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giovedì 16 maggio 2019

E’ più facile sparare il primo colpo piuttosto che fare il primo passo

Vedete, non è tutta colpa della Lega Nord, adesso divenuta solo “Lega” al fine di acchiappar voti anche al Centro e al Sud, fino a ieri vilipeso in maniera indegna. Né di chi la vota o ne sposa la visione delle cose del mondo. E non è tutta colpa dei fascisti da cui alcuni governanti non prendono a sufficienza le distanze, e che anzi coccolano. Non è tutta colpa loro. Sarebbe troppo facile, e niente qui è facile.

Ha forse colpa il gatto quando, a pancia piena, uccide il topo solo per divertirsi? Ha colpa il fiume quando esonda, o la terra quando trema e butta giù tutto quello che ad essa si appoggia?

Non è colpa del tuo compagno di banco se già alle medie lui ha i paraocchi e tu no. Se lui ha poco cuore ed è miope, e tu un grande cuore e vedi lontano. Se lui disprezza e usa violenza, e tu sei aperto agli altri e vivi in pace.

Di chi è la colpa allora, se tu sei quello che oggi sei, e altri sono invece fatti in un altro modo? Se tu provi orrore per l’odio che ha impregnato di sangue la nostra storia di uomini e se altri vivono per odiare, per avere supremazia, per combattere un nemico che si creano, per vincere paure che si autoinducono e che cercano di instillare negli altri? Se altri parlano alla pancia delle persone e tu cerchi di parlare ai loro cuori? Se tu cerchi serenità e pace e altri seminano odio e accarezzano le paure delle persone, invece che smascherarle con tocco lieve e gentile? Se tu vuoi un mondo più giusto ed altri vogliono un mondo senza gli stranieri? Se tu pensi che siamo tutti uguali su questa Terra e che dobbiamo lottare per renderla un posto migliore ed altri pensano di essere i migliori e di dover innanzitutto tener lontani i diversi da loro? Perché tu vedi le cose in un certo modo e loro in un altro, e sono convinti di essere nel giusto? Perché pensano di veder meglio di te, e invece sono chiusi in una scatola buia che ne limita la visuale e ne mortifica la ragione? Perché sono inferiori e non lo sanno?

Ci si nasce, così, o ci si diventa? E’ colpa del dna, del destino, di genitori poco capaci e/ o delle circostanze e delle esperienza di vita?
Sei oggettivamente incapace di comportarti da essere umano o avresti potuto esserne capace ma qualcosa è andato storto?

Francamente, non lo so. Probabilmente la verità sta nel mezzo: sei meno dotato, e un’educazione errata e pessime frequentazioni radicano in te convinzioni più facili ma fallaci, danno voce al peggio che vive in te, e questo peggio cresce e infesta il giardino della tua anima, impedendo alle erbe sane di prosperare.

L’essere umano è naturalmente portato all’egoismo, alla chiusura, alla paura del diverso, alla violenza. E’ così facile chiudersi a riccio, fare gruppo coi propri simili escludendo gli altri, sopraffare, abusare, odiare, usurpare, umiliare, violentare, irridere. E’ così facile guardare il mondo da due occhi a fessura, invece che con sguardo aperto e limpido. E’ quindi più facile assecondare questo basso istinto, che ti chiede poco e sembra darti tanto, e dar da mangiare alle fameliche paure che ti accompagnano, piuttosto che nutrire il cuore di speranza e di pace, di buona volontà e di amore. E’ più facile disprezzare chi è diverso da noi, chi sta peggio, chi chiede aiuto, chi ha modi, aspetto, lingua, usi e cultura diversi, o temerlo, piuttosto che conoscerlo, comprenderlo, tendergli la mano.

E più facile sparare il primo colpo piuttosto che fare il primo passo.
E’ più facile voltarsi dall’altra parte piuttosto che tendere la mano.

E, tuttavia, anche chi oggi si comporta da essere umano e non da barbaro e sta dalla parte dei giusti spesso sbaglia.
Siamo in una fase storica piuttosto buia, ma dobbiamo stare attenti a non fare di tutta l’erba un fascio, perché le alternative alle porte, almeno qui in Italia, sono nettamente peggiori di un presente non felice. Occorre avere la capacità di indignarsi senza generalizzare, di ribellarsi senza sparare nel mucchio.
Occorre saper distinguere gli onesti dai disonesti, i puri di cuore da chi è immondo, i carnefici dalle vittime. Dobbiamo salvare quel che di buono c’e’, ed è tanto, emarginando i rigurgiti di vomito che ciclicamente, nella storia, cercano di farsi sotto.

Ecco perché oggi chi, pur animato da buone intenzioni, non separa il grano dal loglio, rende un pessimo servizio e finisce per aiutare la parte peggiore della nostra società.

autore: mauroarcobaleno (blog.mauroarcobaleno.it) Per tornare alla home page clicca qui. Se questo blog ti interessa e vuoi essere aggiornato sui suoi contenuti iscriviti al mio feed oppure seguimi via mail. Se vuoi segnalare questo articolo clicca sul titolo del post e vai a fondo post.


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