La cittadina che, vedendo Renzi dialogare con un personaggio con la scorta nel parcheggio di un autogrill, filmò l’incontro e lo mandò a Report, che fatte le dovute e sacrosante verifiche lo mandò in onda, rischia il processo. Si tratta di una decisione vergognosa di alcuni pm che interpretano in maniera ridicola (e sbagliata) una modifica del codice penale mostruosa voluta anni fa dal governo Gentiloni (un capolavoro di governo, appoggiato da Renzi). Sarebbe una decisione contraria al diritto di cronaca e a diversi trattati europei sui diritti dell’uomo. Su Renzi non dico nulla, è noto cosa io pensi di lui: il peggio, da sempre. Se pensano di intimidire i cittadini, che così ci penseranno due volte prima di informare i media su fatti di pubblica rilevanza (ancora Renzi non ha detto cosa si dissero in quell’incontro, fra l’altro) si illudono: non tutti si impauriscono. Io, in quelle circostanze, farei anche domani quello che quell’insegnante ha fatto.
I giornalisti tacciono, da bravi conigli. Sono così idioti che non capiscono che ne va della libertà di tutti, la loro a informare, la nostra a sapere le cose. Ovviamente vi sono eccezioni: il Fatto ha dato la giusta importanza a questa notizia abnorme, Lillo ha scritto un pezzo fondamentale, Ranucci ha detto parole chiare.
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