Tutti hanno diritto di manifestare liberamente il proprio pensiero con la parola,lo scritto e ogni altro mezzo di diffusione (art.21)

* HOME * CHI SONO * REGOLAMENTO * COSA HO APPENA [RI]LETTO * COSA HO APPENA [RI]VISTO, [RI]ASCOLTATO *
MI PIACE * FB 1 * FB 2 * SCRIVIMI * CONDIVIDO * DEFINIZIONI * FONTI * ALIZEE *


.
Se trovi interessante quel che scrivo non sai cosa ti perdi su Twitter e Facebook.
Se non mi trovi interessante, lo accetto, ma hai un problema! :-)

sabato 8 giugno 2019

G E N O V A

Genova è così grande da essere una grande città, ma così piccola da essere sempre umana e gestibile.

Quando passeggi sotto i suoi palazzi, di una maestosità e di una bellezza sconvolgenti, senti il peso dei secoli addosso, ma anche la leggerezza di chi venendo da lontano ha ali forti per volare verso il futuro. Quando arrivi in una delle sue piazze il cuore ti si apre e respiri a pieni polmoni una grandezza che ti esalta senza perderti.

Ha alle spalle una storia lunga e gloriosa, da incontrastata Dominatrice dei Mari e Regina dei Traffici, che si rintraccia senza fatica qua e là, camminando per le sue vie e le sue piazze, ma che non la rende arrogante o Superba, essendo già di suo piuttosto riservata e consapevole delle sue doti.
Oggi è ai margini del mondo e ha un futuro incerto davanti, come tutti o perlomeno come tanti luoghi di questo mondo, ma ha radici forti e sguardo fiero, con quel mare mai domo che giorno e notte la accarezza con forza, con quel vento che furente la schiaffeggia e la carica di energia, e quei monti che la proteggono da secoli ma che anche la schiacciano e la rendono insicura.

Il vero ingresso a Genova lo si fa dal mare, da sempre, chi vi arriva in aereo o per ferrovia o strada non la prende per il verso giusto, non vede il suo vero volto di città severa e benevola, fiera e generosa, superba e lavoratrice, consapevole delle sue qualità e abituata ad inseguire con tenacia e a strappare coi denti tutto quello che che serve, terreno dopo terreno, conquista dopo conquista.

I genovesi sono chiusi e brontoloni, ma sinceri e generosi. E' gente accogliente e tollerante, qui da sempre le lingue, i dialetti, i colori della pelle e i costumi e le usanze della Terra si mescolano e convivono in una miscela culturale variopinta e stimolante, che non è mai un limite ma sempre una ricchezza. Non è facile conquistarli, ma se ci riesci non avrai tradimenti o sorprese. Non sono avari, ma accorti. Abituati a fare i conti con una natura che dà tanto ma chiede anche parecchia attenzione e sovrumani sforzi, per conquistare le cose e per non vedersele sfuggire. Non sono antipatici, ma riservati. Non sono inospitali, ma hanno bisogno di tempo per entrare in confidenza: l'amicizia non è un bene da poco, è gemma preziosa e rara.


Genova non è un museo a cielo aperto, come Firenze; non ha il fascino della laguna e dei canali come Venezia; non è efficiente e all'avanguardia come Milano; non è immensa e frenetica come Roma o scoppiettante ed ingestibile come Napoli. Raramente vai a Genova per visitarla, e raramente ce l'hai fra le mete più ambite, ma se ci arrivi ne resti affascinato e scopri cose che non sapevi e che non scordi.
Genova è per noi, anche se accoglie tutti.

Negli anni la trovo sempre uguale a se stessa, nel bene e nel male. Il mondo è cambiato (in peggio), e con esso Genova, ma in maniera armonica, e forse meno, o almeno così mi pare, tanto che non noto grandi differenze: è sempre lei, per fortuna. Anche se le persone sono più cattive ed egoiste di un tempo, Genova mantiene la sua atmosfera particolare, che per me è atmosfera di casa. Il mondo è un posto sempre più difficile, Genova non fa eccezione, ma a Genova c'è' sempre qualcosa di speciale, che noi conosciamo bene e abbiamo nelle ossa e nel cuore, che gli altri da fuori non conoscono ma quando arrivano rilevano.

Genova è porto di mare, non è chiusa ma aperta al mondo, in tutti i sensi. Non fa differenze fra gli uomini, non ti guarda con sospetto, ti accoglie e ti fa sedere al suo tavolo, ti fa sentire subito a casa anche se non ti butta subito le braccia al collo, ti ospita benevola non importa quale sia la tua casa, da dove tu venga e perché. Gelosa di se stessa e dei suoi segreti, accoglie il mondo in sé e lo vive in pace e armonia, in condivisione e fratellanza, da secoli.

Genova per me è l'infanzia e parte dell'adolescenza, è la casa lasciata ad un tratto e a cui tornare a volte. Sono io.

E' un caos controllato, un frastuono accettabile, una bellezza sobria e mai urlata, una fierezza radicata e mai esibita. E' un mare fratello, un cielo a volte cattivo, un vento sempre agitato, un palazzo che viene dal passato e uno scorcio che guarda al futuro. E' per me la città della fantastica squadra dai quattro colori, che ho tatuati nel cuore, e dei cugini sportivi che di colori ne hanno due e sono genovesi e fratelli. E' la città della mia prima scuola, delle mie prime case, dei miei parenti, dei miei genitori e nonni. Qui sono nato e ho costruito le mie basi, qui ho capito la vita e lo sport.

I posti del mondo non sono tutti uguali.
Genova, di certo, non è uguale.

autore: mauroarcobaleno (blog.mauroarcobaleno.it) Per tornare alla home page clicca qui. Se questo blog ti interessa e vuoi essere aggiornato sui suoi contenuti iscriviti al mio feed oppure seguimi via mail. Se vuoi segnalare questo articolo clicca sul titolo del post e vai a fondo post.


Nessun commento: