Da grande voglio fare il previsore del tempo (che è termine più specifico di meteorologo).
Perché puoi sbagliare tranquillamente, anche più volte, e nessuno potrà davvero fartene una colpa. Il tempo, si sa, è non prevedibile per definizione, quindi sei come un portiere di calcio alla lotteria dei rigori o un colpevole marcio che in Italia fa appello alla sentenza di condanna di primo grado: puoi solo guadagnarci. Se la azzecchi, sei bravo; se la sbagli, il tempo è matto e tu hai fatto quello che è umanamente e scientificamente possibile. Ora poi, col climate change, nemmeno hanno bisogno di scuse: basta che allarghino le braccia.
Oggi tutti i siti (sia quelli per cretini che quelli seri) davano sole. O poco nuvoloso. E lattiginoso (“sole malato”). Adesso sta piovendo, tuoni in lontananza. Probabilmente niente di che, ma non mi pare sereno o poco nuvoloso. Ho un’idea diversa di sereno o poco nuvoloso, un’idea che non comprende acqua e di certo non comprende temporali sia pur lontani.
Per domani alcuni siti (quelli da milioni di clic) danno sole e nuvole, al massimo qualche goccetta. La Protezione Civile ha messo tre allerta: una discrepanza lieve, vero? I siti seri dicono pioggia localmente a sfondo temporalesco. I primi correggerano presto le loro iconcine: fanno sempre così, a poche ore dagli eventi si adeguano; non sono previsori del tempo, ma gente (per la precisione nerd) che si affaccia alla finestra e butta lì che fra tre ore pioverà, forse. Come puoi programmare una giornata consultando questi siti? Eppure hanno milioni di clic. I secondi, quelli seri, per domani magari la prendono, ma oggi l’acqua non l’hanno vista.
Dice: ma i temporali son difficili da prevedere, si formano in 15 minuti. Bene, allora non proviamoci nemmeno, ogni giorno mettiamo “sole a palla o, nel giro di 15 minuti, temporale fine di mondo”: sarebbe stupido, ma più coerente.
Siamo andati sulla Luna, mandiamo sonde su Marte e oltre, abbiamo inventato il telecomando per la tv e la minigonna eppure ancora siamo schiavi (e a volte vittime) dei temporali.
Lo so, sono un po’ generico e banale, confuso e approssimativo. Vuoi vedere che sono pronto per il mestiere?
Comunque ho una scusante anch’io: sono meteoropatico. autore: mauroarcobaleno (blog.mauroarcobaleno.it)
Per tornare alla home page clicca qui. Se questo blog ti interessa e vuoi essere aggiornato sui suoi contenuti iscriviti al mio feed oppure seguimi via mail. Se vuoi segnalare questo articolo clicca sul titolo del post e vai a fondo post.
Nessun commento:
Posta un commento