Ignoranti, omofobi, razzisti, stupidi, cafoni, fascionazisti, xenofobi, analfabeti, disagiati, poracci*, egoisti, violenti, gretti: è arrivata la vostra ora, gioite, direi quasi sursum corda ma poi mi capite in due su cento**.
Dopo una vita (inutile, lasciatemelo dire) in cui vi hanno (giustamente) trattato per come meritavate, cioè come bestioline immonde da accudire (con tutti i diritti, eh) ma da tenere lontani dal consesso delle persone civili, ora può esserci qualcosa anche o soprattutto per voi: le doti preclare che vi distinguono saranno presto le più richieste.
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* Poraccio non vuol dire poveraccio. Poveracci saranno quelli che oggi stanno male e con voi staranno peggio. Poraccio è chi è inadeguato, idiota, ridicolo, imbarazzante al punto da non rendersi nemmeno conto di quel che è. Vedi poraccitudine.
** Lo so, usare il latino è fare lo snob, il saputello. E io poi nemmeno ho titoli particolari, tranne quello glorioso di persona perbene e antifascista. Ma io lo uso per scherzarvi, non per lodarmi. Solo a fine canzonatorio, insomma: per essere più chiaro, per prendervi per il bavero.
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