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domenica 5 maggio 2019

Alcune idee sulla Scuola...

GREMBIULE SI’
NOTE DISCIPLINARI SI’
VOTI E NON GIUDIZI
SMARTPHONE NO, MA...
E I COMPITI...

Io sono a favore del grembiule obbligatorio nelle scuole (attenzione: anche alle superiori), stesso colore e modello per tutti, indipendentemente dal sesso.
Sono a favore nonostante sia a favore anche la Lega...

Inoltre predisporrei sanzioni serie per i genitori se il piccolo non frequenta la scuola dell’obbligo (che ad oggi è fino alla seconda superiore), mentre oggi se non vai alle medie tuo padre o tua madre non sono puniti, se non vai alle elementari se la cavano con 30 euro.

Le ragioni della mia posizione non sono certo la necessità di rendere tutti uguali o altre futilità leghiste. Si tratta soprattutto del fatto che quando sei a scuola sei in un ambiente di lavoro che ti deve formare e che impone alcune regole e il fatto di indossare una specie di divisa ti responsabilizza maggiormente. E’ una questione di ordine e disciplina, non necessariamente e non solo di uguaglianza.
Si eviterebbero inoltre le problematiche relative alle gonne troppo corte etc.

Sono contrario alla recente decisione di abolire le note disciplinari.
Preferisco i voti ai giudizi. Il giudizio può servire a definire meglio il voto, che però deve essere il parametro principale di valutazione.
Darei una bella stretta ai regolamenti disciplinari. Regole chiare e ferriere, punizioni severe, ovviamente con possibilità di contraddittorio in giudizio.
Estremità severità per i casi di bullismo, da stroncare sul nascere con durezza.
Passare una soluzione all’amichetto è grave, ma non è nulla rispetto al bullismo.

Smartphone sì, ma durante le ore di lezione obbligatoriamente silenziato e nello zaino, senza eccezioni. Al cambio ora e durante la ricreazione l’alunno può dare un’occhiata al cellulare, senza effettuare o ricevere chiamate, senza usare la fotocamera o il registratore audio.
Non è che il prof. deve fare da poliziotto, ma se uno viene beccato son dolori.
Alternativamente mi può stare bene che gli alunni debbano riporre lo smart negli armadietti tutta la mattina, potendo utilizzarlo sono a ricreazione: forse è più facile come gestione.
Se il genitore deve comunicare una cosa urgente, esistono i vecchi sistemi: si chiama la scuola e l’alunno viene convocato in direzione.
I vecchi sistemi, se giusti, restano tali. Il tempo non li invalida.

Nel mio mondo ideale la scuola sarebbe a tempo pieno con mensa (1h tra pasto e risposino) gratuita, a partire dalle 9, non dalle 8 (ferma restando la possibilità per i genitori di accompagnare i figli alle 8,30 per ragioni lavorative. Usciti alle 16, nessun compito.
Qualche compito a casa (pochi) per il sabato e la domenica. E per Natale, Pasqua e i microperiodi cui dico dopo, ma ripeto: moderati.
Se le sei ore nette di scuola si fanno fruttare bene, senza perder tempo, bastano e avanzano, tenuto anche conto della nuova durata dell’anno scolastico di cui dirò dopo, e dalle 16 a sera l’alunno ha diritto di non fare nulla o di fare altro.
Libri: fermi in aula, stop agli zaini pesanti. Semmai, a casa solo i libri necessari nel weekend e poi di nuovo a scuola il lunedì.

A scuola 11 mesi su 12, stop solo ad agosto.
Vacanze di 15 gg a Natale e 10 a Pasqua, mai il sabato a scuola. Altri microperiodi di riposo durante l’anno, per esempio 3 giorni a Carnevale, 5 fra la Liberazione e il Primo Maggio.
Insegnanti meglio formati, meglio selezionati, molto meglio pagati e motivati.

No a educazione fisica, musica, educazione tecnica o artistica, religione. Alternativamente: no a religione ed educazione fisica, un’ora a settimana al massimo di educazione tecnica, artistica e musica.
Basta con gli insegnanti di religione cattolica scelti dal Vaticano e pagati da noi per insegnare nella scuola pubblica i dogmi di una confessione religiosa.
Se uno vuole, fa ginnastica, si educa alla musica o va a catechismo al di fuori dell’orario scolastico. L’attività fisica è importantissima, e pure la musica! etc: infatti non li sminuisco, li colloco semmai in altra sede o li riduco: non si può far tutto e bene.
Prevedere semmai agevolazioni per l’insegnamento extrascolastico volontario delle discipline che sembro voler punire (ma non è vero).
Dalle 16 in poi l’alunno può frequentare gli amici, passeggiare, leggere, suonare o ascoltare musica, fare attività fisica, etc, senza l’incubo dei compiti dopo cena.
Potenziare le ore di italiano, matematica, inglese, storia, geografia e mantenere lo studio del latino.
Educazione civica, educazione stradale, educazione sessuale.
Digitale sì, ovvio. Ma dopo aver imparato a leggere e a scrivere a mano: un’attività che è insostituibile per la corretta formazione dell’individuo. Il digitale deve integrare, facilitare, arricchire: non sostituire.

Mi fermo qua, ma gli argomenti sarebbero tanti.

autore: mauroarcobaleno (blog.mauroarcobaleno.it) Per tornare alla home page clicca qui. Se questo blog ti interessa e vuoi essere aggiornato sui suoi contenuti iscriviti al mio feed oppure seguimi via mail. Se vuoi segnalare questo articolo clicca sul titolo del post e vai a fondo post.


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