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venerdì 14 febbraio 2020

Escrementi sociali

Un amministratore che ruba è un fatto odioso.
Non si tratta del disgraziato che ruba il borsello all'uomo d'affari in pausa pranzo, o del poveraccio che esce dall'iper con due scatolette di tonno in tasca. In questi casi si tratta di furto che deve essere punito, ma il giudizio morale non può non risentire delle circostanze.

Io parlo del politico. Si tratta di una persona che abbiamo eletto e a cui abbiamo affidato la gestione della cosa pubblica. Egli dunque ruba somme ingenti alla collettività e tradisce la nostra fiducia.
Da un punto di vista sociale è un escremento, come del resto chi evade eppure usufruisce dei servizi pagati da tutti noi.
Le pene dovrebbero essere raddoppiate.

Vorrei carceri piene di evasori e politici ladri. Carceri moderne, in cui la sola pena consista nella privazione della libertà, senza il corollario tristemente noto delle attuali carceri italiane e non. Ma vorrei pene dure, da scontare fino all'ultimo osso, senza sconti, premi e carnevalate varie.
Invece sono propri i colletti bianchi a farla franca 9 volte su 10, mentre il tizio del tonno è facile che per riuscire a sfamare suo figlio rischi di prendersi 9 mesi.

Una giustizia a doppio binario è ingiustizia.

autore: mauroarcobaleno (blog.mauroarcobaleno.it) Per tornare alla home page clicca qui. Se questo blog ti interessa e vuoi essere aggiornato sui suoi contenuti iscriviti al mio feed oppure seguimi via mail. Se vuoi segnalare questo articolo clicca sul titolo del post e vai a fondo post.


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