A giudicare dagli scandali recenti e meno recenti, e dalla condotta di chi ci governa noto che, a distanza di anni, prevale ancora un'idea
del governo come di metodo per sistemare persone e cose che rientrano nella propria sfera di conoscenze personali e lavorative, e non come compito gravoso e disinteressato di gestione accurata e coscienziosa della cosa pubblica... Noto poi sempre più arroganza, e qui il mio riferimento è soprattutto all'ultimo governo, pure se paragonato a quello del recentissimo ventennio che abbiamo subito, scarsissimo rispetto per le Istituzioni e per la Carta (che addirittura si riforma profondamente e male a colpi di maggioranza, raccattando voti qua e là nei modi più svariati, nell'ambito di un Parlamento comunque illegittimo), nessuna voglia di ascoltare le ragioni delle minoranze o dell'altro da noi in generale. Scarsissime competenze, conflitti di interesse grandi come palazzi, nomine effettuate per parentela, conoscenza, vicinanza geografica e non per pura meritocrazia, politiche dell'annuncio quasi mai seguito da fatti concreti. Uno scenario squallido su cui si muove una democrazia ormai solo formale, non più sostanziale, nel silenzio complice di chi qualcosa potrebbe dire, e fare.
autore: mauroarcobaleno (blog.mauroarcobaleno.it) Per tornare alla home page clicca qui. Se questo blog ti interessa e vuoi essere aggiornato sui suoi contenuti iscriviti al mio feed oppure seguimi via mail. Se vuoi segnalare questo articolo clicca sul titolo del post e vai a fondo post.
Nessun commento:
Posta un commento