domenica 12 maggio 2019
Call center extra UE
Chiamo il mio operatore telefonico per avere informazioni su come si possa usufruire degli sms (“illimitati”) previsti dal piano tariffario usando, poniamo, un IPad.
Mi risponde una tizia dall’Albania.
Prima di metterti in contatto con un operatore extra Ue, ti avvisano sempre e ti dicono che se vuoi puoi ricusarlo (come cercava sempre di fare Papi coi giudici) e scegliere di interagire con un addetto italiano originale: come se avessero la lebbra, quelli extra Ue.
Io in genere non ricuso, trovo che gli operatori (a me capitano operatrici 9 volte su 10) extra Ue capiscano benino l’Italiano e siano parimenti competenti, anzi spesso più cortesi e disposti a stare alla battuta.
Stasera sono però stato ricusato io. In pratica una tizia del call center ha trattato male me, e non viceversa: si è presa una bella soddisfazione, anche se ha colpito un innocente.
Risponde, vocetta timida, chiaramente extra Ue (???), si offre di aiutarmi. Espongo il problema in modo chiaro ma, lo so, non è facile dare una risposta, perché su questo aspetto gli operatori sono canaglie: adesso che glielo hai messo in un posto non descrivibile maggiormente su un social usando Whatsapp e app similari, han tolto gli sms dai piani (quasi sempre) e ti offrono pacchetti di sms aggiuntivi a un prezzo superiore a quello di un barile di petrolio.
Lei forse non ha voglia, forse non capisce, forse è stordita dal sex-appeal della mia voce, forse non sa rispondere, mi dice “un attimo” e zac: tre squilli e mi risponde Luciana, italianissima.
Che risponde al mio quesito. Dandomi un consiglio sbagliato.
(Img: Pixabay)
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