Auspico una modifica al sistema di sanzioni previste in caso di comportamenti irriguardosi o simili a carico di allenatori e giocatori di calcio, in serie A.
Nel caso in cui simili condotte spiacevoli riguardino tesserati di società c.d. "big" (in sintesi: quelle dal budget sconfinato e che si aspettano di vincere sempre o 9 volte su 10) le pene andrebbero ridotte nella misura di un terzo.
Sono persone abituate a portarsi a casa i tre punti, quindi è lecito presumere che in caso di pareggio o, Dio non voglia, di sconfitta, il loro sistema nervoso possa essere meno capace di parare il colpo, in termini psicologici, rispetto ai players e allo staff tecnico di team che, giocando a uno sport, sono invece fisiologicamente preparati a vincere, perdere o pareggiare.
Sarebbe una mossa di equità.
E' opinione comune anche fra i medici, infatti, che è normale aspettarsi reazioni più violente e insolenti in caso di sconfitta, nei confronti di arbitro, avversari e media, da parte di coloro che per natura hanno la vittoria quasi scontata e sono comunque abituati a procedere in classifica con la tabellina del tre.
Non possiamo certo sperare che in simili soggetti vi sia la capacità di metabolizzare una sconfitta, sia pure giustamente maturata sul rettangolo verde: non possiamo chiedere a un gatto di risolvere un'equazione, dopotutto.
autore: mauroarcobaleno (blog.mauroarcobaleno.it) Per tornare alla home page clicca qui. Se questo blog ti interessa e vuoi essere aggiornato sui suoi contenuti iscriviti al mio feed oppure seguimi via mail. Se vuoi segnalare questo articolo clicca sul titolo del post e vai a fondo post.
venerdì 18 gennaio 2019
Urge modifica regolamentare
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