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giovedì 3 gennaio 2019

Pentafobia

Una prima disanima di questa curiosa patologia
(tempo di lettura 2')

Ognuno ha le sue ossessioni; io per esempio controllo sempre due volte il gas prima di uscire e non bevo mai alcolici il 29 febbraio. Una fobia altrettanto carina è quella di denigrare da sempre e comunue i pentastellati.
Si premette che la fobia che qui si esamina è cosa ben diversa dalla legittima espressione di un'opinione politica, anche della più strampalata e meno condivisibile, attività che di certo non contestiamo, parendoci anzi doverosa e lodevole.

La patologia indicata si caratterizza per il fatto che i pazienti denigrano i c.d. pentastellati fin dal primissimo giorno, quindi palesemente senza alcun motivo ragionevole, per qualsiasi cosa facciano o non facciano, grande o piccola, e dicano o non dicano, rilevante o marginale, enfatizzandone gli errori, anche se spesso sono uguali o meno gravi di quelli commessi fino a ieri da coloro che gli stessi pazienti avevano sempre esaltato e che tuttora portano in palma di mano, perfino drammatizzandone le conseguenze ("rischio dittatura","ritorno del fascismo", "disastro economico", locuste e lingue di fuoco dal mare, ecc.) e svalutandone i meriti.

Spesso i c.d pentastellati vengono con intento dispregiativo definiti "come gli altri" e nel far ciò il paziente non si rende conto di denigrare al contempo anche i suoi presunti eroi: è anche questa una specifica del malanno in esame.
Le offese gratuite e sanguinose, per lo più infondate e gratuite, si sprecano, specie nei soggetti più compromessi, che tendono anche ad attribuire agli oggetti del loro supremo e comico disprezzo caratteristiche inventate che sovente essi stessi manifestano senza rendersene conto, quali la suprema ignoranza, la maleducazione, l'assenza totale di memoria storica, una capacità di analisi, di valutazione e di comprensione ridotta ai minimi termini, una cialtroneria diffusa e una non moderata incapacità di intavolare un qualsivoglia confronto ragionato e civile su specifici temi.
Un altro tratto distintivo della malattia è la mancanza di pazienza e la percezione distorta dei tempi, per cui si chiede a Tizio di rimediare in due anni (o, e qui parlo dei soggetti terminali, in due mesi) al disastro prodotto nei più disparati settori da Caio e Sempronio nell'arco di tre o quattro decenni.

Lettura dei principali quotidiani e ascolto dei tg nazionali sono fattori che nutrono la patologia, che dopo tali attività insane ne risulta corroborata e che del resto si estrinseca poi a sua volta sempre principalmente sui media, questa volta preferibilmente i social, oltre che ovviamente nei luoghi storicamente a ciò deputati quali bar, luoghi di lavoro e di studio, file alle Poste e negli uffici, luoghi di struscio serale in piazza o sul corso.
In ogni fatto, reale o inventato, di cui vengono a conoscenza trovano sempre un aggancio per riferirsi all'oggetto della loro ossessione, che diventa alla fine in buona sostanza la chiave universale di lettura delle cose del mondo, oltre che causa unica e suprema di tutti i mali dello stesso.
Di frequente ammoniscono (con tanto di ditino alzato e oscillante) l'interlocutore, paventando immani e repentine tragedie future, a loro dire determinate fatalmente da chi popola i loro visionari incubi diurni e notturni.

Spesso i pazienti agiscono in gruppo e fanno comunella. Tendono a ridcchiare spesso sguaiatamente e a darsi metaforicamente di gomito. Nei casi più violenti agiscono sui social in branco e con tattiche degne di stalker e bulli.

Al di là dei casi più gravi, non riteniamo tuttavia che abbiano bisogno di cure urgenti e soprattutto che non sia poi così necessario curarli, un po' per l'estrema difficoltà di pervenire in tempi brevi a completa guarigione, un po' perchè non si tratta in ogni caso di fenomeni pericolosi tranne i casi appena menzionati. In fila ci sono persone con ossessioni meno carine della loro ed è a questi che in genere viene accordata la precedenza.

autore: mauroarcobaleno (blog.mauroarcobaleno.it) Per tornare alla home page clicca qui. Se questo blog ti interessa e vuoi essere aggiornato sui suoi contenuti iscriviti al mio feed oppure seguimi via mail. Se vuoi segnalare questo articolo clicca sul titolo del post e vai a fondo post.


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