INUTILE ILLUDERSI, non penso che ad uscire fra un mese si rischierà personalmente molto meno di quanto si rischi oggi.
Dovremo sempre fare code, avere la mascherina, evitare gli altri come appestati.
Fare la spesa resterà un’attività per gente tosta.
Dovremo evitare per prudenza stadi, teatri, manifestazioni, assemblee, feste, discoteche, spiagge. Si salveranno solo cinema, ristoranti e bar, mi sa, ma con le giuste distanze fra i clienti.
Molti non avranno più un lavoro e si aggiungeranno ai numerosi disoccupati di prima. Occorrerà pensare a qualcosa di molto più efficace del pur ottimo RDC, perché i posti di lavoro, ammesso di saperli creare, richiedono comunque anni prima di potersi appalesare.
Fino a quando non salterà fuori un vaccino (6 mesi se volete fare gli ottimisti, 10-12 i realisti, 18 i catastrofici) saremo sempre a rischio di impennate di ritorno della curva epidemica o di ammalarci. E, debellata questa, un’altra pandemia non tarderà, chi sa parla di 7-10 anni.
La Sanità italiana ha dimostrato quanto vale sul campo, dopo tanti discorsi sulla carta. E’ ottima quanto a professionalità e abnegazione, appena decente quanto a strutture, organizzazione, lungimiranza, preparazione a grandi emergenze, protocolli. Abbastanza scandalosa per uno dei Paesi più industrializzati, progrediti e ricchi del mondo. Il fatto che sia comunque migliore di quella di molti Paesi insospettabili ce l’ha fatta sempre sovrastimare. Messa alla prova con una pandemia, ha mostrato lacune pazzesche figlie di decenni di politica scellerata e corrotta.
E non penso che le cose cambieranno, soprattutto se fra pochi anni torneranno al potere i soliti figuri che hanno sbranato questo povero Paese.
Quindi, appena gli esperti lo riterranno opportuno, sarà comunque meglio ricominciare a vivere, mantenendo il distanziamento sociale: non sarà possibile, infatti, ricominciare a rischio zero, perché una situazione di rischio zero senza vaccino non si avrà mai, né a maggio né a luglio.
Questo non è allarmismo, è realismo.
Allarmismo è descrivere nei dettagli cosa prova uno che disperatamente lotta col Coronavirus, o come si muore da cani in casa senza aver avuto nemmeno un tampone dopo giorni di febbre altissima, o affermare che moriranno milioni di persone o che basta respirare per beccarlo.
#coronadays
autore: mauroarcobaleno (blog.mauroarcobaleno.it) Per tornare alla home page clicca qui. Se questo blog ti interessa e vuoi essere aggiornato sui suoi contenuti iscriviti al mio feed oppure seguimi via mail. Se vuoi segnalare questo articolo clicca sul titolo del post e vai a fondo post.
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