uguali. Chi è morto per la Libertà, per l'Uguaglianza, per la Pace è un morto che in vita è stato migliore di chi lottava a fianco di Mussolini e Hitler.
Purtroppo in questi ultimi anni sta venendo di nuovo fuori, per opera di imperdonabili nostalgici e di giovani mononeuronici, un fascismo putrido e maleodorante che erroneamente si credeva debellato e che deve essere rispedito nelle fogne senza indugio. Il fascismo non è un'opinione, è un crimine. Non è una posizione politica, è una malattia dell'anima. Il fascista è un essere umano a umanità limitata. Non è un'ideologia, è un virus (che può infettare anche chi è di sinistra). Il contrario del fascismo non è il comunismo, è la democrazia. E qualsiasi democrazia, anche quella svuotata di senso che stiamo vivendo, è migliore di qualunque dittatura. Mussolini e Hitler erano due maiali. Basterebbero i 1024 ebrei deportati da Roma il 16 ottobre 1943 (torneranno in 15), la spaventosa guerra in cui ci siamo infilati, i crimini di guerra commessi in Abissinia, le leggi razziali, Matteotti, Gobetti, i fratelli Rosselli e mille altre infamie di un regime dittatoriale da consegnare alla spazzatura della storia.
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sabato 9 settembre 2017
Ci sono stupri e stupri
Quando a stuprare (pare) è un italiano, magari di "buona famiglia", o un agente, gli haters twitterini e i social stupids sono meno effervescenti, meno pittoreschi, sono moscetti e tristi, ci rimangono male insomma, è come rompergli le uova nel paniere, non c'è tutto quel merdosetto fuoco di artificio del buttiamo via la chiave, dateli a noi, estradizione, castrazione, tutti i migranti son stupratori, li ospitiamo e stuprano le nostre donne (notare il "nostre"), e compagnia bella (anzi: brutta).
C'è invece grande cautela, presunzione di innocenza, costituzionalità, rispetto istituzionale, analisi fredde e razionali (allora sapete farle eh, merdacce, quindi fatele pure quando a stuprare è un nero), è tutto un bisbigliare, un muoversi di ministri e personaggioni, abbondano i mi pare, parrebbe, avrebbe, si dice, pissi pissi bau bau, sembra, non si esclude che, anche le americane però eh, erano ubriache e drogate (come se fosse un'aggravante per loro e non per le divise), ma cosa vengono a fare a Firenze, ma vengono per studiare o per fare la bella vita, chissà come è andata davvero eh, (avevano la minigonna per caso?), "c'e del fondamento" (Pinotti. Ma di che si impiccia?), pare una cosa seria (Usa... Cucchi Uva e Aldovrandi non erano americani purtroppo per loro), aspettiamo le prove, il rinvio a giudizio, il primo grado, l'appello, la Cassazione, la Corte Europea dei Diritti dell'Uomo, e perchè no il Tar del Lazio, il Tas di Losanna e il Giurì del Gran Mogol (se invece è un migrante, lapidazione e castrazione subito, senza prove, è gia' colpevole di migrare)...
E naturalmente vengono sbattute in prima pagina le foto dei presunti colpevoli, vengono vivisezionate le loro vite, resi noti nome e cognome e precedenti, si diffondono dettagli scabrosi sulle violenze (spesso inventati), si respira indignazione e voglia di giustizia sommaria a pieni polmoni.
Insomma, lo stupratore è una merda di uomo sempre, lo stupratore di gruppo una doppia merda con ripieno, sia la bestia italiana o straniera, bianca o nera, ma l'opinione pubblica, almeno quella malata, reagisce in modo ben diverso, addomesticata da anni di poltiglia velenosa somministrata a piccole dose da una batteria vergognosa di media servi e di politici incapaci che stanno su solo facendo leva sui peggiori istinti del suddito medio.
#stupro #media #haters #twitter #facebook
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martedì 5 settembre 2017
Sfruttatori
C'è gente che ti offre 500/600 euro per 40 ore settimanali. C'è gente che finisce con l'accettare.
I primi sono gli sfruttatori di uomini. Vittime loro stessi di una aberrante concezione del mondo e dei rapporti socio-economici detta "capitalismo" e di uno Stato sanguisuga e assassino governato da corrotti e incapaci, non sono comunque scusabili quando cercano di salvarsi annegando altri, senza cercare strade alternative che non comportino lo sputare sul sudore della fronte di chi vende la sua manodopera quindi se stesso per sopravvivere.
I secondi si chiamano uomini in difficoltà che accettano di essere sfruttati pur di mangiare e di far mangiare i propri figli.
Il libero mercato è libertà del più forte di spaccare i denti al più debole, con la complicità del potere, dei media e del clero.
Le ghigliottine non fanno mai la muffa troppo a lungo... La storia ci insegna lezioni fondamentali, ignorate dai più.
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domenica 3 settembre 2017
Castrazione
Oggi parliamo di castrazione.
(senti, di cucina ho parlato ieri, e di come riutilizzare le mollette per il bucato rotte parlerò giovedì)
A dispetto dell'incipit, l'argomento è serio e così la mia opinione che espongo subito.
Senti sempre dire, dai politicanti di cosiddetta destra (ma spesso son solo fascisti): castrazione chimica! Con riferimento a pedofili e stupratori, due belle categorie di merde umane fra quelle a catalogo.
Sono contrario alla castrazione chimica. Perchè è temporanea. Non molto efficace. Con effetti collaterali. Non punisce e non risolve.
Per pedofili che non sono mai andati oltre a un certo, sia pur schifoso, limite penso basti una condanna dura. Il problema in Italia è che anche se ti danno 10 anni dopo 4 sei fuori, occorre rivedere questi aspetti (la giustizia è una burletta perchè le leggi le fanno politici che hanno problemi con la giustizia e/o sono incompetenti).
Per chi fa violenza sessuale (quindi oltre le molestie, che possiamo punire nel modo tradizionale, duramente ma a seconda della gravità, senza cadere nel ridicolo di equiparare una pacca amichevole fra persone che si conoscono -eventualmente condannabile, ovvio- a uno stupro), io avrei altre idee.
Dettagliando: per violenza sessuale condanna dura, per recidiva di violenza sessuale, per stupri di gruppo e per violenza sessuale su minori castrazione fisica. Oltre (e non al posto di) a pene detentive dure, ma non vicine all'omicidio altrimenti lo si incentiva come atto finale della violenza.
Fisica. Pulita. Definitiva. Penalizzante.
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Nuovo sputazzo di Kim
Alcune ipotesi sul PettinatoASchifo, che stanotte ha mollato un'altro dei suoi escrementi.
La più credibile è can che abbaia non morde, anche se crea parecchio fastidio (non sono forse fastidiosi questi test (sismi, radiazioni, possibili tragedie)? E poi metti che si sbaglia (non ha una tecnologia infallibile) e durante uno di questi test (l'equivalente per lui del confrontarsi il pisello con i compagnucci nel bagno della scuola) ammazza qualcuno... In questo caso, sarebbe auspicabile non rispondere con le armi né fare attacchi preventivi.
Un'altra ipotesi è che voglia suicidarsi (si annoia?) e abbia scelto un metodo alternativo e più grandioso del semplice cappio in salotto. La ragione è presto detta: se sferra un attacco a Usa e/o Corea del Sud, certamente nelle prime ore ha successo e ammazza centinaia di migliaia di persone, ma dopo una settimana è morto, i suoi sudditi contano milioni di morti e il suo regime è finito: gli conviene?
Ipotesi nell'ipotesi: è così idiota da pensare di poter sopravvivere umanamente e politicamente a un attacco... non è da escludere, dato che pare un folle. Sarebbe l'ipotesi peggiore, per il mondo.
Terza ipotesi vuole essere attaccato (e risponderà blandamente giusto per salvare faccia e regime) per poter fare la vittima: non è credibile.
La prima ipotesi è fastidiosa e potenzialmente foriera di disastri immani per il mondo, la seconda è sconvolgente.
La situazione è complicata dal fatto che come interlocutori abbiamo la #Cina, che mi pare tutto meno che affidabile, #Putin, che fai prima a trovare l'ago nel pagliaio che un suo pregio, e quell'altro, il Carota, che preoccuperebbe il mondo già di suo, anche se non esistesse KimJongUn, il diversamente acconciato.
L'analisi politica che avete appena letto è gratuita.
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A volte ritornano
Chi votava #Berlusconi nel '94 era sprovveduto o interessato. Oggi se votasse Papi o i suoi alleati sarebbe idiota o complice. #FQ
(FQ, M.T.)
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domenica 27 agosto 2017
Il dovere dell'accoglienza
A volte il commento a un post si sviluppa più di quel che avresti voluto e riesce meglio del solito ad esprimere il tuo pensiero, quindi è bene evidenziarlo come post autonomo.
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Per sapere chi è profugo, devi appurarlo. Anche ce ne fosse solo uno su mille varrebbe la pena farlo in ogni caso, dato che stiamo parlando di persone, di esseri umani...
Profughi o migranti si tratta poi di persone che hanno bisogno di aiuto e che vanno come minimo accolte, trattate bene, rifocillate e per un certo periodo mantenute... poi decideranno del loro futuro.
In un paese normale in cui non fosse tollerato il lavoro nero e in cui la giustizia funzionasse per merito di una politica efficiente nessuno si fermerebbe qui per lavorare se non c'è lavoro o per delinquere perché saprebbe che la pagherebbe cara e quindi i più andrebbero verso paesi dove ci sono più possibilità... se invece dopo un primo periodo che serve per rimettersi, per curarsi, per nutrirsi e per riprendersi si fermano, alcuni , è anche perché sanno che comunque un lavoro lo troveranno, magari nero perché qui è tutto sommato tollerato: ecco l'inghippo... e quei pochi che invece vogliono delinquere sanno che qui rischiano molto meno che in altri paesi e quindi si fermeranno.
Quindi vedi bene che: 1) accogliere è un dovere morale e non possiamo sottrarci ad esso e che 2) molte volte le cause dei problemi che abbiamo siamo noi, il nostro Stato, come è strutturato, come funziona e da chi è governato.
Nessuna persona che fugge da un paese a causa di un cataclisma, di una persecuzione, di una guerra o anche solo dalla povertà e col desiderio legittimo quindi di dare un futuro migliore a sé e ai suoi familiari resta poi in un paese in cui non c'è lavoro... quindi se davvero in Italia non ci fosse lavoro (come è vero) molti se ne andrebbero; il problema è che c'è il lavoro nero che è tollerato e quindi molti restano perché, anche se sono sfruttati come bestie, comunque sono in condizioni migliori di quelle che avevano a casa loro e questo te la dice già lunga di come stavano a casa loro.
Per quanto riguarda poi i delinquenti che comunque sono sempre molto pochi (basta vedere le statistiche), beh... come dar torto a un delinquente se si comporta come una ditta che deve piazzare il suo prodotto? E' chiaro che sceglierà il mercato migliore e da questo punto di vista delinquere in Italia è molto più conveniente che delinquere in Romania o in Germania...
Ripeto: la causa di tutto questo, spesso, siamo noi stessi...
Accogliere è un dovere, le risorse per accogliere ce l'abbiamo e ce ne avremmo anche per accoglierne molti di più... basterebbe combattere sprechi, enti inutili, corruzione ed evasione... e poi anche avessimo poche risorse non ci si può sottrarre a un dovere molare proprio di ogni persona.
#migranti #accoglienza #profughi
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sabato 26 agosto 2017
Ciro e Dio
Tutto parte da un mio retweet, cioè da un tweet altrui che ho trovato divertente e ho inoltrato ai miei followers:
Retweeted Migrante in Piscina (@DarioBallini):
Ciro, 11 anni:"Senza i pompieri sarei morto"
Mamma di Ciro, molto più di 11 anni:"i miei figli salvati da Dio"
A volte salta una generazione
Un utente di FB che chiameremo A commenta:
A: In un'altra intervista ha detto che questa è la prova che Dio esiste... quindi anche lui ha attribuito la sua salvezza a Dio
(nota mia: è vero, in un'altra intervista dice: Ringrazio Dio per avermi salvato la vita. Questa è la prova che Dio esiste.)
Io: A undici anni e con una madre che la pensa così, direi che ci sta. Sottolineato quello che è ovvio e cioè che il tweet di "migrante in piscina" che io ho condiviso e quindi ritwittato è un tweet ironico (anche se fa riflettere ), devo dire comunque che, personalmente, non ho mai capito la posizione di chi attribuisce un evento positivo all'intervento di Dio senza chiedersi perché anziché intervenire positivamente sugli effetti di un evento negativo non abbia semplicemente evitato lo stesso...
Il discorso è sempre quello: l'uomo ha bisogno di credere in qualcosa di superiore per vincere l'angoscia della vita e la paura della morte e fino a che questa convinzione resta confinata nell'ambito della vita privata di chi la sposa a me può anche andar bene... è quando chi ha questa convinzione cerca di uniformare a forza la vita degli altri alla stessa che non mi va più bene... nel caso di Ciro, bambino che ha compiuto un'impresa straordinaria, possiamo tranquillamente perdonare tutto, sia la frase che ha detto prima sia quella che ha detto dopo sia qualsiasi cosa che dovesse dire... resta la grandezza di quello che ha fatto (specie se rapportata all'età), ma certo non si può dare peso eccessivo alle parole di un bambino di 11 anni che ancora deve formarsi e in ogni caso qui conta più l'atto. il Tweet, divertente e ben costruito, si basava su una dichiarazione di Ciro, il fatto che poi successivamente ne faccia altre ai fini della battuta non è granché rilevante... non è che stasera dobbiamo stabilire se è stato Dio a salvarlo o il pompiere o una qualche altra divinità... anche perché nel caso di un intervento superiore è una cosa che non si potrà dimostrare mai; quello che sicuramente è avvenuto è il salvataggio ad opera dei bravi pompieri.
A: Guardi che io ho solamente corretto quello che si voleva far credere su quel ragazzo... lui la pensa in un modo ma in questo tweet si vuol far credere diversamente... perché?
Comunque... dalla sua risposta vedo che non è né un credente né un lettore della Parola di Dio.
Giusto xké ha posto la giustificata domanda sul perché Dio non agisce sugli eventi... beh... nella Bibbia non è mai scritto che i credenti non avranno problemi, qualsiasi sia l'entità e la natura di questi, ma che nei problemi, nelle difficoltà, nelle tempeste, Dio sarà con colui che lo invoca e crede in lui.
A: Detto questo, onore ai pompieri, ma quei bambini non sono rimasti schiacciati da prima non x caso o fortuna...
Io: Difatti non era mia intenzione fare polemica, ma solo discutere del tutto pacificamente e ribadire che la prima dichiarazione di Ciro è stata quella e quindi è corretto scrivere su di essa un tweet divertente. il tweet non deve dimostrare chi ha salvato il bimbo, gioca solo su dichiarazioni di persone o fatti reali per strappare un sorriso a chi legge facendolo magari riflettere.. sul fatto di Dio io la vedo così: al di là di chi ha creato il mondo e su questo ognuno si può tenere la sua convinzione o Dio interviene nei fatti del mondo oppure dopo averlo creato non interviene e lascia a noi con libero arbitrio la possibilità di decidere della nostra vita; in questo secondo caso si spiegano tante cose, nel primo non si spiega perché uccidere persone innocenti con un terremoto vedi Amatrice e magari fra i 300 uccisi salvarne 2 o 3 qua e là con interventi miracolosi che per quanto mi riguarda miracolosi non sono. Se intervieni nelle cose del mondo intervieni con più logica (anche se qui ovviamente parliamo di logica umana e uno potrebbe subito dire che la logica divina segue altri percorsi) a meno che naturalmente non si voglia credere che chi viene ucciso in un terremoto o in una tragedia si sia in qualche modo meritato la punizione di Dio; questa sarebbe certamente una spiegazione un po' più fondata anche se per quanto mi riguarda del tutto illogica e assurda anche perché, soprattutto nel caso di eventi come terremoti, tsunami, eccetera mi sembra un colpire un tanto nel mucchio piuttosto che andare a vedere chi avrebbe peccato e merita una punizione e chi no.
A: Sempre giusto x chiarire biblicamente alcuni punti e non x vana polemica... ha detto bene, la logica divina è straordinariamente diversa da quella umana, e menomale aggiungo... come seconda cosa, intenzione di Dio non è punire, ma salvare, ma non carne ed ossa, ma prima di ogni cosa ANIME, e poi, può andare operare anche nella carne... quindi le persone che sono morte potrebbero già essere salvate, ma parlo della salvezza che più conta x un vero cristiano, la salvezza dell'anima.
Non possiamo sapere cosa c'era nel futuro di quelle persone... io mi fido di Dio! Ovviamente è una scelta personalissima.
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Bergiola, l'asilo e le polemiche
Bergiola è l'unica sezione in cui alle ultime comunali ha preso più voti Zubbani (sindaco uscente) che De Pasquale (sindaco attuale), sicché qualcuno ha ricollegato questo fatto alla chiusura dell'asilo.
Difficile credere che De Pasquale sia così vendicativo e poco lungimirante, oltre che ovviamente così pessimo come sindaco (perchè chi facesse una cosa simile sarebbe un pessimo sindaco).
Al massimo, se proprio vogliamo intestardirci a considerare dopo appena due mesi De Pasquale come uno che governa il comune per il suo interesse, avrebbe dovuto aprirne due di asili, allo scopo di acchiappar voti utili alla prossima elezione: io, se fossi un pessimo sindaco, ma furbo, avri fatto così, tanto mica sono miei i soldi che spendo a ufo eh!
Fra le due illazioni, entrambe molto idiote, la seconda mi pare meno illogica.
E' curioso come gente che ha tollerato di tutto per decenni senza dire né ai né bai o quasi, adesso d'improvviso spacchi in quattro anche il capello, e parlo dei carraresi in genere. Sarebbe stato più giusto farlo sempre, che dite? E magari con argomenti convincenti non solo per ragioni di appartenenza.
Allora potremmo anche dire che Zubbani non chiuse l'asilo per farsi votare a Bergiola, e sarebbe anche questa una immane vaccata a cui io non credo minimamente.
E' così difficile pensare che De Pasquale lo abbia chiuso perché, a suo parere, non si possono spendere 70 mila euro all'anno (soldi di tutti) per un asilo con 10 iscrizioni?
Capisco il disagio, darebbe un po' noia anche a me, son sincero, forse anche tanto, ma l'altro asilo è a 3 km (non 30) e mi pare sia stato pure offerto il servizio di trasporto.
Giudicheremo De Pasquale fra 5 anni, tenendo però conto che 1) ci sono voluti 70 anni di sindaci rossi-rossi o rossi sbiaditi per rendersi conto che le cose non stavano andando per niente bene, e che 2) per rimettere in sesto la nave non bastano due mesi, ci vogliono anni.
Naturalmente occorre vigilare eccome sull'operato della giunta (cosa che non si è quasi mai fatta nei decenni precedenti...), perchè sono esseri umani anche i 5 stelle... eh già, i grillini sono esserei umani come noi!!! Possono sbagliare! Fine delle rivelazioni.
Direi però che sarebbe meglio lasciarli lavorare per un po' senza gridare allo scandalo ogni tre giorni.
#carrara #bergiola #asilo #depasquale #zubbani #m5sautore: mauroarcobaleno (blog.mauroarcobaleno.it) Per tornare alla home page clicca qui. Se questo blog ti interessa e vuoi essere aggiornato sui suoi contenuti iscriviti al mio feed oppure seguimi via mail. Se vuoi segnalare questo articolo clicca sul titolo del post e vai a fondo post.
mercoledì 23 agosto 2017
La bandiera fascista sul Sagro
22.08.2017
Sul Tirreno leggo che Maurizio Lorenzoni (Carrara, consigliere) commentando il fatto della bandiera della repubblica di salò sul Sagro dice che: "... ma la Costituzione va rivista, perché si devono condannare tutti i regimi totalitari, non solo il fascismo".
L'affermazione non ha alcun senso.
E la Costituzione non si tocca, specialmente in questo modo.
Penso che a Lorenzoni e a tanti sarebbe utile leggere le illuminanti riflessioni di Murgia:
"Il fascismo non è il contrario del comunismo ma della democrazia. Ecco perché è reato."
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23.08.2017
A proposito della bandiera fascista issata sul Sagro dal prof. Bianchi pochi giorni fa.
Oggi dice che si trattava di una protesta per la legge Fiano. Ok, mi chiedo solo quanti team di sbandieratori avrei dovuto mandare io sui vari monti per le numerosissime leggi ad personam che abbiamo visto vergognosamente votare e firmare da deputati e presidenti della Repubblica dal Berlusconi 1 in poi e che hanno salvato premier e sodali da guai giudiziari assortiti o hanno favorito indebitamente gruppi di potere e/o di interessi.
E aggiunge: e poi sarà così finchè non sarà data "dignità alle ragioni dei vinti".
Volentieri... se solo esistessero.
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Non fa mai male leggere: https://www.facebook.com/kelleddamurgia/posts/10212119634960487
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25.08.2017
BANDIERA IN UN CASSETTO, E BASTA
"Sto valutando con i miei avvocati la possibilità di una azione legale nei confronti del presidente della Regione Toscana Enrico Rossi, che mi ha dato dell'energumeno fascista in un suo post su Facebook. Potrebbero esserci gli estremi per la diffamazione". Questo riporta oggi il Tirreno online. A parlare è Bianchi, il prof. che ha portato la bandiera RSI sul Sagro immortalando la grande impresa e diffondendola pubblicamente.
Al di là della lotta fra bianchi e rossi (scusate la battuta), di preciso cosa è diffamatorio? La parola "fascista"? Non penso, lo è, lo ha detto. Sarebbe diffamazione per me, non per lui.
"Energumeno"? Dice Treccani:
energùmeno s. m. (f. -a) [dal lat. tardo energumĕnus, gr. ἐνεργούμενος, part. pres. di ἐνεργέομαι «subire l’azione altrui»; propr. «ossesso»]. – 1. Chi è posseduto dal demonio; indemoniato, ossesso. 2. Più com. in espressioni comparative, o in usi fig., con riferimento a persona infuriata, dominata dall’ira o da altra violenta passione: gridare, urlare, divincolarsi come un e.; sembrare un e.; si scagliarono contro di lui come tanti e.; occhi da e., spiritati.
Vi pare ci siamo gli estremi per una denuncia?
Suvvia. Bandiera in un cassetto, e basta.
#sagro #salò #bianchi #rossi
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26.08.2017
SEMPRE SULLA BANDIERA DEL SAGRO
Caso della bandiera rsi sul Sagro.
Azione assolutamente inaccettabile, specie da parte di un educatore, ok.
Offesa alle vittime di Vinca, ok.
Scarsa conoscenza della storia e scarsa condivisione dei valori fondanti della nostra Repubblica, ok.
Necessità di richiamare all'ordine l'autore, e semmai sanzionarlo, ok.
Sdegno quasi unanime, ok.
Anch'io giudico la cosa come pessima e inaccettabile, oltre che (per me) incomprensibile.
Tuttavia chi parla di licenziamento (del resto, non possibile), esagera. Si licenzia chi ha mancanze professionali gravi e non episodiche.
Ora, dopo gli annunci di azioni legali di Rossi e di altri soggetti, e gi articoli su vari organi di stampa pure nazionali, Fedeli invia gli ispettori. Ok...
Ribadisco: azione turpe, per me, da condannare senza se e senza ma. Insegnante da richiamare pesantemente: cartellino giallo.
Ma in Italia è così, su alcune cose (mi viene in mente quel titolare di stabilimento balneare ricolmo di gadgets e frasi fasciste, di cui per anni stranamente nessuno si era accorto eh?), pessime, si montano casi immensi, su altre, gravissime, un po' di sdegno a reti unificate e poi oblio.
Vigilare, difendere i valori della sacra Costituzione, monitorare i rigurgiti fascisti sono azioni doverose e utili, ma nelle cose umane occorre seguire anche un ordine di priorità, altrimenti si rischia di smarrire il senso profondo e complessivo delle cose che si fanno.
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venerdì 18 agosto 2017
Il solito teatrino
Insomma il solito squallido teatrino post orrido fatto di sangue.. adesso sono al lavoro gli avvocati: cavilli, prescrizioni, perizie psichiatriche, raptus, attenuanti, infanzie difficili, lungaggini procedurali, sconti di pena, salute precaria (avete notato, vero, che quando si tratta di massacrare le persone, spesso per futili motivi sono tutti in perfetta salute, aitanti, muscolosi, violenti, padroni del mondo e quando vengono beccati e messi in carcere, o molto più spesso vergognosamente ai domiciliari, diventano tutti cagionevoli di salute, a rischio suicidio, continuamente in lacrime e pronti a fare qualunque cosa pur di espiare il crimine commesso, ovviamente non con i meritati 30 anni di galera per non dire di peggio, ma con una pena clamorosamente inferiore e generalmente offensiva nei confronti dei sopravvissuti e dei parenti dell'ammazzato), buona condotta. giochetti vari, servizi sociali, semilibertà, percorso di rieducazione, pentimento, conversione, sono un'altra persona, ho capito il mio errore, ho saldato il mio debito con la giustizia, laurea presa in carcere, lavoro garantito quando escono, possibilità di rifarsi una vita (mentre quello che è morto la vita non se la rifa e anche tanta gente che non ha mai commesso crimini efferati non ha questa possibilità non dico di rifarsi ma di farsi una vita), stratagemmi ovviamente tutti permessi da queste leggi fatte male (ricordiamo che le leggi sono fatte dai politici, i giudici si limitano ad applicarle) e quello che doveva essere un colpevole sicuro e un fatto spiegato e senza alcuna ombra diventerà subito un caso spinoso, dubbio, con mille interrogativi e si tradurrà in una condanna sempre troppo bassa che poi verrà ancora ridotta dagli sconti eccetera... questo è il film a cui assistiamo 9 volte su 10.
Tutti i coraggiosi, violenti, machi, giustizieri della notte quando si tratta di agire e di commettere azioni folli, orribili, ingiustificabili, da bestia e il giorno dopo, ovviamente solo dopo essere stati beccati e messi di fronte alle loro responsabilità da prove inoppugnabili quali centinaia di testimoni (inerti) o incontrovertibili filmati di videocamere, tutti agnellini pentiti, vittime di questa società, in lacrime, pronti ad espiare le colpe a pretendere le scuse dei familiari e ad accampare scuse puerili e nella maggior parte dei casi costruite a tavolino con i difensori.
Naturalmente non posso esimermi dal chiudere questo pezzo precisando sempre che tutti, anche quelli beccati con le mani nel sacco, quelli che inoppugnabili video dimostrano aver commesso azioni orribili, quelli che hanno reso piena confessione, sono assolutamente e clamorosamente del tutto innocenti fino a quando non si sono celebrati i classici step del rinvio a giudizio, primo grado, appello, appelli mediatici, Cassazione, Corte europea dei diritti dell'uomo, tribunale sportivo di Losanna, Tar del Lazio, Giudice di Pace di Forlimpopoli, Giurì del Gran Mogol e chi più ne ha meno ne metta che qui come vedete ne abbiamo già abbastanza.
(foto: ventilatore di Fede e Silvia)
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