E così non passa settimana che non abbiamo indagini, arrestati, condannati tra i politici dei classici partiti. Da anni, ormai, è una notizia base dei tiggì, come Israele-Palestina, o il servizio sulla moda, o le previsioni del tempo. Sono eventi che in casa Fi, Pd, Lega e anche Fdi passano quasi inosservati. I giornali, poi, nemmeno ci aprono più, a meno che non si tratti di fake news aventi per oggetto i nemici della Casta. Nessuno ci fa più caso. O meglio, quasi nessuno, perché io ne scrivo.
Tutti considerano normale che un politico rubi o rubacchi, favorisca parenti o amici, si allei con lobby o cosche; si ritiene che sia impossibile far politica non dico senza infrangere qualche norma, anche senza volere (è sempre possibile), ma senza rubare o farsi corrompere. Insomma, è normale per quasi tutti che un politico si arricchisca a spese nostre, occupando una poltrona dalla quale dovrebbe fare cose per l'interesse comune.
Anzi, oggi, avere fra le fila elementi che rubano, mentono, evadono, intrallazzano, si fanno corrompere e cambiano idea ogni mese su temi anche cruciali, insomma si comportano da vere e proprie tro*e, come disse Battiato, è un bonus: porta voti.
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