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sabato 8 giugno 2019

Voglio avere sempre ragione e sono polemico

Quattro o cinque volte in mezzo secolo di vita (o forse anche dieci) mi sarà stato detto che io sono un tipo che vuole avere ragione a tutti i costi, sottintendendo con questa affermazione la precisazione "anche soprattutto quando non ce l'ha"....

Ora, devo dire che questa affermazione è curiosa, come anche quella che qualche volta mi è stata fatta, forse più spesso, secondo la quale io sarei polemico e prolungherei le discussioni perché voglio arrivare in fondo o comunque voglio avere ragione.

Quest'ultima mi ha sempre divertito perché me l'hanno sempre rivolta al culmine di discussioni piuttosto lunghe con un interlocutore che a ben vedere voleva anche lui aver ragione, almeno quanto me, e per questo continuava a discutere con me, e devo dire che è accaduto quasi sempre in circostanze in cui avevo ragione o, se avevo torto, non era certo in maniera clamorosa (non sono il tipo che affonda con la nave arrivando a difendere l'indifendibile per ore, se vedo che ho torto ne prendo atto subito e cerco di portare comunque a casa un risultato non penoso).

Per quanto riguarda invece la prima affermazione, quella secondo la quale vorrei sempre avere ragione, devo dire un po' scherzando e un po' no che non è così, perché io non mi ritengo certo così intelligente o acuto da avere sempre ragione... Semmai sono accorto e prudente, per cui mi espongo o attacco solo quando sono ben coperto dietro e quindi sono sicuro di quello che dico: ecco perché sbaglio di meno e molto spesso ho ragione. In termini calcistici, rischio pochi contropiede.

Quanto al fatto che voglio sempre arrivare in fondo, lo ammetto: non mi piacciono le frasi a metà, le allusioni a mezza bocca, le questioni aperte: voglio chiudere la cosa, arrivare all'osso e se è il caso spolparlo, in pratica adopero nelle relazioni sociali la stessa tattica che in genere nelle dinamiche di coppia hanno le donne ("caro, dobbiamo parlare...").

Poi, concludendo in maniera ironica ma non troppo, potrei anche dire che il punto non è che io ho sempre o quasi sempre ragione, ma che sono gli altri che quando parlano con me, di certi argomenti soprattutto, hanno sempre o quasi sempre torto. Cioè, non è certo un esclusivo merito mio, spesso è più un demerito degli altri e, d'altra parte, potendo essere la ragione In molti casi solo di uno, è chiaro che se l'altro ha torto poi finisco per averla automaticamente io, la ragione... magari anche al di là dei miei meriti che certo non mi voglio prendere in questa sede anche se in parte ci sono.

Alla fine, quasi sempre chi mi accusa di fa polemica o di essere prolisso è anche chi poi discute con me per ore e quindi fa egli stesso polemica o si dilunga (per avere ragione, guarda un po'! Come me...). E chi mi accusa di voler avere sempre ragione o è irritato perché aveva torto o non sapendo cosa dirmi di negativo improvvisa questa cosetta, che comunque è sempre di impatto, lo ammetto.

Io non voglio avere sempre ragione, ma mi capita di averla spesso, molto spesso. E' una condanna? Adesso non esageriamo. Mi capita, ripeto, sia perché sono accorto e prima di guerreggiare mi assicuro di avere buone armi in mano e solidi punti di ristoro a disposizione, sia perché evidentemente mi batto con tizi che hanno torto più spesso di quanto capita a me. Non arriverei a dire però che me li scelgo col lanternino, privilegiando apposta i bacati, per poter vincere facile: è falso.

C'è' poi da dire che, sebbene mi accalori sovente e non riesca quindi sempre, specialmente con chi conosco o con chi è recidivo nella sua testardaggine, a mantenere quella pacatezza che dà l'illusione, ma solo l'illusione della ragione (chi ha ragione non passa dalla parte del torto solo per il fatto di perdere pacatezza nella discussione, questo è un falso mito), non vado mai oltre a un tono di voce un po' più alto o deciso e a una maggior foga e veemenza dialettica; in altre parole, non offendo e non meno, di solito. Il fatto di non menare, lo so, lo si dava per assodato, mentre il fato di non offendere, neppure quando ne ricorrerebbero gli estremi, spesso manda fuori giri l'interlocutore, che comincia allora a tirar fuori accuse fantasiose, e a volte offende.

Forse alla base influenza un po' il mio rapporto con gli altri il fatto di sentirmi da sempre molto differente dalla media degli umani, non tanto geneticamente, ovvio (non vengo da Marte, e comunque veniamo tutti dalle stelle, passando poi per l'Africa), quanto moralmente e spiritualmente. Non ho detto migliore, questa valutazione la tengo per me. Ma certamente molto diverso dalla media (non intesa come mediocrità ma come valore medio). Non è snobismo, è un dato di fatto. Pensare che c'è chi si ritiene il numero uno al mondo, ecco io ho solo detto di sentirmi poco simile all'essere umano standard. E' un fatto.

Sono davvero diverso da molti, non millanto. Ho valori, idee e dinamiche sui generis in molti ambiti, non così folli da rendermi insano di mente, non così stravaganti da parere forzate, ma così differenti, spesso, da saltare all'occhio. Ciò non mi ha mai impedito di condurre un'esistenza apparentemente normale e sempre nelle ultime file, mai sul palco a prendere applausi o fischi e comunque a farsi vedere. Di recente (20-25 anni) ho mutato modulo di gioco, è vero, passando da un 4-4-2 o addirittura 4-5-1 a un 4-3-3, quindi ho tolto uno o due centrocampisti per rinforzare l'attacco, ma questo è noto e non molto pertinente, anche se non del tutto estraneo, rispetto a quanto stiamo dicendo.

Infine, penso di essere poco simpatico perché ho idee piuttosto definite (non ho detto immutabili nei secoli) su quasi tutto e perché mi piace discutere o quanto meno non sono il tipo che se tirato in mezzo ci passa sopra. In ogni caso di mestiere non faccio il simpatico, quindi alla fine resta sempre quello di non frequentarmi il sistema migliore per chi davvero non mi sopporta. Sembra impossibile, lo so, ma c'è chi non mi apprezza!

Io, per esempio mi trovo simpatico e, siccome ho gusti ottimi, penso che dovreste prendere in considerazione il mio giudizio


autore: mauroarcobaleno (blog.mauroarcobaleno.it) Per tornare alla home page clicca qui. Se questo blog ti interessa e vuoi essere aggiornato sui suoi contenuti iscriviti al mio feed oppure seguimi via mail. Se vuoi segnalare questo articolo clicca sul titolo del post e vai a fondo post.


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