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mercoledì 6 aprile 2016

Questionari per palati fini

Sono appena stato in banca per la seconda volta in pochi giorni al fine di ricalibrare qualcosa quanto a giacenza su c/c, fondi, etc. Non ci andavo da un po', intendo nelle retrovie.
A parte il fatto che negli ultimi anni tutto è cambiato, quanto al mercato (adesso i tassi fanno schifo al porco -non quelli passivi, eh, quelli ti sbrinano sempre il lunotto anche d'estate), ora prima di poter fare operazioni di investimento anche banali tipo switchare da un fondo azionario (più rischioso) a un fondo obbligazionario (meno rischioso) devi compilare un questionario, presumo partorito da raffinati analisti, che ti impedirà di comprare alcunché, in pratica, a meno che tu non risponda alle domande fingendo di essere un pazzo che intende rischiare buona parte del suo patrimonio senza preoccuparsi più di tanto pur di poter lucrare teorici rendimenti vantaggiosi. In pratica, ante casini vari (Parmalat, Argentina, e tutto il circo a seguire) ti vendevano qualsiasi cosa, anche marcia; adesso prima di farti sedere sulla sedia dell'ufficio titoli ti chiedono di firmare un foglio in cui affermi di assumerti in toto il rischio che durante l'incontro col consulente la sedia possa cedere e tu sbucciarti il gomito. In questo paese quasi nulla funziona bene; non è disfattismo, è realtà, e sono sempre più convinto che quel pooco che va sia merito del caso o di singole persone valide e coscienziose. Se poi potessimo provare sulla pelle, in diretta, giorno per giorno, il confronto con analoghe situazioni di paesi civili come Svezia, Inghilterra etc il nostro livello di orrore sarebbe notevolmente accresciuto. Ma le banche, oltre a fare utili pazzeschi, farti pagare i conti correnti e le operazioni in misura vergognosa e generalmente fare i loro interessi preoccupandosi solo incidentalmente del tuo, hanno altri scopi? Il punto è che sanno di avere le spalle coperte, mai visto un governo non amico dei banchieri.

autore: mauroarcobaleno (blog.mauroarcobaleno.it) Per tornare alla home page clicca qui. Se questo blog ti interessa e vuoi essere aggiornato sui suoi contenuti iscriviti al mio feed oppure seguimi via mail. Se vuoi segnalare questo articolo clicca sul titolo del post e vai a fondo post.


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