Solo sette o otto anni fa chi l'avrebbe detto che il PD, un partito democratico solo di nome, già distintosi per non aver mai fatto vera opposizione al governo del Condannato e aver dunque permesso tutte le porcate che hanno contraddistinto il ventennio del suddetto, sarebbe diventato quel che è oggi? Nemmeno io, che però, guarda caso, mai l'ho votato: non voto partiti di destra. Lungimiranza o fortuna, questo è un fatto. Non ho bisogno di dieci anni per capire quando il nuovo che avanza è solo il vecchio imbellettato che striscia.
Oramai, da decenni, e sempre più, quel che era malcostume occasionale ed episodico che, se scoperto, veniva condannato dagli elettori, punito dalla magistratura ed emarginato dalla parte buona dei partiti, è diventato prassi. Il marcio quotidiano.
Oggi una legge si fa se conviene a qualcuno: una persona (le famose leggi ad personam dell'amico della nipote di Mubarak), un'azienda, una lobby, una confessione religiosa. O non si fanno se dispiacciono a qualcuno (es: la chiesa cattolica romana, gli industriali). Le ragioni ideali, la competenza, la coscienza sono suppellettili divenute inutili, sulla credenza del voto dettato dal segretario che ti ha nominato e da cui dipende la tua rielezione.
Questa non è politica, non lo è più da prima di Tangentopoli (che almeno mantiene una sua dignità: i porci beccati con i soldi in bocca si vergognavano e se ne andavano, non invocavano la presunzione di innocenza anche davanti a intercettazioni chiarissime): questo è marciume. Un verminaio. Il più pulito ha la rogna.
Se ancora viene fuori qualcosa, nonostante il totale asservimento dei media, è perché qualcuno che ci prova, a fare informazione seria o politica onesta, e ad applicare bene le poche leggi giuste rimaste, c'è ancora, ed è perché qualche garanzia e qualche contrappeso ancora funziona, in questa democrazia violentata: in attesa di ottobre, quando si proverà a respingere una riforma che vuole eliminare molti di questi ultimi "fastidi".
autore: mauroarcobaleno (blog.mauroarcobaleno.it) Per tornare alla home page clicca qui. Se questo blog ti interessa e vuoi essere aggiornato sui suoi contenuti iscriviti al mio feed oppure seguimi via mail. Se vuoi segnalare questo articolo clicca sul titolo del post e vai a fondo post.
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